Frances P., intervista ad una giovanissima musicista sarda col blues nel sangue

Intervista a Frances P., giovanissima musicista sarda col blues nel sangue

Intervista a Frances P., giovane musicista: dalla Sardegna ai sogni, da dietro le quinte fino al palcoscenico.

Frances P. è un nuovo fresco germoglio di musica, sgorgato dalla realtà di un’isola misteriosa e misterica. Frances P. viene dalla Sardegna, il suo ep d’esordio, “No Regrets” è composto da quattro canzoni per voce e chitarra ed è semplice e istintivo come lei, una ragazza giovanissima che ha come stelle polari Ed Sheeran, Stevie Wonder e Paolo Nutini. Un po’ r’n’b, decisamente blues, questa ragazza farà sicuramente parlare molto di sé. Entriamo nel mondo di Frances P., dando la parola direttamente a lei e alla sua musica.

Ciao Francesca. Grazie per la disponibilità. Innanzitutto, chi è Frances P.? Da brava amante dei Nirvana, il tuo nome mi fa pensare alla canzone “Frances Farmer Will have her revenge on Seattle”.
Frances P. è un nomignolo che mi diede mia sorella quando iniziai a far sentire le mie canzoni alla famiglia. A dire il vero inizialmente era “Francis” ma poi il mio migliore amico proprio per quella canzone mi consigliò di mettere la “e” al posto della “i” ! Chi è Frances P. deve ancora scoprirlo appieno la stessa Frances! Sono una persona molto semplice e questa semplicità la porto anche nella mia musica, non sono una che usa paroloni o fa cose spaziali con la voce. Nei miei testi scrivo come vanno le cose e con la voce esprimo come mi sento, mi sfogo e quando mi esibisco lo racconto agli altri.

Come hai capito di voler fare la musicista?
Mi è sempre piaciuto il mondo della musica ma preferivo sempre stare dietro le quinte, non amavo mettermi in mostra perché è sempre stata una cosa molto personale. Dopo aver visto la reazione degli altri riguardo la mia voce e le mie canzoni sono rimasta spiazzata, non avrei mai creduto che sarei potuta piacere o che potessi essere “brava”, ma ciò mi ha fatto pensare che forse non era solo una pazzia o un qualcosa da sognare la notte, bensì una possibilità.

Il tuo album come è nato? Quali sono le tue influenze maggiori?
Le canzoni contenute nell’ep appartengono tutte a periodi diversi della mia vita, alcune canzoni son state scritte qualche anno fa, altre nel 2018, ho voluto racchiudere quelle in cui credo di più in questo cd. Sicuramente la canzone scatenante è stata “No regrets like mama”, la prima composta. Questa canzone mi ha fatto davvero credere che io ce la potessi fare, mi ha fatto credere nelle mie capacità; è sicuramente la mia preferita. Le influenze maggiori son date da Paolo Nutini e Stevie Wonder, i quali sono stati fondamentali per il primo brano, e Ed Sheeran.

Parlaci della situazione culturale e musicale in Sardegna.
La Sardegna è ricca di cultura e musica, purtroppo le possibilità per chi vuole sfondare nel mondo musicale non son troppe. Ogni cosa della mia terra mi aiuta a trovare ispirazione, fra tradizioni e paesaggi. Spesso quando compongo penso alla musica folk sarda, alle armonie ma soprattutto all’energia. Una tradizione che sento molto vicina e che mi scalda il cuore ogni volta che ci penso è la corsa di San Salvatore: i maschi del mio paese, Cabras, corrono dal nostro paese al villaggio di San Salvatore e il giorno dopo viceversa; l’atmosfera è unica, l’attesa dell’arrivo, la tensione, la speranza che i tuoi cari ce la facciano. Tutti gli abitanti del mio paese passano le due giornate, se non le settimane del periodo di festa e novena, riuniti assieme nei canti e nei balli tipici sardi. Si tratta di un momento molto speciale e spirituale, mi son sentita di parlare di questo perché per me è un trionfo dell’amore e della cultura, un momento in cui vedo solo persone che si amano e si stanno vicine. Mi piace spesso presentare la Sardegna con questa tradizione.

Progetti per il futuro?
Per quanto riguarda i progetti futuri, mi sto cimentando nello scrivere in italiano e scoprirmi un po’ di più, sto lavorando a nuove canzoni e devo dire che mi sta piacendo parecchio. Per ora però ci tengo a cavalcare per bene l’onda di “No Regrets”.

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A proposito di Monica Acito

Monica Acito nasce il 3 giugno del 1993 in provincia di Salerno e inizia a scrivere sin dalle elementari per sopravvivere ad un Cilento selvatico e contraddittorio. Si diploma al liceo classico “Parmenide” di Vallo della Lucania e inizia a pubblicare in varie antologie di racconti e a collaborare con giornali cartacei ed online. Si laurea in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli e si iscrive alla magistrale in Filologia Moderna. Malata di letteratura in tutte le sue forme e ossessionata da Gabriel Garcia Marquez , ama vagabondare in giro per il mondo alla ricerca di quel racconto che non è ancora stato scritto.

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