Le canzoni dei Ghost spesso sono caratterizzate da brani enigmatici, tematiche oscure e arrangiamenti musicali influenzati da stili differenti, creando un’esperienza sonora unica che ha conquistato un vasto pubblico.
I Ghost sono un gruppo musicale heavy metal formatasi nel 2006 in Svezia. La peculiarità di questa band risiede in un look particolare, eccentrico e teatrale. I musicisti, che sono sei, hanno il volto coperto e sono denominati Nameless Ghouls, il leader e cantante è denominato Papa Emeritus. Ogni Nameless Ghoul ha come simbolo uno dei vari elementi naturali. La loro immagine misteriosa è ciò che caratterizza le loro esibizioni dal vivo. Le canzoni dei Ghost e in particolare la loro estetica è indubbiamente influenzata da artisti come i Queen, i Kiss, David Bowie, i Pink Floyd e i Death SS. A livello musicale, la loro principale ispirazione è il rock classico anni ’70, il prog italiano anni ’70 e il doom metal.
Ecco 4 canzoni dei Ghost da conoscere assolutamente:
1. Square Hammer (2016)
Questa canzone dei Ghost è stata pubblicata come parte dell’EP Popestar ed è diventata uno dei singoli più iconici dei Ghost. Il brano ha raggiunto il primo posto nella classifica degli Stati Uniti Mainstream Rock Airplay stilata da Billboard. Il video musicale è un chiaro omaggio al film Nosferatu. Il testo è incentrato sulla moralità e sulla responsabilità personale e invita a domandarsi se si sia all’altezza delle proprie promesse e a rimanere fedeli ai propri valori di fronte alle difficoltà.
2. Cirice (2015)
Estratta dall’album Meliora, questa tra le canzoni dei Ghost ha raggiunto la quarta posizione nella classifica Mainstream Rock Songs e ha vinto il Grammy Award per la migliore performance metal nel 2016. Il brano parla di un legame tra due persone e si sofferma sull’empatia che prova il narratore nei confronti dell’altra persone, sul comprendere il dolore e le le lotte interiori dell’altro. Incoraggia l’ascoltatore a comprendere la forza dei legami tra le persone nel bene e nel male e abbracciare la vulnerabilità nell’intimità.
3. Mary On A Cross (2019)
La terza della lista delle canzoni dei Ghost si trova un riferimento alla libertà e della resilienza dello spirito umano. La canzone, attraverso una metafora, prende come ispirazione l’immagine di Maria crocifissa, figura di forza e speranza nella religione cristiana, che rappresenta la capacità delle persone nel superare gli ostacoli e di andare avanti, nonostante tutto. Si riflette sull’idea metaforica di essere percepiti come una sorta di martiri, che vengono visti cadere proprio come Maria, ma che scelgono di reagire e andare avanti, a prescindere da ciò che gli si trova davanti e a prescindere dalle convenzioni e da ciò che si aspettano gli altri.
4. Spillways (2022)
Per ultima, ma non per importanza tra le canzoni dei Ghost: Spillways parla all’ascoltatore, che sente il bisogno di liberarsi dalla maledizione. Il testo ritrae la lotta per tenere a bada l’oscurità interiore e il bisogno di liberarsi questo peso. È presente la metafora degli spillways, ovvero “canali di scolo” della propria anima nei quali passano le emozioni, alimentando una “bestia crudele”, che è la personificazione delle tendenze autodistruttive, che servono ad affrontare temporaneamente i propri dolori.
Fonte immagine di copertina: Wikimedia Commons