L’estetica della musica: che cos’è ed il suo utilizzo nei videogiochi

Estetica della Musica

Il “suono” ci accompagna nella vita di tutti i giorni, ascoltiamo costantemente l’intensificarsi e l’allontanarsi di rumori, che siano i nostri passi o una melodia; tutto è, in qualche modo, legato ad una cosiddetta estetica della musica.
Con questo comprendiamo come effettivamente il suono possa assumere numerose posizioni rappresentative, suono e immagine sono complementari, intimamente collegati e capaci entrambi di sollecitare riscontri emotivi di ogni tipo nell’animo delle persone.

Estetica della musica, una storia profonda e senza tempo

Le pratiche dello sciamanesimo, ad esempio, si servono di questa corrispondenza suono-immagine per delle vere e proprie trasformazioni simboliche. Durante i riti, il richiamo sonoro acquisisce un valore simbolico evocando significati spirituali che accompagnano la pratica. Dunque il suono oltre ad accompagnare le arti visive ne fornisce talvolta una rielaborazione, l’immagine viene, sì accompagnata, ma se ne fornisce anche una completa rilettura, viene modificata, cambia quello che si cerca di raccontare.
Il suono e la musicalità sono un’arte essenziale per esprimere significati oltre quelli che possiamo solo vedere.

L’ estetica della musica nei videogames

Estetica della Musica
Immagine tratta dal videogioco Genshin Impact, fonte Genshin Hoyoverse.

Oggi, il connubio perfetto tra musica e arti visive si può riconoscere soprattutto nei videogiochi, chi ha più familiarità capirà subito come le colonne sonore guidino, dirigano e accompagnino tutte le nostre scene preferite, è impensabile poter giocare un videogioco senza musica (a meno che non si tratti di una scelta stilistica). 

Un esempio doveroso lo possiamo trovare in “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”: la musica ci racconta una storia, il piano, il sintetizzatore di voce umana, le tromba e il flauto con percussioni leggere rendono l’atmosfera magica. Non è tutto lasciato al caso, in questo contesto vengono usati soprattutto accordi di settima minore, categoria frequentemente usata per i giochi fantasy, con l’esatto scopo di creare un effetto fantastico.                                    
La camera ruota sul panorama che si apre davanti a noi, come fa la musica che diminuisce e svanisce. La nostra esperienza sarebbe completamente diversa se si presentasse senza musica. Con “musica”, nella scena, si intendono anche il rumore dei passi, del vento, degli uccelli, senza, ci sarebbe staticità e mancherebbe un motivo.

Una forma d’arte indipendente

Il suono non si ferma solo ad una funzione di arricchimento delle arti,  è una forma in sé vera e propria, ha una propria dinamica e come tutte le arti ha delle caratteristiche che la distinguono, è un indicatore di motivo che ci accompagna sempre, per questo riempie di senso, ci confonde, crea tensione, fornisce significati.

Oltre l’accompagnamento la possibilità che ci viene data dalla musica è quella di esplorare le nostre esigenze espressive su un altro piano.
La musica è insostituibile e indispensabile perché finisce per raccontarci emozionalmente dei concetti inesprimibili, tocca un altro piano, nascosto, e lo narra, è meno scontato di quanto si pensi perché noi siamo effettivamente abituati ad ascoltare suoni per tutto il tempo.

Fonte Immagini: Nintendo / Hoyoverse

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