Džanum è uno dei brani più virali di Teya Dora, Teodora Pavlovka. Un brano di disperazione pubblicato a marzo 2023 che continua ad essere fra i suoni più utilizzati soprattutto sulla piattaforma di Tik tok. Teya Dora è una cantautrice serba che ha conquistato tutti con le sue colonne sonore. È nata a Bor, in Serbia, ed ha studiato a Boston, seguendo anche alcuni corsi di Charlie Puth. Ha avuto successo con il suo primo brano Da na meni je (2019), fino alla composizione delle colonne sonore per la serie tv serba Južni vetar. Il successo l’ha portata nel 2024 a rappresentare la Serbia agli Eurovision con il brano “Ramonda“, un’esibizione accompagnata da una scenografia pazzesca.
Džanum di Teya Dora: recensione
Džanum di Teya Dora è un brano che urla il desiderio di guarigione e l’isolamento nel dolore. La realizzazione che nessuno può capire il dolore che si prova è struggente ed alimenta la sensazione di solitudine. La prima strofa rende il messaggio che nessuno vuole e nessuno può guarire le sue ferite, le quali sono, oramai, un dolore insopportabile. Possiamo, quindi, dedurre che chi sta soffrendo nel brano è qualcuno debole, che magari soffre da già molto tempo ed ha esaurito le forze.
Niko neće džanum
Ni za živu glavu
Da mi leči ranu
Niko neće džanum
Nessuno vuole, tesoro,
nemmeno se da questo dipendesse la sua vita,
aiutarmi a guarire le mie ferite…
nessuno vuole farlo, tesoro.
Quando scrive «
Niko neće džanum», ossia «
nessuno chiamerà il guaritore» fa riferimento ad un
guaritore tradizionale, uno
sciamano che fa terapie magico-religiose, l’unico che potrebbe scacciare i suoi incubi, ma nessuno è disposto a chiamarlo.
Inizia a fare riferimenti al tempo, in particolare la sera che appare il momento peggiore della giornata perché arrivano gli incubi: «Moje more, moje more», è quello che ripete il ritornello, «il mio mare», perché il mare?
Il mare rappresenta esattamente il tormento interiore accompagnato da mattine e sere piene di dolore. C’è rassegnazione nel testo, la sofferenza è ormai abitudine e la speranza di un cambiamento è lontana.
Ni do zadnjeg leta, ni do kraja sveta
Sudbina je moja kleta
Moje more, moje more
Moje more
Che sia l’ultimo volo, che sia la fine del mondo,
il destino è la mia maledizione.
i miei incubi, i miei incubi
i miei incubi
Džanum: significato generale
Džanum di Teya Dora non è sicuramente un brano da dedicare, è molto intimo e personale. Non è pieno di parole, sono poche strofe ma davvero molto incisive, accompagnate da un sound che porta in un’altra dimensione. Non è facile ammettere che non si ha una persona a cui affidare il proprio dolore e non è facile ammettere che niente si risolverà così per caso.
Le ferite, se non guarite, daranno sempre problemi ed anche se le mattine potranno sembrare più luminose, la peggior condanna sarà la sera e non trovare pace su un cuscino.
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