Canzoni di Lana Del Rey: le 10 più belle

Canzoni di Lana Del Rey: le 10 più belle

Le canzoni di Lana Del Rey sono tante e tutte diverse. Andiamo, dunque, a scoprire quali sono le 10 più belle della sua discografia.

Lana Del Rey, artista poliedrica e prolifica, si è fatta conoscere al grande pubblico nel 2012, con l’album d’esordio Born to Die. Molto sottovalutata all’inizio della sua carriera, e centro anche di numerose polemiche riguardanti soprattutto i suoi testi e la sua voce, oggi Lana è cresciuta, maturata, e ha acquisito quella sicurezza in sé stessa – assente, appunto, agli esordi – che le ha permesso di esprimersi totalmente e dimostrare di essere molto più di ciò per cui le veniva dato credito agli inizi. Ora l’artista viene universalmente riconosciuta come una delle icone dell’industria musicale odierna, una cantautrice che è sempre stata controcorrente e anticonformista e, proprio per questo, grazie alla sua originalità e alla sua audacia, ha plasmato un’intera generazione di artisti, che a lei si sono ispirati e da lei hanno tratto temi e modelli ricorrenti.

Le canzoni di Lana Del Rey, pseudonimo di Elizabeth Woolridge Grant, sono distribuite in nove album in studio, tra cui un album precedente a Born to Die intitolato Lana Del Ray A.K.A. Lizzy Grant – in cui il suo nome d’arte e, soprattutto, la sua visione artistica non erano ancora ben definiti e, infatti, fu ritirato dal mercato – e diverse canzoni mai rilasciate ufficialmente ma che, se prese in considerazione, vanno a costruire un mosaico di brani molto ricco e molto vasto, in cui la voce dell’artista – oggi anche poetessa con la raccolta Violet Bent Backwards over the Grass – è in primo piano, ed è il vero punto forte dei suoi pezzi: una voce rassicurante, calda, che si accompagna a testi profondi e musiche spesso lente, malinconiche e melodiose, ma a volte anche travolgenti e ritmate. Il punto forte delle canzoni di Lana Del Rey però risiede, soprattutto, nelle atmosfere suggestive che evoca nell’ascoltatore: la sua voce sensuale e tranquillizzante, infatti, è capace di creare atmosfere oniriche e sognanti, che possiamo apprezzare a pieno solo se ci immergiamo totalmente nella musica e, soprattutto, se ci lasciamo catturare da essa e dal potere ammaliante di un’artista che ci chiama a sé proprio come una sirena e ci invita, delicata e soave, ad entrare nel suo mondo e a conoscere la sua poesia e la sua arte. E noi ascoltatori non possiamo far altro che lasciarci sedurre

Andiamo, dunque, alla nostra classifica delle dieci migliori canzoni di Lana Del Rey:

10. I Can Fly

Direttamente dalla colonna sonora di Big Eyes, film di Tim Burton del 2014, I Can Fly è una delle tante dimostrazioni, se non proprio la migliore, del fatto che la musica e il sound di Lana si adattano magnificamente al mezzo cinematografico, e sanno arricchirlo e dargli nuova linfa e bellezza. Canzone composta insieme ad un altro singolo che porta lo stesso titolo della pellicola cinematografica, I Can Fly cattura con estrema accuratezza il senso del film: così come l’opera di Tim Burton racconta la storia vera di una pittrice manipolata dal marito, il quale si appropria della sua vita e della sua arte, ma che infine riesce a liberarsi dal predominio di un uomo tanto malvagio, l’opera di Lana, grazie ad un testo ed un suono estremamente potenti, narra di una donna ormai libera, di un uccello che può finalmente spiccare il volo. Il suo è un canto di emancipazione e riscatto, il canto di una donna che ha avuto il coraggio e la forza di riprendere in mano la propria vita.

