Canzoni degli Ylvis: 3 da conoscere

canzoni degli Ylvis

Quali sono le canzoni degli Ylvis da conoscere?

Gli Ylvis sono un duo comico norvegese composto dai fratelli Vegard e Bård Ylvisåker in attività dal 2000, quando furono notati dall’impresario Peter Brandt durante una performance di varietà nella loro scuola superiore. I due fratelli hanno trascorso gran parte della loro infanzia in Mozambico e Angola, a causa del lavoro del padre; data la difficile situazione politica dei due Paesi in quel periodo poiché caratterizzata da guerre civili, per intrattenerli a casa, la madre li ha introdotti allo studio della musica e del canto. Questa loro passione ha viaggiato di pari passo con il loro talento comico, tanto da portarli, nel 2013, alla conduzione di un proprio talk show sull’emittente norvegese TVNorge, I Kveld med Ylvis (stasera con gli Ylvis). Lo show è andato in onda per cinque stagioni, durante le quali il duo norvegese ha pubblicato diverse canzoni, generalmente comiche e satiriche. Fra queste possiamo ricordare The Fox, divenuta virale in pochissimo tempo e che ha contribuito alla fama internazionale dei due fratelli e che oggi conta più di un miliardo di visualizzazioni su YouTube. Caratterizzati da un umorismo a volte demenziale e accompagnati da una elevatissima competenza musicale e artistica, il duo norvegese ha prodotto numerosi brani memorabili e divertenti. In questo articolo, scopriremo tre canzoni degli Ylvis da conoscere.

  1. Jan Egeland  (2012)

Jan Egeland è una delle canzoni degli Ylvis che nasce per gioco, a seguito di un commento di lamentela ricevuto a dopo un episodio dello show I Kveld med Ylvis, in cui uno spettatore rimproverava i due conduttori per non aver menzionato affatto che quel giorno fosse il compleanno del diplomatico e scienziato politico norvegese Jan Egeland. Per farsi perdonare per questa mancanza, il duo norvegese ha composto una canzone comica, equiparando l’incredibile carriera di Jan Egeland e il suo lavoro nella protezione dei diritti umani, ad un classico eroe. Utilizzando un linguaggio volutamente scorretto, andando a sottolineare quanto questo tipo di ammirazione sia spesso tacciata da mascolinità tossica, questa power ballad è un vero e proprio omaggio ad un uomo che, attraverso il suo lavoro alle Nazioni Unite e in molte altre organizzazioni internazionali, ha cercato di tutelare il rispetto dei diritti umani. Per sua stessa ammissione, in un’intervista proprio a I Kveld med Ylvis, alla fine di una riunione di Human Rights Watch, con più di ottanta personalità di rilievo nel mondo del diritto internazionale, gli organizzatori chiesero ai presenti di trattenersi ancora un attimo per un annuncio importante. Dopo queste parole, il video della canzone Jan Egeland fu proiettato sugli schermi, scatenando l’ilarità generale. Il video, diretto da Ole Martin Hafsmo, si apre in acoustic nello studio dello show, per poi alternare scene di un live del brano e chiari riferimenti alle power ballad degli anni ‘80, in particolare a November Rain dei Guns N’Roses.

Spray-tan
Skin cream
And buttocks like he was eighteen
He’s a peacekeeping machine

And he stares into the mirror
Flexing muscles in the night
And he says: Boy, I think you’re ready
To protect some human rights

When there’s war and all is hell
Bring in Jan Egeland!
The United Nations superhero man

2. The Cabin (2013)

The Cabin è una delle canzoni degli Ylvis più irriverenti e profondamente ancorata alla cultura nordica. Infatti, questo brano parla di una cabina in un bosco di proprietà della famiglia di Finn Weber, un personaggio di Vegard. Come accade spesso nelle famiglie norvegesi, l’occupazione della cabina è da gestire con tutta la famiglia allargata. In questa canzone, Finn invita sua moglie a trascorrere del tempo nel suo Taj Mahal privato, come viene descritta nella canzone, elencandone tutte le attrattive, senza rendersi conto che proprio quelle caratteristiche che lui reputa così invitanti, fossero in realtà motivo per sua moglie di evitare la cabina a tutti i costi. Particolarmente divertente è il riferimento alla perdita della sanità mentale a causa dell’isolamento, quando Finn vede una foto di suo padre appesa alla parete e si convince che l’uomo sia effettivamente intrappolato nel muro. Il video, diretto da Ole Martin Hafsmo, è ambientato proprio nella cabina di legno di pino, nonchè l’oggetto della canzone.

Let me take you to my favorite place
Just a five hour drive from the city
Just follow the road until it stops
And then keep walking for another 40 minutes

Then out of nowhere
There it is
My cabin!

Right now it’s icy cold
But in 16 hours, it’s gonna be hot!

3. Stonehenge (2013)

Stonehenge è una delle canzoni degli Ylvis più meta, poiché è Vegard che canta di sé in prima persona, non creando personaggi. Questo brano spiega che, nonostante tutto il successo che ha ed ha avuto, Vegard non riesce ad essere felice, poiché c’è qualcosa che lo attanaglia; questo è il significato di Stonehenge, il famosissimo sito neolitico inglese. Ad oggi, come Vegard dice nel testo, non siamo sicuri di cosa sia o a cosa servisse e la canzone fa diverse ipotesi, una più strampalata dell’altra, in una power ballad che racchiude tutto il tormento che il cantante sente perché non riesce a trovare una risposta alle sue domande

What’s the purpose of Stonehenge?
A giant granite birthday cake
Or a prison far too easy to escape?

Stonehenge, Stonehenge
Lots of stones in a row

They were 25 tons each stone, my friend
But amazingly they got them all down in the sand
And they moved it (Stonehenge)
And they dragged it (Stonehenge)
And they rolled it 46 miles from Wales

Fonte Immagine in Evidenza: Wikimedia commons, opera propria di Pssmidi.

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