Da Spaccacuore a En e Xanax, le canzoni di Samuele Bersani ci hanno accompagnato in diverse fasi della nostra vita. Samuele Bersani è un cantautore italiano nato nel 1970 a Rimini. La sua famiglia l’ha sempre circondato d’arte: il padre era un flautista e la madre un’insegnante. Viene notato da Lucio Dalla, il quale gli permette di aprire il suo Cambio Tour con il brano Il mostro.
I primi album
Samuele pubblica i primi 3 album: C’hanno preso tutto, Freak, e Samuele Bersani. Decide di presentarsi a Sanremo e conquista la quinta posizione con Replay, brano che farà parte dell’album L’oroscopo speciale, uscito successivamente, ricevendo la Targa Tecno per l’album migliore dell’anno 2000. Ha collaborato con 3 icone del panorama italiano nelle seguenti canzoni: Ornella Vanoni con Isola, Mia con In percentuale e Fiorella Mannoia, scrivendo per lei Crazy Boy. Riceve due Targhe Tecno per l’album del 2003, Caramella Smog. Nel 2006 pubblica l’album L’aldiquà e un tributo a Battisti, Innocenti evasioni 2006.
Canzoni di Samuele Bersani: 3 da ascoltare
1. Spaccacuore
Questa canzone di Samuele Bersani è stata pubblicata nel 1995 e, nella stesura, è stato affiancato da Lucio Dalla. Nel 2000 è stato scelto per il film Chiedimi se sono felice di Aldo, Giovanni e Giacomo. Il titolo non mente: il cuore è spaccato nei casi di amore non corrisposto o un amore iniziato ma finito male. Esprime il massimo dell’amore, ma anche il massimo del dolore. Tende a specificare che non è una lotta a chi sta più male o a chi deve soffrire di più: non ci sono vincitori né vinti, ma due amanti sconfitti ugualmente.
2. En e Xanax
En e Xanax è una poesia d’amore pubblicata nel 2013. È fra le canzoni più commoventi di Samuele Bersani. Il titolo richiama due ansiolitici perché i due amanti soffrono entrambi d’ansia: la loro vita sta diventando impossibile, ma solo insieme possono combatterla. «En e Xanax, si tranquillizzavano, con le loro lingue al gusto di medicina amara»: una metafora bellissima per spiegare che arrivano a non usare più nessun tranquillante, ma solo il loro amore, tranquillizzandosi fino a dormire insieme. Questo brano è una poesia, ma anche una promessa: «Puoi contare su di me, io ci sono». È emozionante come stiano soffrendo entrambi, ma non perdono un attimo per offrire la loro spalla all’altro. Questa è la descrizione dell’amore puro, l’amore vero, quello che coinvolge l’anima. Oltretutto, è un brano super attuale, considerando che l’ansia è un fenomeno molto diffuso fra giovani e non.
3. Giudizi Universali
Giudizi Universali, brano del 1997, canta una chimica fra due amanti che sta venendo meno. Le canzoni di Samuele Bersani sono solite parlare d’amore, un amore che non sempre è felice. Un amore che sta diventando odio e ciò provoca molta rabbia ad entrambi e la delusione nel vedere fallire qualcosa su cui si scommetteva tutto. Racconta lentamente il processo di delusione, arrivando all’ultima strofa, in cui canta ormai la sfiducia nel partner: «Potrei ma non voglio fidarmi di te…». La cosa più brutta in una relazione è sognare di vivere un’altra relazione, invidiare il rapporto degli altri: ciò porta alla morte della propria. Tutto diventa falso e poco spontaneo e non resta altro che mollare la presa.
Le canzoni di Samuele Bersani hanno una profondità fuori dal normale, i suoi testi non sono mai scontati e ci portano sempre a farci riflettere su ciò che stiamo vivendo.
Fonte dell’immagine in evidenza: Wikimedia Commons