Anche è se un cantante d’altri tempi, sicuramente molti conoscono almeno una delle canzoni di Billy Joel, in particolare – forse – Uptown girl, canzone citata nella serie tv Glee e nella canzone Déjà-vu di Olivia Rodrigo.
Billy Joel non è solo un cantante, ma anche un cantautore di grande successo, presente nel mondo della musica pop da vent’anni. Con canzoni considerate vere e proprie opere d’arte, come Uptown girl e We didn’t start the Fire, che lo hanno reso durante tutti gli anni 70, 80 e 90 uno degli artisti più iconici e famosi della storia, con 13 album, 11 dei quali hanno ottenuto la certificazione platino o multiplatino.
Canzoni di Billy Joel da conoscere
Uptown girl
Una delle canzoni più famose di questo artista, resa ancora più famosa tra i giovani per essere una bellissima cover nella serie televisiva Glee. Narra la classica storia degli anni 80 di un uomo che viene da classi sociali basse, quindi dalla downtown della città, e una ragazza che ricca, una Uptown girl. Parla dell’amore di questo ragazzo, che ammira una ragazza superiore a lui, e tutti i vari dissidi e le difficoltà che comportano l’innamorarsi di due persone di classi socioeconomiche diverse. È una canzone che è rimasta ancora oggi popolare e che riesce a raccontare una storia vera, trasmettendo emozioni autentiche. La canzone divenne uno dei singoli più venduti in Inghilterra negli anni 80.
We didn’t start the Fire
Questa seconda canzone è un vero e proprio inno generazionale e divenne una hit incredibile tra gli anni 80 e 90. Billy Joel elenca nel testo tutti gli eventi più importanti che ci sono stati dal 1949 fino al 1989, con nomi, luoghi e date. Vengono nominati 119 eventi culturali, politici, sociali, storici e scientifici in ordine cronologico. Ha portato negli anni seguenti a numerosissime cover e parodie con l’aggiunta di altri eventi importanti che sono avvenuti nel frattempo, dalla pubblicazione della canzone nel 1989 ad oggi. Rientrò anche nella classifica di Billboard Hot 100 Hits nell’anno in cui uscì.
Vienna
È una canzone che parla ai burnout kids, i giovani vittime dello stress e le pressioni sociali, che li convincono di avere poco tempo e di dover correre per poter avere successo nella vita. Billy Joel li consola, li riassicura che la vita aspetta, che c’è ancora tutto il tempo del mondo. È una canzone che invita a sedersi e riposare, in cui Vienna è una metafora per il resto della vita, invita pensare anche al proprio benessere, alla salute mentale e a godersi la vita, c’è tempo per tutto e la vita non deve essere una corsa verso una meta. È la terza canzone più ascoltata di Billy Joel su Spotify, con una fama che continua solamente ad aumentare.
Zanzibar
Quest’ultima canzone, scritta da Billy Joel nel ‘78, mostra un’evoluzione del sound e un ritmo molto più jazz. Racconta la storia di un giovane che, in un bar chiamato Zanzibar, cerca di conquistare la cameriera. Le parla del suo amore per lo sport, per l’alcol e tira fuori tutte le sue abilità per conquistare la ragazza, tornando a sedersi ogni volta allo stesso posto nel bar. Ci sono numerosi riferimenti a personaggi ed eventi attuali, con l’accompagnamento della tromba jazz di Freddy Hubert. La canzone ebbe un grandissimo successo venendo suonata ancora nei concerti recenti di Billie Joel nel 2005 nel 2008. Fu una delle canzoni più ascoltate dell’album 52nd street.
Le canzoni di Billy Joel hanno fatto la storia per decenni e continuano a farla. Con 160 milioni di copie dei suoi album in tutto il mondo, Billy è il quarto artista con più vendite negli Stati Uniti.
Fonte immagine: LaFeltrinelli