Il rap è il genere di punta dell’industria musicale italiana di oggi. Tuttavia, non è sempre stato così. Per arrivare a quello che è oggi ci sono voluti anni e svariati dischi che ne hanno dettato le regole. Vediamo 5 degli album più importanti del rap italiano.
Liriche crude, collane, beat, battaglie di freestyle, flow…nell’industria musicale di oggi queste parole sono all’ordine del giorno. È sotto gli occhi di tutti che il rap occupa una posizione di primo piano all’interno della musica italiana. Le classifiche FIMI e delle piattaforme di streaming come Amazon e Spotify sono letteralmente invase da brani urban, hip-hop, trap, hardcore e sottogeneri affini e gli album di rap italiano sono costantemente tra i più venduti, sia in formato fisico che digitale. Nelle ultime due edizioni del Festival di Sanremo rapper come Lazza, Geolier, Ghali hanno ottenuto dei risultati impressionanti, portando il genere nelle case di un pubblico più adulto. Infine, pensiamo ai live: nel mese di settembre del 2023 si è tenuto a Milano e a Napoli il Marrageddon, il primo festival rap italiano della storia a livello mainstream, organizzato da uno dei massimi esponenti del genere, Marracash. Il festival ha totalizzato intorno al milione di spettatori tra pubblico pagante e partecipanti in diretta streaming. Altre prove della grandezza del rap anche nei live sono date dai concerti negli stadi di artisti come Sfera Ebbasta, Club Dogo, Geolier e lo stesso Marracash.
Insomma, che piaccia o meno il rap è una realtà di cui è impossibile non notare l’impatto, e va riconosciuto come il genere più popolare in Italia. Eppure non è sempre stato così. Il genere ci ha messo diverso tempo per affermarsi in maniera così prepotente. Vediamo alcuni degli album di rap italiano che hanno contribuito a rendere questa musica quello che è oggi.
Mi Fist – Club Dogo (2003)
L’album di rap italiano con cui è cominciato tutto. Mi Fist dei Club Dogo è stato uno dei primi lavori a far conoscere il rap a un pubblico più ampio, oltre che a essere il primo disco in studio di quello che diventerà poi uno dei gruppi più iconici dell’hip-hop italiano. Aggressivo, diretto, dissacrante, l’album rappresentò un vero grido di ribellione per i giovani dell’epoca. Tracce consigliate: Note Killer, Rap Soprano, Vida Loca.
Chi more pe’mme – Co’Sang (2005)
Uno degli album di rap italiano più crudi, Chi more pe’mme dei Co’Sang è un disco che ha segnato una generazione di rapper napoletani, nonché forse il primo vero e proprio album gangsta-rap italiano. Nel disco Ntò e Luchè raccontano la Napoli che nessuno aveva il coraggio di raccontare, segnata dalle guerre tra clan di camorra. Tracce consigliate: Chi more pe’mme, Int’o rione, Pe chi nun crere, Buonanotte 1 & 2.
Mr. Simpatia– Fabri Fibra (2004)
L’album di rap italiano che è riuscito a far uscire il genere dall’underground. Mr. Simpatia di Fabri Fibra riesce nell’impresa di far arrivare l’hip-hop in major, il disco che affibbia al rapper il titolo di “Eminem italiano”. Un album provocante, ironico e politicamente scorretto, dopo il quale il mercato musicale italiano non sarà mai più lo stesso. Tracce consigliate: Rap in Vena, Momenti No, Non fare la pu****a, P***e piene.
Persona– Marracash (2019)
Facciamo un balzo in avanti nel tempo e arriviamo a uno degli album di rap italiano più amati da vecchi e nuovi amanti del genere. Persona è il figlio di un lungo lavoro da parte di Marracash. Un lavoro di ben 4 anni, non solo musicale ma soprattutto interno. Ogni traccia racconta le emozioni più intime del rapper, le ansie, le paure, le paranoie. Un disco di rap conscious in cui ognuno riesce a ritrovarsi. Tracce consigliate: Qualcosa in cui credere ft. Guè, Crudelia, Appartengo ft. Massimo Pericolo, Poco di Buono, Madame ft.Madame, Bravi a cadere.
Sirio– Lazza (2022)
In una lista di album di rap italiano non poteva mancare quello che a oggi è il disco che ha infranto qualsiasi record possibile e immaginabile. Sirio di Lazza è la perfetta sintesi di tutto ciò che il rap ha attraversato nel corso degli anni. A due anni dalla sua pubblicazione ha conquistato la bellezza di 9 dischi di platino, e viaggia spedito verso un nuovo record: essere il primo album rap italiano a raggiungere il disco di diamante. Tracce consigliate: Piove ft. Sfera Ebbasta, Senza Rumore, Uscito di Galera, Sogni D’Oro, Alibi.
Menzioni d’onore: 60 hz di DJ Shocca, Verano Zombie di Noyz Narcos, Kepler di Gemitaiz e Madman, The Island Chainsaw Massacre di Salmo, L’Erba Cattiva di Emis Killa, Suicidol di Nitro, Machete Mixtape di Machete Crew, Santeria di Guè e Marracash, Rockstar di Sfera Ebbasta, 23 6451 di thasup.
Fonte immagine: Spotify (copertina di Mi Fist)