Canzoni sensuali: la nostra top 10!

Canzoni sensuali: la nostra top 10!

Canzoni sensuali: la nostra top 10! | Opinioni

La musica. Quel vasto e caleidoscopico universo, in cui genio ed emozione si fondono per dar vita al più miracoloso spettacolo che esista. Terreno fertile di composizioni, arrangiamenti, parole che divengono poesia, esprimendosi nei generi più diversi. Canzoni popolari, melodiche, rock, jazz, metal, romantiche, soul, leggere, impegnate. Poi loro, le canzoni sensuali, così calde e feline da surriscaldare i sensi e l’anima a suon di note. Come un plettro che sfiora le corde di una chitarra e le dita che scivolano sui tasti di un pianoforte.

Talvolta è la musica con la melodia allo stato puro a trasportare cuore e mente in un universo divino. Si pensi a I put a spell on you di Annie Lennox del 2014, il cui sound ammicca più di uno sguardo ammaliante. Le note fanno vibrare ogni fibra dell’essere, così avvolgenti ed erotiche, che sembra quasi possibile farci l’amore.

Ma quando alla musica sensuale si uniscono le parole, una trama e un significato, allora si assiste davvero ad un’esplosione languida e coinvolgente. Quelle note cantate abbandonano la mente a fantasie, storie e percezioni, soprattutto se gli stessi testi descrivono nel dettaglio le emozioni più recondite poggiate tra pelle e labbra.

Segue una rassegna di dieci canzoni sensuali, selezionate dal panorama della musica rock, pop e leggera.

Canzoni sensuali. Top dieci

1. I Touch Myself dei Divinyls

«I love myself, I want you to love me. When I feel down, I want you above me. I search myself, I want you to find me. I forget myself, I want you to remind me. I don’t want anybody else. When I think about you, I touch myself».

Autentico inno al piacere e all’erotismo, questo sensuale testo del 1990 dei Divinyls porta la mente ad abbandonarsi alle più calde fantasie. Il corpo è musa ispiratrice dell’erotismo e in questo brano il senso si palesa senza veli.

2. Closer dei Nine Inch Nails

«You let me violate you, you let me desecrate you. You let me penetrate you, you let me complicate you… I want to fuck you like an animal. I want to feel you from the inside… Help me tear down my reason, help me it’s your sex I can smell… I drink the honey inside your hive…».

Puro erotismo, fuoco e piacere. Questo testo del 1994 dei Nine Inch Nails, dal ritmo ipnotico ed incalzante, esprime sesso al massimo livello. Forte e spregiudicato, più che semplicemente ammiccante, viola qualsiasi candore e induce a pensieri rudi e lontani dal mero romanticismo. Tutto ciò si percepisce particolarmente in alcune strofe riportate, in cui non c’è spazio per delicatezza, pudicizia e lenzuola di seta. L’istinto feroce predomina, seppur infine attutito dalla metafora del “miele dentro l’alveare”. Immagine pazzesca e delicata insieme di una pratica tra le più simboliche nel panorama dell’erotismo.

3. Whole Lotta Love dei Led Zeppelin

«A-way down inside. A-way honey you need it… Shake for me girl. I wanna be your backdoor man. Oh. Cool, my baby. A-keep it cooling baby».

Meno esplicito di Closer ma fortemente allusivo, il brano del 1969 del famoso gruppo rock suggerisce nell’intero testo il desiderio carnale e sensuale del rapporto d’amore. Ancora una volta una palese incitazione al sesso, suggerita da note feline e parole taglienti, il tutto condito da un’anima hard rock che ne amplifica il senso: “Diamoci dentro. Ne hai bisogno. Agitati per me”.

4. Let’s get it on di Marvin Gaye

«Gonna get it on. Threatenin’ you, baby. I wanna get it on, you don’t have to worry that it’s wrong. If the spirit moves you let me groove you good, let your love come down, oh, get it on, come on, baby. Do you know the meaning? I’ve been sanctified. Girl, you give me good feelings, so good. Nothing wrong with love if you want to love me, just let yourself go. Oh, baby, let’s get it on».

Nel 1973 Marvin Gaye ipnotizzava udito e cuore con la sua voce calda e vellutata, interpretando un testo sensuale e delicato insieme. Un’incitazione all’abbandono, a lasciarsi andare all’amore, dimenticando ogni inibizione. Perché se è amore puro, la carne diviene spirito e non può esserci mai errore. Le anime si fondono e la pelle reclama desiderio.

