Il grande successo del film Beetlejuice e del suo sequel di quest’anno hanno portato chiunque a conoscere la storia e i personaggi, ma in quanti sanno che esiste anche un musical del tanto amato film di Tim Burton? Il musical di Beetlejuice racconta la storia già conosciuta dell’omonimo film del 1988, accompagnandola con musica e coreografie.
Il musical
L’idea di un adattamento musicale di Beetlejuice nasce nel 2016, quando comincia, con il supporto di Warner Bros, il lavoro di Eddie Perfect, Scott Brown e Anthony King. Arriva a Broadway nel 2019, con protagonisti di personaggi già molto conosciuti come Alex Brightman e Sophie Anne Caruso, famosa anche per aver recitato nel film L’accademia del bene del male. Il musical ha ricevuto diverse candidature a premi prestigiosi, in particolare molte per i Tony Awards, con la vittoria della protagonista Sophie Anne Caruso del premio Theater World Award per la sua eccezionale performance a New York. La trama è esattamente la stessa del film omonimo, ma il musical si sofferma maggiormente su alcuni argomenti più complessi, e in particolare sul personaggio di Lydia Deetz, una ragazza che può vedere i fantasmi.
Le canzoni più belle
Prologue: Invisible
Invisible è la prima canzone del musical, che accompagna la prima scena, quella del funerale della madre di Lydia. È un prologo che affronta il tema del dolore e dell’invisibilità, sia delle emozioni che del personaggio di Lydia stessa, agli occhi del padre e degli altri adulti. La ragazzina vede come il mondo va avanti dopo la morte di sua madre, mentre lei non riesce, sentendosi ignorata e incompresa da tutti. Alla fine della canzone compare Beetlejuice, il demone co-protagonista del musical, che rompe l’atmosfera di tristezza e sofferenza con il suo umorismo e la sua ironia, delineando, sin dall’inizio, lo stile di tutto il musical.
The Whole Being Dead Thing
La seconda canzone del musical è The Whole Being Dead Thing, in cui Beetlejuice rompe la quarta parete, spiegando al pubblico la sua storia e le regole del mondo dei morti. Lui è invisibile a tutti gli esseri umani, a meno che qualcuno non pronunci il suo nome tre volte, e racconta di come metterà in scena il suo piano per poter ottenere ciò che vuole. Da questa canzone si capisce subito il carattere ironico e divertente dello spettacolo, che potrebbe essere quasi un meta-musical con il demone che interagisce col pubblico. Nel 2019, ai Tony Awards il cast si è esibito con questa canzone cambiando le parole in occasione dell’evento, in cui Alex Brightman si è anche divertito cantando in mezzo al pubblico, calandosi completamente nel personaggio di Beetlejuice.
Dead Mom
La terza canzone da ascoltare assolutamente, molto importante per la trama e i temi, è Dead Mom, la canzone in cui Lydia si rivolge direttamente alla propria madre, sfogandosi e affermando che non riesce più a sopportare l’essere invisibile e a soffrire in silenzio. Il padre ignora le sue stesse emozioni e ciò che è accaduto, cercando solamente di dimenticare e sopprimere tutto, sostituendo la madre con una nuova fidanzata, cosa che fa arrabbiare Lydia e la porta ad odiarlo. È una vera e propria dedica d’amore alla madre, di cui sente moltissimo la mancanza e che considerava l’unica persona a cui importava veramente di lei.
Il musical Beetlejuice ha vinto numerosissimi premi per il suo design, per la produzione e per le performance, al di fuori delle molteplici lodi da critici e dal pubblico in generale. Se si va oltre la superficie della commedia divertente e ironica, ci si rende conto che è una bellissima storia sull’amore, la famiglia e il cercare di superare un lutto.
Fonte immagine: Beetlejuice The Musical | Official Tour Website