Canzoni di Mannarino: 3 da ascoltare

Canzoni di Mannarino: 3 da ascoltare

Alessandro Mannarino, noto semplicemente come Mannarino, nato a Roma il 23 agosto 1979, è un cantautore italiano. Si tratta di un artista che ha collezionato successi crescenti con un’attività artistica versatile che unisce musica e teatro. Nel 2006 è tra i fondatori del sestetto Kampina, con cui suona nei locali della capitale. Nel 2009, invece, pubblica il suo primo album da solista, Bar della rabbia. L’album, che riceve grandissimi riconoscimenti da parte della critica, contiene alcune delle canzoni più rappresentative del suo repertorio in cui risulta chiaro il grande impegno dell’artista nei confronti dei temi sociali. Ma quali sono le canzoni di Mannarino da non perdere assolutamente?

1. Apriti cielo
La prima delle canzoni di Mannarino che vale sicuramente la pena ascoltare è Apriti cielo, canzone tratta dall’omonimo album del 2017. Si tratta di un album che parla di speranza e dell’esigenza umana di salvare la propria vita, costi quel che costi. Il brano rappresenta una fuga da qualcosa di indefinito o forse verso qualcosa di vitale importanza. Questa fuga di cui parla il brano, che sia in senso fisico o meno, rappresenta inoltre il viaggio che ciascuno di noi è chiamato a fare per arrivare ad una più autentica scoperta di sè.

2. Me so’ mbriacato
Un’altra tra le canzoni di Mannarino da non perdere è la famosissima Me so’ mbriacato, tratta dall’album intitolato Bar Della Rabbia, pubblicato nel 2009. Me so’ mbriacato è una canzone che parla delle sensazioni che si provano quando ci si innamora. In questo caso l’infatuazione viene paragonata all’ubriachezza dal momento che gli effetti che si provano nei due casi sono molto simili tra loro. Il mondo che circonda i due amati sembra svanire di fronte a questo amore profondo e disarmante.

3. Vivere la vita
Per concludere la nostra lista di canzoni di Mannarino, ci soffermiamo su Vivere la vita, singolo pubblicato nel 2012. Si tratta di una canzone molto particolare, una sorta di poesia recitata da un bambino. Il testo esorta gli ascoltatori a vivere appieno la propria vita, nonostante le sfide e i problemi di ogni giorno. Inizialmente la vita viene paragonata ad un’ubriacatura, dal momento che ognuno di noi incontra tanta gente durante il proprio cammino. Successivamente la vita viene paragonata ad un grosso girotondo, specificando che c’è un momento per stare su ed uno per cadere giù nel fondo, questo per far comprendere che è normale che nella vita si alternino momenti sì e momenti no. Nella parte finale della canzone, c’è un’esortazione al cambiamento: è vero che non si può avere la presunzione di cambiare il mondo, ma ciascuno di noi ha la facoltà di cambiare sè stesso ed è questa la vera rivoluzione. Inoltre i versi finali invitano ancora una volta a vivere la vita al meglio, ad uscire di casa e a sorridere, apprezzando anche solo il fatto di essere vivi.

Fonte dell’immagine di copertina: Wikimedia Commons

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