9. Get Free

Get Free, singolo di chiusura di Lust for Life, quarto album in studio della cantante, ci riporta al tema della libertà: «I never really noticed that i had to decide, to play someone’s game or live my own life», canta Lana, ed è un canto di protesta verso chi la vuole diversa, verso i critici spesso troppo feroci, verso chi la attacca solo perché differente da ciò che si sente solitamente in radio. Get Free è un canto di autoaffermazione, quello di un’artista che vuole e deve sentirsi libera di essere sé stessa e di esprimersi nel modo che più le si confà. Significativa, in questo senso, la parte finale del brano: nient’altro che il suono dei gabbiani, espressione sonora di una libertà ormai ritrovata, di una cantautrice ormai slegata da ogni convenzione e ogni regola imposta da chi non la conosce, e non ha alcun diritto di scegliere che direzione debba prendere la sua arte.

8. Change

Sempre a Lust for Life appartiene la canzone che occupa l’ottavo posto. Change rappresenta – così come, in generale, l’album da cui proviene – una svolta per la cantante che, per la prima volta, si occupa anche di tematiche più squisitamente sociali e che concernono concretamente i problemi quotidiani del mondo in cui viviamo. Il testo è una desolante descrizione di fenomeni quali la guerra, l’inquinamento e il cambiamento climatico, ma anche e soprattutto un messaggio di speranza e di fiducia verso gli esseri umani e un commovente invito al miglioramento. Change è la certezza che, nonostante le brutture odierne, potrà avvenire un cambiamento: noi dobbiamo aspettarlo con pazienza e speranza e, nel frattempo, mai smettere di impegnarci nell’essere persone migliori. «There’s a change gonna come, I don’t know where or when, but whenever it does, we’ll be here for it».

7. Wildflower Wildfire

Continuiamo il nostro viaggio nella classifica delle canzoni di Lana Del Rey con Wildflower Wildfire. Appartenente a Blue Banisters, è un’emozionante e toccante ballad eseguita al pianoforte in cui la cantante riflette sul complicato legame con la figura materna. Wildflower Wildfire è un brano personale ed intimo, che ci lascia intravedere un piccolo scorcio della vita di Lana e del rapporto con i suoi familiari, tema trattato soltanto in alcuni singoli recenti e in cui emerge l’amore per il padre, per il fratello e per la sorella, ma il conflitto con una madre spesso fredda e poco comprensiva, che l’artista arriva a definire soltanto come la moglie di suo padre. Il rapporto madre – figlia risulta, così, segnato da un’irreparabile e insanabile incomunicabilità ma, allo stesso tempo, Lana afferma di essere arrivata alla consapevolezza della sua identità, di chi vuole essere e, soprattutto, di chi non vuole essere: la sua aspirazione, infatti, è proprio quella di diventare l’opposto di sua madre.

6. Terrence Loves You

Terrence Loves You è un brano incluso nel terzo album di inediti della cantante, Honeymoon. Quest’ultimo si configura come un album più lento e riflessivo dei precedenti, che ci propone un sound più oscuro e noir. Ed è in questo contesto che va inserito Terrence Loves You, un brano raffinato, elegante ed ipnotico, in cui la voce di Lana domina chiara e cristallina su un’elaborata e affascinante cornice musicale, arricchita da un timido ma meraviglioso accenno di sax. Il bridge presenta un chiaro riferimento a David BowieGround control to Major Tom, can you hear me all night long»), si configura come uno dei migliori mai realizzati dalla cantante e, inoltre, contribuisce a rendere Terrence Loves You uno dei singoli più suggestivi e affascinanti dell’artista.

5. The Greatest

The Greatest è un singolo incluso, invece, nel quinto disco della cantautrice, Norman Fucking Rockwell!, album universalmente acclamato dalla critica specializzata e che le ha permesso di ottenere una candidatura ai Grammy Awards 2020 come album dell’anno. Se molte riviste musicali sono arrivate a definire Norman Fucking Rockwell! uno dei migliori album del decennio, The Greatest è una delle canzoni più lodate ed elogiate del suo progetto discografico di provenienza: in essa Lana ci offre uno sguardo disincantato sulla società moderna, facendo menzione di personaggi ed eventi caratteristici di un’epoca di cui non si sente partecipe come, ad esempio, gli incendi che hanno interessato la California nel 2018. In The Greatest, soprattutto, l’autrice esprime nostalgia e rimpianto per un tempo in cui si aveva tutto e non lo si sapeva ma, come dice lei stessa, «nobody warns you before the fall».

