CVLT-HELLRAISERS di Salmo e Noyz Narcos: recensione

CVLT-HELLRAISERS di Salmo e Noyz Narcos: recensione

Il 17 maggio di quest’anno il due di rapper formato da Salmo e Noyz Narcos ha pubblicato la versione deluxe dell’album “CVLT“, che ha visto aggiungersi cinque nuove tracce e tre featuring, che hanno arricchito ancora di più il prodotto.

Ecco la recensione di “CVLT-HELLRAISERS”, di Salmo e Noyz Narcos.

La notizia di una collaborazione tra il rapper sardo e quello romano era già nell’aria, e i due avevano già dato dimostrazione dell’alchimia che c’è tra loro regalando alle proprie fanbase pezzi divenuti iconici come “Rob Zombie”, contenuto in “Midnite” di Salmo, “ Mic Check” contenuto in “Enemy” di Narcos. “CVLT” e, soprattutto, “CVLTHELLRAISERS” di Salmo e Noyz Narcos hanno dato consolidato ancora di più la forza del duo.

L’annuncio del progetto è avvenuto in grande stile, con la regia di un corto da parte del regista Dario Argento, in collaborazione con i due artisti. Il corto anticipa quelle che sono poi state effettivamente le atmosfere presenti nel disco: uno scenario horror, violento e aggressivo, per un prodotto che in breve tempo è diventato una pietra miliare del rap italiano. Il primo brano ad essere stato spoilerato dalla coppia è stato “Respira”, in collaborazione con un altro colosso del rap italiano, Marracash. I tre hanno eseguito per la prima volta il loro potentissimo banger all’evento rap dell’anno, il Marrageddon, nella data di Milano.

La versione originale del disco è stata un successo, riuscendo a raggiungere il disco d’oro nel giro di una settimana e in poco tempo a ottenere il disco di platino. L’album è molto crudo, con tantissime citazioni al mondo cinematografico e letterario, che confermano la volontà di creare un prodotto artistico di spessore, rafforzando l’idea di “culto”. “CVLT-HELLRAISERS” di Salmo e Noyz Narcos ha riscontrato, nel breve periodo, un successo equiparabile a quello della prima versione, con l’aggiunta di collaborazioni importanti, che hanno aumentato il valore del progetto.

Alla popolarità della prima versione del disco hanno contribuito, oltre il già citato Marracash, artisti del calibro di Kid Yugi, Coez e Frah Quintale. Il primo ha sfoggiato tutta la sua cultura cinematografica e la sua tecnica con la sua strofa nella title-track del disco, mentre il duo indie ha collaborato alla realizzazione di “My Love Song 2”, la seconda parte del famosissimo pezzo di Noyz. “CVLT-HELLRAISERS”, oltre al ritorno di Salmo e Noyz Narcos sul progetto, ha visto la partecipazione di altri tre ospiti di eccellenza, come Lazza in “Hotline”, Guè in “Rap Money” e Gemitaiz in “Non Mi Passa”.

Oltre le collaborazioni sono da segnalare brani come “Anthem”, “Croci e Cristi”, “La Fine” e “L’Odio”. Il primo è un grande omaggio alla carriera dei due artisti: la base è composta da un mashup dei beat di alcuni dei rispettivi classici, dove l’uno rappa sulla base dell’altro. “Croci e Cristi” si segnala, oltre che per essere un pezzo di puro rap hardcore con influenze detroit, per essere una ripresa da parte di Salmo del dissing della scorsa estate che c’è stato tra lui e il rapper napoletano Luché. “La Fine”, non a caso la conclusione del disco, è il brano più profondo del lavoro, dove i rapper riflettono su di loro, sulla loro vita e sul loro viaggio nella loro carriera musicale. “L’Odio”, quinto brano della deluxe, è una riflessione sul sentimento.

Questi brani dimostrano come “CVLT-HELLRAISERS” di Salmo e Noyz Narcos è un lavoro articolato e potente, che punta a colpire l’ascoltatore come un pugno nello stomaco, ed è destinato a diventare uno dei capisaldi della musica rap italiana. In un mondo in cui gli artisti hanno paura di osare e sperimentare, in cui le majors la fanno da padroni, “CVLT-HELLRAISERS” di Salmo e Noyz Narcos è un progetto che ambisce ad essere vero e compatto.

Fonte immagine: Spotify

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