Canzoni Ozzy Osbourne: le 5 consigliate del Principe delle Tenebre

canzoni Ozzy Osbourne

John Michael “Ozzy” Osbourne è un cantante inglese che ha inizialmente guadagnato popolarità negli anni ’70 come cantante dei Black Sabbath. Ozzy è un membro fondatore della band che ha avuto molta influenza nello sviluppo del genere Heavy Metal, tanto da essere definiti pionieri del genere. Fu nei Black Sabbath che Ozzy adottò il soprannome di Principe delle Tenebre. Dopo il suo licenziamento dai Sabbath nel 1979 a causa di problemi con alcol e droga, iniziò la sua florida carriera solista. Scopriamo quali sono le canzoni di Ozzy Osbourne più iconiche, che bisogna assolutamente ascoltare per entrare nel vivo di questa controversa ma imprescindibile icona musicale.

1. Crazy Train

«Tutti a bordo! Ha ha ha!» urla il conducente del Treno Pazzo, all’inizio di una delle canzoni di Ozzy Osbourne più famose di sempre, con cui il cantante inglese segna il suo debutto nella sua carriera da solista, tratta da Blizzard of Ozz del 1980. Scritta da Ozzy, dal compianto e talentuoso chitarrista Randy Rhoads e dal bassista Bob Daisley. È acclamata come miglior canzone metal da molte testate giornalistiche che si occupano di musica Heavy Metal, ed è difficile dargli torto, visto il leggendario riff e il bellissimo assolo che la compongono. Il testo parla della Guerra Fredda e la paura dello sterminio che esisteva durante quel periodo.

2. Mr. Crowley

La canzone nasce come omaggio all’occultista Aleister Crowley, che praticava magia esoterica tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Scritta sempre dal trio Osbourne, Rhoads e Daisley ed è tratta da Blizzard of Ozz. Tra le canzoni di Ozzy Osbourne più particolari, si è piazzata al ventitreesimo posto tra le migliori canzoni Heavy Metal di tutti i tempi in un sondaggio condotto da Gibson, la famosissima azienda produttrice di chitarre e altri strumenti musicali. L’inizio entra subito nella testa dell’ascoltatore, grazie all’assolo di tastiera ad opera di Don Airey.

3. Diary of a Madman

Tratta dall’omonimo album, è l’ultima tra le canzoni di Ozzy Osbourne a includere il chitarrista Randy Rhoads prima della sua scomparsa a causa di un incidente aereo. Il nome della canzone fa probabilmente riferimento al racconto di Gogol’ “Diario di un Pazzo” o più fedelmente dal russo “Memorie di un Pazzo”. L’album è noto per la controversia tra il bassista Bob Daisley e il batterista Lee Kerslake con Ozzy, a causa secondo molti di sua moglie e manager Sharon Osbourne. Nelle successive re-release dell’album, le parti di basso e batteria vennero cancellate da Ozzy e riregistrate da Robert Trujillo (attuale bassista dei Metallica) e da Mike Bordin.

4. Miracle Man

Miracle Man apre No Rest for the Wicked, quinto album dell’artista. Vede inoltre l’entrata nella band di un giovanissimo Zakk Wylde, chitarrista e frontman dei Black Label Society, che ha seguito Ozzy fino ad oggi anche dopo qualche separazione. Miracle Man, tra le canzoni di Ozzy Osbourne dal sound molto duro e veloce, parla del bigotto telepredicatore evangelista Jimmy Swaggart, che dopo il suicidio di un giovane avvenuto durante l’ascolto di Suicide Solution, intraprese una crociata contro la musica rock ed Ozzy stesso. Ironicamente, Jimmy “Sinner” venne scoperto in autostrada con una prostituta e si guadagnò la cattiva fama da ipocrita.

5. Hellraiser

Hellraiser è tra le canzoni di Ozzy Osbourne ad essere molto speciale, perché è stata ideata insieme al leggendario Lemmy Kilmister dei Motörhead, amico stretto di Ozzy, con cui ha condiviso la scena musicale del metal britannico dalla nascita, fino alla scomparsa di Lemmy nel 2015. La canzone venne usata in diversi media, tra cui videogiochi, wrestling professionale e film. La versione di Osbourne è inclusa nel suo sesto album No More Tears, la versione dei Motörhead nel loro decimo album, March ör Die. La versione di Lemmy venne usata in Hellraiser III, infatti il video musicale della canzone ritrae Lemmy che gioca a poker contro Pinhead, antagonista della serie Hellraiser e icona dei film horror.

Fonte immagine in evidenza: depositphotos.com

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A proposito di Claudio Facenna

Appassionato di videogames, film e cultura giapponese. Studia lingue e culture orientali e africane all'Università degli Studi di Napoli L'Orientale,

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