Canzoni di Salmo: le 5 da ascoltare

Canzoni di Salmo

Maurizio Pisciottu, in arte Salmo, è un rapper e produttore italiano che inizia a fare musica nel 1997 all’età di soli 13 anni. Le canzoni di Salmo sbarcano ufficialmente nella scena rap italiana nel 2011, con il suo primo album The Island Chainsaw Massacre. Questo primo album scalerà le classifiche in così poco tempo che l’anno successivo verrà chiamato a partecipare al mixtape Machete Mixtape, collaborando con molti rapper della scena italiana dell’epoca.

Nel 2012 esce il suo secondo album Death USB e nello stesso anno vince un premio nella categoria Best Crossover agli MTV Hip Hop Award. Con una personalità piuttosto eccentrica che non passa inosservata, è stato protagonista di molte discussioni nel corso degli anni: dalle accuse di omofobia, successivamente smentite dall’artista stesso, ai dissing con altri personaggi influenti della scena come Luchè, famoso rapper napoletano.

Come afferma Salmo stesso, tutto fa parte del gioco del Rap: parliamo di un genere che nasce dalla strada e che mette in musica i problemi di una generazione di ragazzi che hanno vissuto un’infanzia e un’adolescenza in cui non mancavano difficoltà economiche o di altro genere.

Nel 2022 emerge anche come attore e curatore artistico musicale di Blocco 181, una serie Sky Original che narra la storia intrecciata tra amore e criminalità. Insomma, Salmo è un artista poliedrico e  dalle mille sfumature.

Qui di seguito le 5 canzoni di Salmo che delineano la sua evoluzione musicale

  • Nella pancia dello squalo

Dal suo primo album d’esordio The Island Chainsaw Massacre (2011), questa è una delle canzoni di Salmo che meglio reincarna le volontà dell’artista nel fondere generi come il rap, il metal e la musica elettronica. Già dal titolo è chiaro il riferimento alla pratica dell’ovoviviparità propria degli squali per cui le uova vengono trattenute nel corpo della madre per una maggiore protezione. Salmo fa di questa pratica degli squali una metafora, mettendo sullo stesso piano la sua vita a quella nella pancia dello squalo, cioè fatta di difficoltà e avversità già dalla nascita. Parliamo di una traccia cruda e violenta, che fa da critica assoluta alla musica e al mondo televisivo italiano.

  • Il Senso dell’odio

Anche questa da The Island Chainsaw Massacre (2011), Il senso dell’odio reincarna un po’ il suo stato d’animo di quegli anni. In realtà in alcune interviste, Salmo afferma che questo pezzo non ha un significato specifico, anzi coglie l’occasione per dire che la musica è fatta per essere interpretata da chi la ascolta; ognuno di noi è libero di attribuirgli il senso che meglio crede. Questo pezzo, come altri tra i più famosi, verrà rielaborato in chiave semi-acustica  in Unplugged, pubblicato nell’ottobre del 2022 su Amazon Music.

  • Faraway

Tredicesima traccia di Midnite, deluxe version (2013), Faraway è una delle canzoni di Salmo che i fan più affezionati ancora oggi definiscono come un capolavoro. Si tratta di un testo che descrive una storia d’amore travagliata, in cui lui come protagonista accetta quel dolore e tutte quelle sensazione che la persona amata trascina con sé. 

  • Lunedì

Da Playlist (2018), Lunedì rappresenta un genere che si discosta un po’ da quella personalità aggressiva e violenta dell’artista. Qui l’artista esplicitamente si mette a nudo, con le sue fragilità e la depressione che lo ha accompagnato per un certo periodo. Scrivere il testo di questa canzone lo ha aiutato tanto, dice Salmo, a liberarsi da quel peso e quella tristezza che lo stava mangiando dentro. Da non perdere assolutamente è il videoclip di questo pezzo, che è stato ideato da Salmo stesso e in cui recita anche Alessandro Borghi; è realizzato come cortometraggio ispirato a capolavori come Fight Club e Twin Peaks.

  • La Chiave

Da uno degli ultimi album Flop (2021), La Chiave è una traccia in collaborazione con Marracash ed è anche una delle canzoni di Salmo in cui emerge esplicitamente il concetto del sentirsi in trappola. Qui la trappola non è nient’altro che il successo, il denaro e tutto ciò che è sfuggente. Anche Marracash, nelle sue barre in conformità con quelle di Salmo, dice che il vero successo nella vita lo si può ottenere solo focalizzandosi su obiettivi ambiziosi e non su quelli effimeri. 

Fonte immagine: Spotify, copertina ufficiale dall’album Flop

A proposito di Rita Costantino

Vedi tutti gli articoli di Rita Costantino

Commenta