Album di Nayt: 3 da ascoltare

Album di Nayt: 3 da ascoltare

Gli album di Nayt evidenziano un passato oscuro dell’artista, rapper il cui vero nome è William Mezzanotte. Nasce ad Isernia il 9 novembre 1994 e, nella sua scrittura, troviamo molto della sua infanzia e adolescenza, segnate da avvenimenti spiacevoli che lo accompagnano ancora oggi.

Cresciuto facendo i conti con l’abbandono del padre, è invece molto legato alla figura materna con cui ha trascorso, per alcuni anni, del tempo nella periferia romana in condizioni non molto piacevoli. William racconta, infatti, di come entrambi abbiano vissuto insieme ad altre persone, in una casa che disponeva di pochi spazi personali, fonte di grande sofferenza.
Il rapporto con il denaro, oltre a quello familiare, è un altro tema ricorrente nella vita dell’artista, che è cresciuto con il timore di usare in modo futile il poco denaro necessario, invece, alla sopravvivenza con il genitore.
Le sue paure vengono fuori, come lui racconta, specialmente in qualsiasi occasioni lui abbia mai avuto di lasciare la madre da sola; il pericolo che potesse succederle qualcosa era sempre dietro l’angolo.
Per via di tutto ciò, Nayt parla anche di terapia, considerandola importantissima per lavorare su sé stessi e migliorarsi.

Esordio musicale

Trasferitosi a Roma già da ragazzino, inizia a scrivere i primi pezzi; pubblica No Story nel 2011 sotto l’etichetta 40 Ladroni Records e un anno dopo il suo primo album, Nayt One. Oggi conta vari featuring importanti, tra cui Ballon D’Or con Gemitaiz. Il suo produttore di fiducia è 3D, Davide D’Onofrio, che compare in tutti i suoi lavori.
Scopriamo ora i tre album di Nayt che appartengono ad una sua trilogia musicale.

1. Mood

Uscito nel 2020, contiene 13 tracce ed è stato prodotto da 3D sotto le etichette Jive Records, Sony Music e VNT1 Records. Il titolo significa Stato D’animo, filo conduttore del disco. Tra i temi che scorrono nelle parole di Nayt ci sono razzismo, maschilismo e body shaming, problemi (purtroppo) facilmente riscontrabili nella nostra società.

Qui seguono due brani consigliati:

  • Il blocco dello scrittore
    Nayt supera la sua crisi artistica e personale con questo brano scritto in un pomeriggio. Il ritornello è una dichiarazione d’amore verso la musica, l’arte e le sue inspirazioni: Preferisco non avere niente che avere tutto quando tu non ci sei.
  • Tutto il resto è noi
    E non so noi dove siamo stati \ Persi, mezzi ubriachi ci siamo scottati io e te, frase tratta dal brano che ha come sfondo una relazione, e descrive la difficoltà di provare sentimenti e fare i conti con i propri pensieri.

2. Doom

L’anno dopo l’uscita di Mood, Nayt prosegue con il suo album complementare Doom, prodotto da 3D sotto le etichette VNT1 Records, Columbia e Sony Music. È un album autobiografico che contiene temi come l’esistenzialismo, l’ansia e i dubbi sulla vita comuni a molti in questi anni. Parla inoltre di condanna alla vita, considerata fuori dal nostro controllo perché non scegliamo né di vivere né di come e quando morire, non scegliamo neppure di chi innamorarci e ciò può essere una condanna oppure un dono; dipende da quale prospettiva la si guarda. Infatti, i due album complementari sono intitolati uno il contrario dell’altro: Mood e Doom. La copertina dell’album è ispirata, invece, al quadro La sepoltura della sardina di Goya.

Qui seguono due brani consigliati:

  • Sorpresa: «Io e te due cose diverse, che non può durare per sempre o mai», frase tratta dal brano, che racconta di un rapporto destinato a non durare nel tempo per via delle caratteristiche molto diverse dei protagonisti e di un certo vuoto da colmare, in cui uno dei due cade cercando di aiutare l’altro.
  • La mia noia: la strofa del brano «Più ti amo forte, più mi odio, non so che farci» rimanda ad un senso di odio verso sé stesso nel provare amore per qualcuno. La mia noia è un testo autoriflessivo e diretto verso chi lo fraintende, verso le aspettative che si hanno su di lui e la pressione sociale che riceve.

3. Habitat

L’ultimo album di Nayt è Habitat, uscito nel 2023, che chiude la trilogia iniziata con Mood (2020), prodotto dall’inseparabile compagno di viaggio 3D e pubblicato da Columbia e VNT1. In questo disco Nayt sembra aver trovato la sua dimensione e identità, caratterizzate da sensibilità e creatività nell’arte della scrittura. Nei suoi brani, infatti, vediamo sogni e ambizioni del rapper; immancabile l’amore.

Qui seguono due brani consigliati:

  • Se ne va: brano diventato molto popolare sui social, parla dell’abbandono che, se vissuto fin da piccoli si ripresenta se non lo si cura, rischiando di manomettere i rapporti. Nayt conosce bene l’abbandono per via di suo padre; considera questo uno dei suoi brani preferiti di sempre.
  • Cosa conta davvero: Nayt, con la strofa «Cosa conta davvero? \ Per salvare la faccia a volte non ripari il busto», si interroga, spingendo anche noi a farlo, su cosa conti davvero nella vita; cos’è più importante “salvare”, sé stessi o l’apparenza? Si pone dei dubbi e sprona il suo pubblico a fare lo stesso per migliorarsi, per una crescita personale fatta di valori significativi, allontanandosi dal mostrare ciò che non si è veramente.

Fonte immagine: Spotify

A proposito di Maria Toscano

Sono una studentessa dell'Orientale, ho 22 anni, sono appassionata di musica e sono costantemente in cerca di concerti a cui andare. Viaggiare è un'altra grande passione così come i libri.

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