Gli Starset sono un gruppo musicale americano autodefinitosi “cinematic rock band”, e che nelle loro canzoni dimostra una grande fascinazione per lo spazio.
Starset è un progetto musicale nato nel 2013 a Columbus, Ohio, dalle ceneri dei Downplay, precedente band di Dustin Bates, voce principale, tastierista e scrittore. Bates riversa nell’arte il suo interesse per l’astronomia, dimostrato anche dalla sua carriera accademica; la band fin dai primissimi lavori infatti sfoggia una grande fascinazione per lo spazio, evidente sia nei testi che nelle composizioni. Il gruppo è generalmente catalogato come rock band, con alcuni pezzi che passano più per il pop o il metal, ma al cantante piace descrivere la loro musica utilizzando il termine “cinematic rock”: «È come se una band hard rock facesse la colonna sonora di un blockbuster, uniamo elementi sinfonici ed elettronici, guidati da riff di chitarra tipici dell’hard rock.». Inoltre, Bates ha creato una narrativa come base tematica dei vari album e dei videoclip dei brani, pubblicando due romanzi. I dischi della band sono infatti dei “concept album”, sono cioè legati da un filo conduttore narrativo che si può eventualmente decidere o meno di seguire se interessati. Raccontate le generalità del gruppo, ecco tre canzoni degli Starset da ascoltare:
1. Telescope
Telescope fa parte di Transmissions, primo album della band rilasciato nel 2014, ed è uno dei suoi pezzi più leggeri. La canzone racconta della ricerca spasmodica di qualcosa di lontanissimo dal nostro pianeta, un segnale, un’energia che all’inizio non è ben definita, che poi si rivela essere una persona. La suggestione per lo spazio è resa palese oltre che dal lessico, anche dalla musica stessa, ad esempio dal filtro ovattato che a volte si può sentire, che ricorda il suono di una registrazione, o dalla massiccia presenza del violino, che dà un senso di vuotezza e di solitudine.
«Far from the sun
Where no one knows
I’ve watched you from
My telescope»
2. Telekinetic
Passando da un estremo all’altro, Telekinetic è una delle canzoni degli Starset più pesanti, avvicinandosi di fatto più al metal che al rock. È compresa nel loro terzo album, Divisions (2019), comicamente molto divisivo tra i fan della band, probabilmente per il sound meno identitario rispetto ai due lavori precedenti. Il narratore del testo è vittima di un rapporto tossico con qualcuno, parla di come vi sia ingabbiato da un punto di vista più chimico che sentimentale, il lessico utilizzato infatti è molto lontano da quello di un brano che parla di questo tipo di cose.
«I’m a fool again, you got inside
Just gone and pulled me in
I fell for this lie
Serotonin»
3. Everglow
Everglow è la traccia di chiusura di Vessels (2017), secondo nonché più apprezzato disco degli Starset, ed è il brano che forse meglio incarna l’idea di Bates del “cinematic rock”. È di fatto una canzone divisa in tre sezioni (dura ben 8 minuti): la prima parte è una ballata, che poi esplode in una seconda parte più pesante e tragica, seguita da una terza parte unicamente strumentale, una sinfonia epica che sembra tolta dai titoli di coda di un film, che però in questo caso deve accontentarsi di chiudere un album.
«Come
I’ll show
Every ghost
In me
Take my pain
Into you»
Fonte immagine articolo “Canzoni degli Starset: 3 da ascoltare” – Wikimedia Commons