4. Video Games

Tra le canzoni di Lana Del Rey Video Games rappresenta il suo debutto, nonché il primo estratto da Born To Die. In un videoclip amatoriale girato dalla stessa autrice e pubblicato nel 2011, Lana ci regala un piccolo gioiello, una delle sue canzoni più affascinanti e incantevoli, che ci ipnotizza dall’inizio alla fine. Con un tono di voce suadente e accattivante, l’artista ci propone una canzone d’amore coinvolgente ed emozionante, che si concentra sulla bellezza e la meraviglia delle piccole cose. «Heaven is a place on earth with you», canta Lana, in un ritornello sublime, che ci fa sentire proprio come se, in effetti, fossimo in paradiso.

3. Black Beauty

Black Beauty è un brano incluso nel secondo album in studio della cantante, Ultraviolence. Un album di genere soprattutto rock che, pertanto, si discosta notevolmente dal precedente Born to Die. Black Beauty è la prima delle tre tracce bonus del progetto e, dunque, è presente esclusivamente nella versione deluxe di Ultraviolence e, per questo, è spesso ingiustamente sottovalutata. In realtà rappresenta uno dei picchi della carriera di Lana: è un brano epico, con un ritornello molto potente in cui la voce dell’artista emerge energica e vigorosa, a dirci «oh, what can I do? Life is beautiful, but you don’t have a clue. Sun and ocean blue, their magnificence, it don’t make sense to you». Un invito ad apprezzare non solo la vita ma, soprattutto, le piccole cose che spesso diamo per scontate e di cui dimentichiamo di essere grati.

2. Old Money

Sempre da Ultraviolence è tratto il brano che occupa il secondo posto della nostra classifica. Dal punto di vista prettamente musicale, Old Money contiene un campionamento di un brano di Nino Rota, da lui composto per la colonna sonora del film del 1968 Romeo e Giulietta, di Franco Zeffirelli. Una scelta sicuramente vincente, poiché Old Money si presenta come una delle canzoni più grandiose e memorabili di Lana, con dei violini estremamente eleganti che accompagnano la sua voce raffinata su un testo intriso di malinconia e nostalgia, in cui l’artista ricorda i bei tempi, le estati passate, la giovinezza perduta, la spensieratezza di essere bambina; sono giorni ormai andati ma, in un ritornello che ci avvolge come un caldo abbraccio, Lana ci ricorda che «if you call for me, you know I’ll run».

1. Venice Bitch

La nostra classifica delle canzoni di Lana Del Rey si conclude con Venice Bitch, un brano proveniente da Norman Fucking Rockwell!. Canzone più lunga che la cantautrice abbia mai composto (della durata, infatti, di quasi dieci minuti), Venice Bitch è anche il suo singolo più psichedelico e sperimentale, con uno sviluppo imprevedibile, sorprendente e mai noioso che, nonostante la lunghezza considerevole, non stanca e non tedia. Grazie anche al magistrale e meraviglioso uso della chitarra, è un brano che ci regala immagini strepitose, che ci permette di sognare ad occhi aperti, che riesce a farci sentire nostalgia di qualcosa che non abbiamo mai provato. È una canzone da ascoltare rigorosamente con gli auricolari, per lasciarsi coinvolgere e trasportare completamente da uno dei singoli più grandiosi di una delle artiste più eccezionali della nostra generazione, che vale la pena scoprire o, se si è già fan, ascoltare ancora e ancora. Lasciamo, dunque, che la voce di Lana ci porti in territori inesplorati e ci permetta di provare emozioni potenti e profonde.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

image_pdfimage_print

About Claudia Troise

Laureanda in Lingue, Letterature e Culture dell'Europa e delle Americhe e appassionata di cinema, letteratura e musica.

View all posts by Claudia Troise →

Commenta