I Coma Cose nascono nel 2016 dall’incontro di Fausto Lama (nome d’arte di Fausto Zanardelli) e California (nome d’arte di Francesca Mesiano), partner non solo nel lavoro, ma anche nella vita di coppia. I due, prima di formare il duo, lavoravano insieme come commessi in un negozio di scarpe e borse; mentre Fausto aveva deciso di fermare la sua carriera musicale da DJ iniziata sotto il nome d’arte di Edipo, California riesce a convincerlo a riprovarci, formando un duo, i Coma Cose, che è stato per Francesca il primo lancio nel mondo della musica. I Coma_Cose riescono a raggiungere il grande pubblico partecipando nella categoria Big di Sanremo nel 2021 con il brano Fiamme negli occhi inserito nell’album Nostralgia del medesimo anno. Nel 2023 i Coma Cose tornano a Sanremo con il brano L’Addio, singolo dell’album Un Meraviglioso Modo di Salvarsi e scritto in un momento di difficoltà vissuta dalla coppia e dalla loro volontà di superare qualsiasi ostacolo tra i due. Grazie alla partecipazione a Sanremo, le canzoni dei Coma Cose hanno ricevuto grande attenzione non solo dal pubblico, ma anche dalla critica.
I Coma Cose sono un duo musicale estremamente interessante, nonostante sia un duo pop, non rinunciano alle sperimentazioni e all’alternative che caratterizza da sempre le loro produzioni. Sono tre le canzoni dei Coma Cose che possono meglio rappresentare la loro unicità nel panorama musicale italiano.
1. Transistor
“Transistor” è una delle canzoni dei Coma Cose presenti nell’ultimo album del duo. È tra le canzoni che maggiormente ricordano le sonorità delle rock band italiane degli anni ’90, di fatti tra i producer del brano ritroviamo i Mamakass, produttori protagonisti di molti brani di diversi artisti, tra cui i Subsonica, famosa band italiana alternative-rock formata nel 1996. Il testo è molto significativo: la critica alla dipendenza digitale che caratterizza la nostra società è molto forte, ma, come canta California nel verso «né sangue, né rivoluzione», il problema non è solo la dipendenza, ma la conseguente apatia e superficialità che si innesta nelle ore che passiamo a scrollare gli schermi, perdendo, talvolta, anche il senso della realtà.
2. Odio i motori
Le canzoni dei Coma Cose dell’ultimo album, Un Meraviglioso Modo di Salvarsi, sono caratterizzate da un continuo rinvio alla critica della moderna società social e alla facilità con cui i «motori» (si intendono quelli di ricerca, anche se il duo fa un’analogia con i motori auto che, proprio come i precedenti, inquinano) permettono alle persone di distruggere rapporti e di demolire liberamente con insulti l’operato di artisti o personaggi pubblici. È interessante ascoltare all’interno del brano un radicale cambio di stile che introduce, insieme ad una variazione di BPM e di accordi al pianoforte, il tema del disagio riguardo l’argomento che molto spesso si può addirittura riversare anche in normali relazioni con il prossimo.
3. Nudo integrale
Nudo integrale è una canzone dei Coma Cose uscita nel 2018 come singolo. È un inno alla libertà dagli schemi, comprovata all’interno del brano dal richiamo al libro Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Una maestosa storia d’amore e di rock parrocchiale di Enrico Brizzi, e anche la libertà di aderire agli schemi, seppure nel proprio intimo questi si disprezzino. Fausto e California ricordano in questo pezzo la loro vita prima della musica: una vita da lavoratori ordinari, la quale ha permesso loro di rimanere con i piedi a terra, senza farsi trascinare dai vizi del successo e mantenendo una propria integrità, anche se ribelle. Nudo integrale è una delle canzoni dei Coma Cose prodotta dai Mamakass che danno al brano quel pizzico in più per la produzione. Interessante all’interno del pezzo è la strofa rap di California che dà un cambio di rotta al brano, rendendolo più immediato e diretto.
Immagine di copertina: Wikimedia Commons