5. Tonight’s the Night (Gonna Be Alright) di Rod Stewart

«Oh baby, don’t you hesitate ‘cause tonight’s the night. It’s gonna be alright ‘cause I love you girl. Ain’t nobody gonna stop us now. Come on angel, my heart’s on fire. Don’t deny your man’s desire. You’d be a fool to stop this tide. Spread your wings and let me come inside».

Musica e parole vibranti e seducenti. Questo testo del 1976 di Rod Stewart non lascia spazio a compromessi e fraintendimenti. Il desiderio di perdersi in una notte di passione è ancora una volta palese. E la notte è quella giusta per assecondare il desiderio, devastante come il mare in tempesta. Ma la sfrontatezza cede infine il passo alla dolcezza, dettata dall’amore, usando per la donna amata la metafora dell’angelo e paragonando il suo “sud” alle ali che incita ad aprire!

Canzoni sensuali. La rassegna continua…

6. You can leave your hat on di Joe Cocker

«Baby take off your coat, real slow. Take off your shoes. I’ll take off your shoes. Baby, take off your dress. Yes, yes, yes. You can leave your hat on».

Lo storico testo di Randy Newman scritto nel 1972 fu reinterpretato nel 1986 da Joe Cocker come colonna sonora della storica pellicola 9 settimane e mezzo. Le note sensuali e le calde parole accompagnano nel film lo spogliarello di Kim Basinger, accarezzando i desideri più reconditi di ascoltatori e telespettatori. L’invito a spogliarsi, a togliere tutto tranne il cappello, è maledettamente seducente.

7. Je t’aime… moi non plus di Serge Gainsbourg e Jane Birkin

«Oh mon amour. Tu es la vague, moi l’ȋle nue. Tu vas, tu vas et tu viens entre mes reins. Et je te rejoins… Je vais et je viens. Je me retiens. Non, maintenant viens».

Ancora un esplicito riferimento alla fusione di pelle e respiri, di passione e desiderio, descritti nel testo del 1969 di Serge Gainsbourg e Jane Birkin. Se le parole non pongono schermi e veli, la musica, soave e dolce come una caramella, inebria i sensi dalle prime note. Magnifiche le metafore dei corpi che si amano e si prendono, paragonati all’onda del mare e all’isola nuda che bagna e travolge.

8. Crazy in love di Beyoncé

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«Your love’s got me lookin so crazy right now. Got me lookin so crazy right now your touch’s… Lookin so crazy your love’s got me lookin. Got me lookin so crazy in love».

Languore e sensualità nelle note e nelle parole del testo interpretato da Beyoncé nel 2003. Ma ancor più coinvolgente e calda è la versione recente del 2014, colonna sonora del film Cinquanta sfumature di Grigio. Ad ogni nota un sussulto e vibrazioni eccitate dal senso del brano, in cui si afferma l’abbandono totale al tocco e all’amore del partner. Un abbandono che diventa euforia, senza possibilità alcuna di resistenza.

9. The Chamber di Lenny Kravitz

«I gave you all the love I had. And I almost gave you one more chance. Then you put one in the chamber and shot my heart of glass. This time will be the last».

Seduzione allo stato puro nella voce di Lenny Kravitz, che interpreta in un videoclip sexy e bollente questo testo del 2014. La camera è protagonista, testimone di un amore colpito e sciupato. Ritmo sensuale a suon di desiderio e sfrontatezza.

10. Fuoco nel fuoco di Eros Ramazzotti

«Vorrei morire sulle labbra rosse che hai. Vorrei sentire i tuoi seni accendersi poi, come due piccoli vulcani sentirli sotto le mie mani, e scivolare poi sul pendio quello dolce che hai… è un incontro d’anime… Ѐ un’emozione diretta se vuoi, ma non sarà infinita perché siamo fuoco nel fuoco, ormai bruciamo in fretta noi…».

Si conclude la rassegna di canzoni sensuali con un testo italiano del 2000 di Eros Ramazzotti. Tra metafore ed allusioni, muovendosi su una melodia dolce ed accattivante, si legge in questo brano un trionfo di sensualità ed erotismo. Corpi che si scivolano l’un sull’altro, il profondo “sud” paragonato a un dolce pendio e i seni a due arroventati vulcani. Tutto lascia immaginare una passione travolgente, che si consuma rapidamente bruciando come fuoco.

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A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

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