Il city pop è un genere nato in Giappone alla fine degli anni ’70 ed è stato riscoperto in Occidente negli ultimi anni. Nato nel periodo di boom economico giapponese prima della crisi del 1991, il city pop, più che essere un vero e proprio genere, esprime un mood. Il mood della vita di città, della vita frenetica e colorata della metropoli.
Negli anni ’80 giapponesi c’è stato il debutto dei più grandi artisti del city pop tra cui Taeko Ohnuki e Tatsuro Yamashita del gruppo Sugar Babe. Il city pop è un mondo che vede al suo interno un insieme di generi tra soft-rock, funky e pop, tutti declinati ad un mondo musicale giapponese non ancora distaccato totalmente dalla tradizione. Dal 2010, il city pop giapponese ha avuto un grosso riscontro in Occidente con la riscoperta di grandi artiste come Mariya Takeuchi e Miki Matsubara con le loro rispettive hit Plastic Love e Stay With Me, l’ultima diventata virale anche sulla piattaforma social TikTok. Con la riscoperta del genere, gli artisti contemporanei hanno preso moltissimo dal city pop rendendolo una delle fonti d’ispirazione principale per il genere vaporwave – di cui esistono anche molti remix delle canzoni classiche city pop – e anche per il pop internazionale che ha trovato nel city pop giapponese una variante innovativa dato che il pop internazionale sta vertendo ad un’omologazione anche delle produzioni.
Scopriamo tre artisti del city pop da ascoltare
1. Hiromi Iwasaki
Hiromi Iwasaki è anche lei una degli artisti del city pop giapponese più influenti ed ascoltate degli ultimi anni. Ha debuttato nel 1975 con il singolo 二重唱 — Dyuetto che è da subito entrato in classifica al diciannovesimo posto in Giappone. La sua carriera ha visto la pubblicazione di circa 40 album, 20 dei quali hanno ottenuto ottime posizioni in classifica. Hiromi Iwasaki è una delle prime artiste del genere. La sua voce soffice rende la sua musica riconoscibile ed estremamente piacevole all’ascolto. Uno degli album dell’artista che meglio esprime la sua personalità e musicalità è Wish, pubblicato nel 1980 e raffigurante a pieno il genere appena esploso in Giappone. Singolo dell’album è Street Dancer, un brano che vi farà catapultare nel benessere del Giappone del boom economico.
2. Anri
Tra gli artisti del city pop giapponese, Anri ha ottenuto maggior riconoscimento negli ultimi anni rispetto al suo debutto nel 1978 con l’album Apricot Jam. Negli ultimi tempi, Anri è stata tra le artiste di maggiore ispirazione per la vaporwave, un genere esploso negli ultimi tempi e che deriva effettivamente dal city pop. L’album di Anri di maggior successo è Timely!!, un album ricco di hit tra cui i due brani Cat’s Eye e Kanashimi ga Tomaranai (I Can’t Stop the Loneliness). Timely!! è un album energico e ricco di brani che riescono a far ballare e a far respirare spensieratezza.
3. 1986 OMEGA TRIBE
Tra le band del city pop giapponese, il gruppo 1986 OMEGA TRIBE è stato uno dei gruppi più ascoltati negli anni d’oro del genere. Il gruppo ha avuto diverse problematiche dal punto di vista della formazione dei membri; infatti, il gruppo dal 1988 cambia nome in Carlos Toshiki & Omega Tribe dopo la dipartita di uno dei membri della formazione iniziale. Ad ogni modo, gli album del gruppo sono stati un gran successo tra gli album degli artisti del city pop, tant’è che il primo album Navigator (1986) ha anche avuto una rimasterizzazione proprio nel 2023. Navigator è un album della prima formazione del gruppo e richiama molto anche le sonorità del pop occidentale degli anni ’80.
Fonte immagine: Freepik