Titolo emblematico, scenografico, decisamente romantico: “Li dove ci sono le stelle” che in realtà ha forti richiami letterari più che tradizioni pop da cassetta. Tuttavia se il primo fosse stato un obiettivo da raggiungere, diciamo che non era questo il modo migliore visto il livello culturale della massa popolare. E sfogliando poi la tracklist di questo primo disco dei BOAVISTA diciamo che il pop magistralmente confezionato che si dipana al centro del tutto non aiuta a venir fuori dai cliché che il primo impatto regala. Disco che però mette in scena una gustosissima qualità, di trame ben fatte, di amore vissuto e di perseveranza quotidiana, di solitudine anche… se il suono si fa “Ruggine” per non mollare la presa, spesso lascia anche spazio a dolcissimi voli a planare per l’emozione che soltanto il bel pop d’autore macchiato di rock sa come mescolare. Perché questo esordio dei BOAVISTA mescola il suono alla vita di tutti i giorni…
Esordio romantico e decisamente rock. Anzi direi severo nel romanticismo e dolce nel suo essere rock. Che ne pensate?
Potremmo essere decisamente più rock, ma siamo esattamente quello che suoniamo a volte riflessivi e a volte più graffianti. Per scrivere d’amore devi forse arrivare ad odiare l’amore stesso.
Che poi a parte i primi momenti, per il resto il disco è assai dolce nelle soluzioni… perché non avete mantenuto un tiro assai “radiofonico”? Me lo sarei atteso…
Questo disco è il nostro modo di vedere e di pensare alle cose, non abbiamo badato molto a come comunicare quello che stavamo vivendo ma, ci siamo concentrati su cosa…ma prendiamo lo spunto
Direi che un’altra parola affine è metropolitano. Quanto dovete alla città che avete attorno?
A Bologna dobbiamo tanto soprattutto per averci fatto incontrare, ma dobbiamo tanto a tante altre città come: Savona; Roma; Céglie Messápica che hanno lasciato il segno dentro
Ma soprattutto… quanto all’evasione dalla città che avete attorno?
Più che altro dalle cose che non vanno di molte città ma a noi basta una sala prove ed essere tutti insieme…non esiste evasione migliore
Il rock liquido e acido che arriva dall’Inghilterra è sicuramente un riferimento. Lo si legge spesso associato al vostro nome. Chi è il vostro vero riferimento?
Non saprei darti una risposta precisa di chi sia il riferimento, siamo la somma di tanti ascolti dal rock al pop all’indie. Abbiamo ascoltato U2, Blur, The Killers ma anche tanto altro
E dopo “Ruggine”?
Stiamo scrivendo molto in questo momento, non so ancora bene quando, ma ci sarà un nuovo singolo a breve e forse anche un disco nel 2021, non pensavamo di avere così tante canzoni nel cassetto. Abbiamo un nuovo video fuori “Lí dove ci sono le stelle” per ora ci godiamo il momento e continuiamo a guardare avanti.
Paolo Tocco