Le canzoni dei Rolling Stones sono un pezzo della storia della musica, misteriose e ribelli, sono vere e proprie pietre miliari del Rock’n’Roll. I Rolling Stones sono una rock band britannica formatasi a Londra nel 1962, nota per il suo iconico vocalist e frontman Mick Jagger e perché spesso associati alla controparte trasgressiva e ribelle, nell’accostamento con i leggendari Beatles. Gli stones sono considerati da sempre uno dei gruppi storici nell’era del Rock, creando una vera e propria controcultura nel corso degli anni ’60. La band vanta più di 250 milioni di dischi venduti, rendendo il gruppo uno dei migliori best-seller nella storia della musica. I Rolling Stones sono spesso considerati come una delle band più influenti di sempre, tanto da essere introdotti nella Hall of Fame del rock’n’roll nel 1989
Vediamo insieme 3 delle loro canzoni più iconiche:
1) (I Can’t Get No) Satisfaction
Rilasciata il 4 giugno del 1965 è probabilmente tra le canzoni più iconiche dei Rolling Stones. Il testo scritto da Mick Jagger e Keith Richards rappresenta la frustrazione di un’intera generazione. Jagger esprime in maniera sarcastica il suo punto di vista in una società fatta di finti ideali, dove lo stesso artista non si sente rappresentato. Secondo molti esperti il messaggio alla base è in realtà una vera e propria critica al capitalismo, la band esprime il proprio disappunto in una società che cerca di manipolare le persone e dire loro cosa fare per ottenere la felicità. Il brano con il suo accattivante riff di chitarra può essere così considerato come uno dei simboli dello spirito ribelle degli anni ’60.
2) Sympathy For The Devil
Il brano è stato rilasciato il dicembre del 1968, estratto dall’album Beggars Banquet. Ciò che stupisce sin da subito di questa traccia è il suo sound coinvolgente e quasi ipnotico dall’inizio alla fine. Nelle canzoni dei Rolling Stones viene rappresentato spesso questo tipico scenario suggestivo, dove la band cerca di immergere i propri ascoltatori nel lato più oscuro e sinistro dell’essere umano.
Il brano è stato spesso criticato perché considerato un modo per esaltare il satanismo, ma la realtà è ben differente. L’idea alla base è un vero e proprio colpo di genio, in quanto sin dal primo momento viene presentato un soggetto che si dichiara essere stato partecipe alle più grandi atrocità umane come la seconda guerra mondiale e il processo fatto a Gesù. Il diavolo (protagonista del brano) chiede compassione, cercando di far comprendere la propria natura e persuadendo continuamente l’ascoltatore. Il messaggio dietro questo capolavoro è in realtà più semplice di ciò che sembra; il diavolo è presente in ognuno di noi e sta a noi stessi ad essere capaci di controllarlo.
3) Paint it, Black
Si tratta di una delle più enigmatiche e sinistre canzoni dei Rolling Stones, pubblicata nel 1966 e contenuta nell’album Aftermath. Nonostante il brano abbia diverse interpretazioni, nessuna delle quali attestata come spiegazione certa, il significato di Paint it, Black è decisamente macabro. Lo stesso sound alla base trasuda oscurità ed angoscia, grazie all’impiego dell’organo Hammond nella sua produzione.
Nella prima parte del brano comprendiamo di essere all’ascolto della storia di una persona depressa, tanto da non trovare più piacere in nulla. Più avanti nel testo comprendiamo la radice di questa tristezza; la perdita di una persona amata. Infatti è come se nella canzone ci immergessimo in una scena di un funerale, in cui il nero menzionato nel titolo è come se rispecchiasse lo stato d’animo del narratore. Lo scenario che ci vene presentato è dunque tetro e disturbante, sebbene unico e geniale nella sua oscurità.
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