I The GazettE rientrano nel filone del Visual Kei, un sottogenere del j-rock caratterizzato da look molto vistosi, dark e con delle capigliature così particolari che ricordano per tanti aspetti i personaggi degli anime, di bellezza incantevole e dolce. La musica è tendenzialmente metal ed elettronica e tante sono le band di questo genere che si somigliano, tuttavia i The GazettE si guadagnano il podio come gruppo più amato di questo genere. Purtroppo il 15 aprile 2024 il bassista Reita è stato trovato morto in casa in circostanze ancora non specificate, un grave lutto per la scena mondiale. Sotto contratto con la Sony Music Entertainment Japan, rientrano in quei pochi gruppi che hanno portato la musica giapponese nel mondo. Vi consigliamo 4 canzoni da ascoltare assolutamente.
Canzoni dei The GazettE: le 4 da ascoltare
1. Toguro
Dal singolo Cassis del 2005 escono 3 piccoli ma grandi brani. Nonostante alcuni snobbano questa produzione all’interno vi è un brano meraviglioso chiamato Toguro, in puro stile della prima era dei The GazettE. La canzone sembra inizialmente un generico brano di una band j-rock alle prime armi essendo comunque verso l’anno dei primi album, il gruppo si è formato nel 2002. Toguro ci offre una base non troppo “pesante” con dei cori che sono il sinonimo del delirio e con la voce di Ruki che oltre ad essere potente e seducente resterà invariata anche nel corso degli anni, Toguro è un pezzo nascosto ma resterà come una delle canzoni più profonde e belle.
2. Inside Beast
Inside Beast è un brano che si avvicina molto allo stile di Marilyn Manson, grottesco, lussuoso e incentrato sulla sessualità. Dall’album del 2013 dal titolo Beautiful Deformity Inside Beast è una gemma inestimabile. Visual Kei puro ma con una base cyber-goth e qui vi è anche l’utilizzo dei piatti come percussione e non solo della batteria. Questo brano è stato uno dei primi ad uscire fuori dai confini nipponici portando piano i The GazettE a guadagnarsi un posto tra i gruppi internazionali.
3. UGLY
Tra le canzoni dei The GazettE anche qui troviamo un tema decadente e grottesco, con il singolo del 2015 UGLY. Singolo di 3 brani dove raccontano una storia oscura attraverso i 3 brani in ordine UGLY, DEPRAVITY e GODDESS. Qui siamo nella dark era più totale per i The GazettE con un sound più tendente al metal, dei giri d’accordi più elaborati e Ruki che si cimenta in uno scream più gutturale. Ugly e tutto l’album successivo che ne consegue vengono considerati oggi come il prodotto del periodo migliore dei The GazettE e che molti rivorrebbero.
4. Tomorrow Never Dies
Estratto da TOXIC, album del 2011 Tomorrow Never Dies così come il brano Venomous Spider Web, si incentrano nella ripetizione di una singola parola con una base degna di un electro rock che si rispetti. Tomorrow Never Dies resta un pezzo molto godibile seppur parecchio ripetitivo, ma sentiamo di consigliarla più per il resto dell’album che per il singolo brano.
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