L’esordio discografico di Serena De Bari | Intervista

L'esordio discografico di Serena De Bari | Intervista

Serena De Bari, la giovane cantautrice di Molfetta che ha partecipato alla sedicesima edizione di Amici nel 2017, ha rilasciato il 2 Novembre 2018 “Serena de Bari” (On the set/ Artist First), il suo omonimo album d’esordio. Curato nella parte musicale dagli arrangiamenti di Simone Summa e Franco Muggeo, il disco si compone di nove tracce e si presenta con sonorità molto moderne: spazia dalle sonorità elettroniche come in Urlo sul mondo a quelle dance di Diamante Nero, passando per quelle reggaeton de L’odore nell’aria e quelle più distese di Un sogno sbagliato. La voce di Serena si mostra potente e sicura, in un album che esprime tutto il suo entusiasmo e il suo trasporto emotivo giovanile. Un ottimo biglietto da visita per una cantante che ha tanta voglia di fare musica. A pochi mesi dell’uscita del disco, abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con lei sul suo disco e sui suoi trascorsi ad Amici.

Serena De Bari, intervista

Come ti sei avvicinata alla Musica?

La passione per la musica è nata spontaneamente, ero molto piccola e praticavo laparrocchia. La musica mi ha scelta e io ho scelto lei.

Che lavoro c’è dietro la creazione dell’album?

C’è dietro un lavoro immenso. Anche se a raccontarlo non si possono vedere i momenti difficili o felici che personalmente ho passato, sono molto fiera di aver prodotto qualcosa che mi ha reso più sicura delle mie potenzialità e sono felice di poter trasmettere qualcosa al pubblico.

Cosa hai imparato dalla tua esperienza ad Amici?

Che la vita è fatta di alti e bassi, che oggi può sembrarti tutto meraviglioso e domani un po’ meno però la grande soddisfazione del tuo lavoro può essere solo ripagata da chi ti ascolta.

Molti hanno un’opinione decisamente negativa dei talent show, li considerano soltanto un business che fagocita i giovani artisti, che li droga di falso successo per poi abbandonarli nel dimenticatoio per lasciare spazio ad altri artisti che verranno a loro volta coinvolti in questo circolo vizioso. Tu che li hai vissuti dall’interno, cosa mi puoi dire a riguardo?

Dipende dai punti di vista, che tu sia inizialmente accecata dalla benevolenza del pubblico è vero, perché nel momento in cui non si verifica un percorso con delle fondamenta forti, puoi limitarti a godere di quel breve momento di gloria che ti è stato dato. Il mio obiettivo non era quello di far soldi ma solo di ricevere aiuto per promuovere la mia arte e di imparare tanto da grandi professionisti. Grazie al cielo ho dei collaboratori che credono in me e cercano ogni giorno di trovare un motivo plausibile per permettermi di ricevere grandi soddisfazioni.

Progetti futuri?

Sicuramente tanta voglia di fare, di propormi e di iniziare nuove avventure. La più certa è quella di organizzare un tour promozionale per il mio album.

Ringraziamo Serena De Bari e Sara Salaorni per la disponibilità.

 

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A proposito di Angelo Baldini

Sono nato a Napoli nel 1996. Credo in poche cose: in Pif, in Isaac Asimov, in Gigione, nella calma e nella pazienza di mia nonna Teresa.

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