A due anni di distanza dall’uscita dell’album dei record “Sirio”, Lazza ha pubblicato il suo nuovo progetto. Vediamo la recensione di “Locura” di Lazza.
Il successo di Lazza
Negli ultimi anni Jacopo Lazzarini, meglio conosciuto dal pubblico come Lazza, ha toccato delle vette altissime per quanto riguarda il mondo del rap italiano. Il suo lavoro precedente, risalente a ormai due anni fa, ha infranto qualsiasi record possibile e immaginabile, fino ad arrivare a un passo dalla conquista del disco di diamante, un traguardo mai raggiunto in epoca FIMI da nessun album rap mai uscito nel nostro Paese. Ma parlare di “Sirio” non basta per spiegare il grandissimo successo del rapper: “Cenere”, il brano portato dallo stesso al Festival di Sanremo del 2023, è anch’esso a un passo dal diamante, e da due anni a questa parte qualsiasi collaborazione o progetto lo veda coinvolto raggiunge immediatamente una grandissima popolarità. Quando si arriva così in alto le aspettative sono di riflesso elevatissime, ed è quindi scontato dire che “Locura” di Lazza fosse forse il progetto discografico più atteso dell’anno in Italia.
L’annuncio di Locura
La lavorazione di “Locura” era nell’aria da tempo, per via anche di vari spoiler di Lazza postati nelle sue storie Instagram, alcuni dei quali sono stati spesso eseguiti nelle esibizioni live dell’artista. La svolta è venuta però il 5 settembre di quest’anno, quando con un concerto davanti allo stadio di San Siro, accompagnato da un’orchestra e dalla console di Drillionaire, Lazza ha eseguito sette brani inediti inclusi nel disco, per poi annunciarne l’uscita il 20 settembre.
L’analisi di Locura
Dai post Instagram e dalle dichiarazioni del cantante nei giorni antecedenti all’uscita del disco era chiara una cosa: “Locura” è uno sfogo di Lazza contro il lato oscuro della fama. La stessa scelta del titolo non è casuale, poiché “locura” è il termine spagnolo che indica la “follia”, vista dal rapper come conseguenza del raggiungimento di un successo così grande. Si prospettava un disco che ci raccontasse i disagi e la rabbia di Lazza, e le aspettative sono state rispettate.
“Locura” di Lazza è un sapiente mix di banger rap, genere di brani che l’artista non ha mai nascosto di amare eseguire, e brani più profondi che scavano nel suo animo, che ci raccontano dei suoi tormenti e dei suoi momenti bui derivati dalla pressione e dai ritmi del successo. Alla prima categoria appartengono senza dubbio canzoni come “Hot”, uno dei pezzi più attesi in assoluto del disco e presentato spesso dal rapper nei suoi concerti, “Verdi nei Viola”, “Casanova” featuring Artie 5ive e “Ghetto Superstar” in coppia con Ghali.
I brani più profondi di “Locura” di Lazza sono invece “Fentanyl”, frutto della collaborazione con Sfera Ebbasta, “Giorno da Cani”, “Mezze Verità” insieme a Kid Yugi, “Giorno da Cani”, “Dolcevita” e ovviamente “100 Messaggi”, brano eseguito per la prima volta al Festival di Sanremo del 2024, dove Lazza si è presentato come ospite.
Da apprezzare la scelta di Lazza di non tentare di fare di “Locura” un “Sirio 2.0”. È un progetto diverso, con un proprio concept portato avanti dall’inizio alla fine e che dimostra la maturazione umana e artistica compiuta dal rapper nel corso di questi due anni. È un disco che dimostra la grande conoscenza da parte del cantante della musica, oltre che la dimostrazione che, prima delle logiche di mercato e le attese dei fan, viene la propria visione artistica. È un disco questo che non sente la pressione del suo predecessore, con cui Lazza si racconta in tutte le sue sfumature.
Fonte immagine: Spotify
Locura di Lazza: recensione dell’album