Canzoni degli Idles: le 3 più belle

Canzoni degli Idles: le 3 più belle

Gli Idles sono un gruppo musicale post-punk nato nel Regno Unito da un’idea del cantante Joe Talbot e del bassista Adam Devonshire. La loro carriera ha inizio nel 2009, quando i due si conoscono al college, ma solo da qualche anno stanno facendo parlare di sé a livello mondiale, in particolar modo dal 2024 dopo l’uscita dell’album Tangk. Gli Idles sono una prova del fatto che è possibile raggiungere il successo anche sull’orlo dei 40 anni, che non è mai troppo tardi, al contrario di ciò che si pensava nei primi anni 2000, quando spuntavano sempre nuovi giovanissimi talenti e diventare famosi dopo una certa età era quasi impossibile in quanto non si rispecchiava l’immagine di un soggetto da invidiare e da emulare: giovane, bello, ricco e di successo. Le canzoni degli Idles si contraddistinguono per la loro grinta ed energia, ma soprattutto per lo spiccato accento britannico di Joe Talbot che dona una sonorità ancora più grezza e aggressiva ai brani. In questo articolo consigliamo alcune delle loro canzoni più belle, ottime per un primo ascolto della band inglese.

1.Gift Horse

Gift Horse appartiene al recentissimo album Tangk ed è una delle canzoni degli Idles più famose. La canzone ha anche un video ufficiale ambientato in un supermercato, in cui succedono le cose più improbabili, dando vita a scene non-sense e totalmente scollegate tra loro tra cui un matrimonio, un litigio, una donna che twerka, fuochi d’artificio, ecc. Inoltre, è possibile vedere lo stesso Joe Talbot vestito elegante che tiene al guinzaglio un bovino con una muscolatura estremamente sviluppata, mentre intona la canzone con grinta. Alla fine la canzone cambia rotta e si trasforma in un’ode alla figlia del cantante, che elogia l’amore, elevando la figlia al di sopra del re d’Inghilterra, un chiaro riferimento anche al suo essere apertamente contro la monarchia.

2.Dancer

Un’altra delle canzoni degli Idles che i fan amano, Dancer, come lo stesso Joe Talbot ha affermato, vuole incarnare la natura quasi «primitiva» dell’atto del ballare, il quale ci unisce, può essere ordinato e composto ma molto spesso può trasformarsi in caos, lasciandoci dare libero sfogo alle nostre emozioni.

3.Never Fight a Man With a Perm

Una delle canzoni degli Idles più interessanti da analizzare è sicuramente Never Fight a Man With a Perm, appartenente all’album Joy as an Act of Resistance pubblicato nel 2018. Questa canzone, con il suo tono aggressivo e iper-mascolino, in realtà deride e critica l’idea di mascolinità tossica che purtroppo tutt’oggi è ancora molto diffusa: essere forti, muscolosi, rozzi e «risolvere» i problemi solo attraverso la violenza, essere sempre pronti a fare a botte e dimostrare la propria virilità e il proprio valore attraverso la forza fisica. Un’idea di uomo da cui Joe Talbot ci tiene a prendere le distanze, preferendo l’amore alla violenza, la vulnerabilità alla mascolinità. Nel video musicale vediamo dei personaggi, tra i quali c’è anche lo stesso Joe Talbot, che lottano, in una sorta di videogioco simile a Mortal Kombat ma con una grafica totalmente diversa. Alla fine del video sia Talbot che il suo avversario perdono, in quanto si uccidono a vicenda, e iniziano a baciarsi alla francese mentre ascendono in paradiso: un’altra palese presa in giro della mascolinità tossica che molto spesso sfocia anche nell’omofobia e in un rinnegamento dell’affettività.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

A proposito di Iulia Stefan

Vedi tutti gli articoli di Iulia Stefan

Commenta