Luigi Tenco è stato un importantissimo cantautore del panorama musicale italiano, nato a Cassine nel 1938. La sua vita fu segnata da un tragico epilogo quando, nel 1967, a soli 28 anni, si tolse la vita nell’albergo Savoy di Sanremo dopo che la sua canzone Ciao amore, ciao venne bocciata dalla giuria del Festival della canzone italiana. Per molti anni ci sono state speculazioni secondo cui la sua morte potesse trattarsi di un omicidio, ma nel 2006 fu confermata la causa di morte per suicidio. Durante la sua carriera, Luigi Tenco ha pubblicato 3 album in studio e ha anche recitato in vari film come La cuccagna del 1962 e Questo pazzo, pazzo mondo della canzone del 1965. Nelle canzoni di Luigi Tenco vengono trattati temi importanti di critica sociale come la guerra, la politica e i diritti delle donne, ma anche l’amore e i suoi vari aspetti. In questo articolo parleremo di alcune delle più belle canzoni di Luigi Tenco che vale la pena ascoltare.
Mi sono innamorato di te
Mi sono innamorato di te è una delle canzoni di Luigi Tenco più famose, iniziata ad essere apprezzata dal pubblico soprattuto dopo la sua morte, e appartiene al suo LP Luigi Tenco pubblicato nel 1962. Si tratta di una canzone d’amore che però non pretende di utilizzare virtuosismi poetici o di idealizzare il sentimento e la persona amata, parla di un amore reale, con parole chiare e a tratti criticabili come il verso “Mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare”, il quale può essere interpretato in vari modi. Questa affermazione potrebbe indicare il bisogno di compagnia che ogni essere umano avverte, di combattere la noia della solitudine, il bisogno di essere amati e di avere un compagno di vita, un amante, un amico. Dall’altro lato si potrebbe intendere anche come un pentirsi di aver incontrato questa persona, perché da un semplice “passatempo” è diventato un sentimento molto forte, e si sa che l’amore, per quanto possa essere bello, fa male.
Vedrai Vedrai
Vedra Vedrai è una delle canzoni di Luigi Tenco appartenenti al suo album Luigi Tenco uscito nel 1965. A primo impatto, il brano potrebbe sembrare rivolto alla donna amata, ma in realtà Luigi Tenco parla a sua madre esternando il senso di insoddisfazione, comune a molti giovani, di non essersi realizzati e la paura di deludere i propri genitori. In un certo senso, Luigi Tenco rimprovera l’eccessiva comprensione della madre, la quale non lo critica mai, contribuendo così a non spronarlo a migliorare.
Ciao amore, ciao
La canzone Ciao amore, ciao è tristemente conosciuta in quanto fu quella che Luigi Tenco portò al Festival di Sanremo nel 1967 e la quale venne scartata, seguendo poi il suicidio del cantautore. La canzone venne interpretata insieme alla cantante italo-francese Dalida, la quale, dopo il suicidio di Tenco, provò a togliersi la vita, tentativo che verrà reiterato, questa volta con successo, nel 1987. Si tratta di una delle canzoni di Luigi Tenco di critica sociale e parla di un contadino che lascia la campagna e la donna amata per cercare fortuna in città, ma per poi ritrovarsi spaesato e voler tornare indietro.
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