Canzoni di Carmen Consoli: 5 da ascoltare

Canzoni di Carmen Consoli: 5 da ascoltare

In questo articolo, ripercorreremo le tappe principali del percorso artistico della cantante catanese, consigliando, in particolare, 5 canzoni di Carmen Consoli da ascoltare:

Carmen Consoli è una cantautrice italiana che da inizio anni Duemila, con la sua musica, è stata in grado di spaziare dal pop più elegante al folk tradizionale. Grazie al suo stile unico e originale, la cantante rientra tra le voci più delicate e profonde del nostro panorama musicale. La sua espressività poetica, negli ultimi 25 anni, ha raggiunto numerosi traguardi e ha conquistato il favore anche delle generazioni più giovani. Grazie a suo padre Giuseppe, grande appassionato di artisti musicali come Domenico Modugno, Carmen Consoli, si interessa sin da bambina alla musica e ai suoi diversi generi, decidendo di iniziare a studiare la chitarra a soli 9 anni. Nella sua intensa carriera artistica, tra i diversi premi ricevuti, ricordiamo, una Targa Tenco, un Telegatto, un Nastro d’Argento e sette Italian Wind & Music Awards.

5 canzoni di Carmen Consoli da ascoltare

1. In bianco e nero

In bianco e nero è il primo singolo estratto dal suo album intitolato Stato di necessità del 2000. La canzone è prevalentemente autobiografica e riguarda il rapporto tra Carmen Consoli e sua madre. Nel brano la celebre cantautrice catanese scrive di guardare con malinconia le foto di sua madre quando era giovane, intraprendendo una sorta di monologo introspettivo in cui l’ascoltatore individua anche un grande rimpianto da parte della cantante, ossia quello di non aver condiviso con sua madre, ormai defunta, le sue perplessità rispetto al loro rapporto conflittuale. È interessante, poi, soffermarci anche sul titolo del brano: i colori bianco e nero, rimandano ad un’antica foto che ritrae la madre quando ero bambina, ma andando più a fondo, in questo monologo psicologico, possiamo anche vedere nell’assenza di sfumature tra bianco e nero, un sunto del legame conflittuale tra madre e figlia, in cui forse non sono mai esistite vie di mezzo.

2. Guarda l’alba

Guarda l’alba è una canzone del 2010 inclusa nell’album Per niente stanca. Tematicamente il brano offre una serie di riflessioni che sono tipiche dello stile musicale di Carmen Consoli: il cambiamento e i passaggi di vita più determinanti e dolorosi. La cantautrice, in questo brano dal significato così profondo, scrive che «persino il dolore più atroce si addomestica», incoraggiandoci a guardare comunque l’alba di un nuovo giorno in arrivo. Continua scrivendo «Guarda l’alba che ci insegna a sorridere, quasi sembra che ci inviti a rinascere.» Tra le melodie soavi e malinconiche che contraddistinguono la musica di Carmen Consoli, questo testo ci rimanda ad un grande senso di nostalgia e familiarità. La nostalgia è quella di un’epoca ormai andata, con la mancanza dei cari che non ci sono più e la consapevolezza del cambiamento inevitabile che è avvenuto anche nella cantautrice stessa.

3. Amore di plastica

Con il brano Amore di plastica, la cantante partecipa al Festival di Sanremo nel 1996. La canzone è stata considerata una ballata alquanto atipica rispetto al repertorio della Consoli. La voce è particolarmente graffiante e alcuni richiami stilistici risultano essere molto innovativi: ascoltando il brano troviamo, infatti, influenze tipiche della musica rock inglese dell’epoca ma anche richiami stilistici che ricordano molto Janis Japlin. Dal punto di vista tematico, il testo rappresenta una proclamazione di indipendenza femminile nei confronti di sentimenti troppo superficiali e privi di reali emozioni, quali, per l’appunto, amori di plastica. Tuttavia la canzone ci esorta anche ad avere, in qualche modo, ben chiari i limiti delle nostre aspettative amorose poiché, in fondo, l’intenzione della Consoli con Amore di plastica è anche quella di raccontare una sofferta delusione d’amore.

4. Parole di burro

Parole di burro è un brano incluso nell’album di grande successo Stato di necessità del 2000. Il brano consiste in una ballata pop dal sound latino americano che la Consoli spesso, nei suoi concerti, suona solo con la chitarra. Tematicamente la canzone si concentra sul modo in cui agisce una personalità narcisistica in un rapporto. La protagonista è, infatti, una dipendente affettiva che racconta della sua relazione disfunzionale con un uomo al quale lei stessa si riferisce, nella prima strofa, con il termine Narciso. Tuttavia la consapevolezza di questa personalità sembra essere anche nello sguardo di chi esalta le sue qualità, ossia la protagonista, come ci dimostra nella strofa: «Stordiscimi, disarmami e infine colpisci, abbracciami ed ubriacami, di ironia e sensualità.» La fragilità che emerge da questo brano, tramite la voce delicata di Carmen Consoli, contribuisce a rendere il brano particolarmente struggente e malinconico.

5. Tutto l’universo obbedisce all’amore

Tra le 5 canzoni di Carmen Consoli da ascoltare consigliamo, infine, Tutto l’universo obbedisce all’amore che, come suggerisce anche il titolo, è un brano del 2008 focalizzato sul valore dell’amore. Un valore che viene approfondito attraverso la metafora delle leggi fisiche, trasmettendo il messaggio che l’universo, con tutto ciò che ci circonda, è permeato dall’amore. Il testo, che è stato scritto dal noto cantautore siciliano Franco Battiato, ci restituisce una forma poetica essenziale ma anche molto profonda. In questa canzone Carmen Consoli si cimenta in un duetto con Battiato, riuscendo ad offrirci, vocalmente, una commistione inedita di suoni dolci e delicati. Risulta emozionante, poi, l’idea magistralmente riuscita di Battiato di voler dare vita, con le parole, ad una vera e propria celebrazione d’amore, intesa in base alla forza e alla bellezza di un sentimento visto nel suo significato più universale.

Fonte immagine: Wikimedia Commons

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