Blood Orange, nome d’arte di Devonté Hynes, è un artista di fama mondiale, conosciuto per essere un musicista che spazia fra più generi. Blood Orange è uno degli pseudonimi di Dev Hynes, insieme allo pseudonimo Lightspeed Champion con il quale ha iniziato la sua carriera da solista dopo la dipartita dal gruppo di esordio Test Icicles negli anni tra il 2008 e il 2010. Le canzoni di Blood Orange si avvicinano ad un R&B contaminato da diversi altri generi come il funk e l’art-soul. Blood Orange è anche conosciuto per essere un gran produttore e ha prodotto diversi brani per artisti come Solange, Sia, Carly Rae Jepsen e Kylie Minogue. Le produzioni e le canzoni di Blood Orange sono sempre riconoscibili grazie alla sua impronta intimista e alternativa, dando sempre una spinta in più alle canzoni in cui c’è la sua partecipazione. L’artista ha anche preso parte ad esecuzioni di musica puramente strumentale, come la sua recente esibizione al Palazzo Grassi di Venezia mentre eseguiva al pianoforte i brani di Julius Eastman.
Scopriamo tre canzoni di Blood Orange per conoscere meglio il suo panorama musicale
Augustine
Singolo dell’album Freetown Sound, Augustine è una delle canzoni di Blood Orange in cui guarda da lontano la città in cui si è trasferito, New York. Il titolo Augustine si riferisce a Sant’Agostino di cui vengono menzionate indirettamente le Confessioni: nel ritornello, il verso «Late have I loved and chose to see» riprende un verso delle Confessioni di Sant’Agostino in cui c’è un riferimento alla conversione del filosofo al Cristianesimo all’età di 36 anni dopo essersi trasferito a Roma dalla sua terra natale, la Numidia. Hynes fa un parallelismo tra la sua storia a quella di Sant’Agostino: analogamente al trasferimento di Sant’Agostino a Roma per seguire la sua vocazione, Blood Orange ha dovuto lasciare la sua città natale per raggiungere New York e proseguire con le sue ambizioni musicali. Una particolarità da notare, dichiarata dall’artista, sta nel ritornello: Blood Orange nel ritornello ha usato una melodia ripresa da Puccini, considerato dall’artista come uno degli operisti più influenzati dalle melodie cristiane. Per questo, Augustine è tra le canzoni di Blood Orange più interessanti e curiose della sua discografia, frutto anche di una grossa ricerca intellettuale nel testo e nelle melodie.
Orlando: la malinconia espressa nelle canzoni di Blood Orange.
Orlando è la prima canzone dell’album Negro Swan. Perfetta canzone di apertura per il mood dell’album, tipico del genere dell’art-soul. Orlando tratta della vita di Hynes durante le sue giornate nell’Essex, in Inghilterra, dove era vittima di bullismo. Il bullismo ha condizionato molto la vita dell’artista e, dopo un’adolescenza trascorsa a pensare di essere diverso e sbagliato a causa delle violenze ricevute, la carriera musicale è stata il mezzo più congeniale per ritrovarsi e conoscersi. Orlando esprime perfettamente lo stile delle canzoni di Blood Orange: una malinconia intima espressa da un soul implementato da rhythm and blues.
Take Your Time
Terzo brano in ordine di Negro Swan, Take Your Time è l’esempio perfetto tra le canzoni di Blood Orange in cui c’è una pluralità di strumenti che si amalgamano perfettamente: dai fiati alle percussioni, dalla chitarra elettrica al pianoforte. In Take Your Time, l’invito di Hynes è quello di prendersi il proprio tempo e staccare dalla realtà frenetica dei nostri tempi. Pur ammettendo di sapere poco e niente della vita, l’artista si sente di consigliare di prendersi del tempo per sé senza aspettare che si raggiungano livelli estremi di stress, cercando anche di diminuire il tempo di fronte agli schermi per connettersi maggiormente con la realtà fisica circostante.
Fonte immagine: copertina dell’album Negro Swan di Dev Hynes (Blood Orange)