Canzoni dei PVRIS: 5 da ascoltare

Canzoni dei PVRIS: 5 da ascoltare

Le canzoni dei PVRIS sono una fusione tra post-hardcore, elettropop e rock psichedelico; viene spontaneo chiedersi come tutti questi elementi possano coesistere all’interno di un unico sound, andiamo quindi a scoprire cinque canzoni che ce lo dimostrino.

I PVRIS sono una band statunitense, nata a Lowell in Massachusetts nel 2012. La formazione iniziale di questo gruppo così particolare vedeva la presenza di tre membri: Lynn Gunn (Lyndsey Gunnulfsen), Brad Griffin e Kyle Anthony. La formazione sarà destinata a cambiare nel corso degli anni, avendo come unica costante la cantante Lynn Gunn, che al giorno d’oggi porta avanti il progetto da sola. Dopo un primo EP pubblicato nel 2013, il primo vero album della band esce nel 2014 con il titolo di White Noise e avente come primo singolo la canzone St. Patrick.

Già a partire da questo disco, la band inizia a riscuotere un discreto successo nell’ambito del panorama del rock alternativo, girando in tour con band di maggior successo come i Mayday Parade e i Tonight Alive. Il loro secondo disco, All We Know Of Heaven, All We Need Of Hell, viene pubblicato nel 2017. Seguono poi Use Me nel 2020 ed EVERGREEN nel 2023.

Questa band emergente ha già dunque pubblicato diversi brani: ecco quindi cinque canzoni dei PVRIS da ascoltare per conoscere il loro stile.

1. My House

My House è una canzone appartenente al primo album della band, White Noise. In queste prime canzoni dei PVRIS possiamo notare come sia ancora molto presente la componente rock, che andrà poi scomparendo pian piano. In questa canzone si fa probabilmente riferimento a una persona tossica presente nella nostra vita e che vorremmo rimuovere a tutti i costi, senza però riuscirci. Si effettua quindi un paragone con una casa, che è come se fosse infestata dalla presenza di questa persona che vorremmo sparisse.

«Never thought that I would feel like this
Such a mess when I’m in your presence
I’ve had enough, think you’ve been makin’ me sick
Gotta get you out of my system, yeah».

2. Heaven

Siamo ora di fronte a una delle canzoni dei PVRIS presenti all’interno di All We Know Of Heaven, All We Need Of Hell. Anche qui ritorna il tema della rottura e del risentimento nei confronti dell’altra persona. In questo brano si legge una vera e propria accusa, mentre si incolpa quell’ipotetica persona di averci rubato ogni cosa, di averci privato di tutto mentre ci guardava soffrire. Ci troviamo quindi ad osservare un altro testo che parla di una relazione tossica, tema molto comune all’interno dei brani della band.

«And do you ever wonder
Who took the light from our life?
The life from our eyes?
And all we did was suffer».

3. Separate

Ci troviamo ancora una volta a parlare di una delle canzoni dei PVRIS pubblicate all’interno di All We Know Of Heaven, All We Need Of Hell. Qui però l’impostazione delle canzone è completamente diversa: si tratta di una delle poche canzoni d’amore presenti nella storia discografica della band. È come se qui si ripartisse dal punto in cui Heaven ci aveva lasciati. La narratrice è stata ferita in passato, è ancora a pezzi, ma sta cercando di ricominciare con qualcuno di nuovo. Si è quindi in quella fase iniziale dove il partner può sembrare la soluzione ad ogni problema, alla quale non rinunceremmo per nulla al mondo.

«And pull away the world from me
I don’t mind
As long as they don’t separate you from me
I’ll be fine».

4. Loveless

Con Loveless parliamo di una delle canzoni dei PVRIS contenute all’interno dell’album Use Me. Con questo testo ritorniamo ancora una volta sul tema della fine di una relazione. È qui come se la narratrice avesse fatto di tutto per far funzionare la relazione con il suo partner, ma avesse fallito miseramente. Si arriva quindi a dubitare il concetto stesso di amore, riflettere su cosa significhi veramente amare qualcuno. Si parla dunque della sensazione di straniamento che si prova dopo una rottura importante, che scuote ogni nostra convinzione.

«I gave you tears when
You wanted emotion
Said it was love, so
I cried out an ocean for you
You’re probably fine now
And not even hurtin’
You’re free as a bird while
I carry the burden for you».

5. LOVE IS A…

Questo brano fa parte invece di EVERGREEN. In quest’ultimo album e, nello specifico, in questo testo è come se la nostra cantante avesse perso ogni freno inibitorio. Le più recenti canzoni dei PVRIS sono crude, parlano di argomenti scomodi senza alcun tipo di filtro. La componente sensuale ed erotica diventa preponderante in questo brano: non si parla d’amore, si parla di lussuria allo stato puro.

«Just put your hands around my throat
Ain’t been to heaven but I’m close
Your love is a murder».

Le canzoni dei PVRIS mescolano dunque uno stile unico a dei temi estremamente condivisibili. I testi risultano infatti estremamente ricercati da un lato, ma anche molto semplici dall’altro. Questo sound, portato avanti da Lynn Gunn, ha tutte le potenzialità per diventare un giorno uno degli esempi di rock al femminile di maggior successo.

Fonte immagine per l’articolo “Canzoni dei PVRIS: 5 da ascoltare”: Wikimedia Commons

A proposito di Martina Di Costanza

Studentessa di Mediazione Linguistica e Culturale presso l'Università degli Studi di Napoli l'Orientale.

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