Il 7 marzo 2025 è uscita Manchi un po’ dei Novaffair, la nuova canzone della band alternative rock originaria della provincia di Napoli. Il brano appartiene all’etichetta Accannone Records, con la quale i Novaffair, di cui fanno parte Livio Arenella (voce e chitarra), Pierluigi Patitucci (basso e cori), Marco Penza (chitarra e cori) e Mariano Penza (batteria), collaborano ormai dal 2021. Il testo affronta i temi delicati della mancanza e del distacco, sia fisico che emotivo, che accompagnano la fine di qualsiasi rapporto e che spesso ci fanno attraversare periodi altalenanti, tra malinconia e picchi di energia. Per saperne di più sul lavoro che si nasconde dietro la produzione di questo pezzo, abbiamo intervistato direttamente i Novaffair.
Di seguito l’intervista alla band
Manchi un po’ è il titolo della vostra nuova canzone, uscita il 7 marzo. Il tema principale è la mancanza, che sembra quasi sfociare in ossessione: cosa vi ha spinto a trattare questo lato più negativo dell’amore?
Il distacco è una probabilità molto concreta all’interno di qualunque relazione, non solo strettamente amorosa e non necessariamente dovuto a cause “negative”, spesso semplicemente “va così”.
La mancanza è una fase del processo di metabolizzazione e può portare a sfumature emotive diverse: dolore profondo, nostalgia, serena rassegnazione e consapevolezza. Tutto sommato ci sembra un punto di vista normale e quasi positivo.
Il brano rispecchia a pieno il vostro genere inconfondibile, quello del rock alternativo: avete sempre ascoltato musica di questo tipo o vi siete avvicinati al genere in un momento specifico?
Da sempre e inconsapevolmente.
Ci siamo formati musicalmente in un periodo dove l’alternative era normalità e lo si ascoltava in radio, in TV ed i concerti erano all’ordine del giorno, dai piccolissimi club ai palazzetti.
Il video musicale inizia e finisce nello stesso modo: il protagonista seduto da solo in una stanza, immerso nei suoi pensieri. Le scene che ci mostrano la coppia nel corso del video, quindi, rappresentano i suoi ricordi?
Sì. Ricordi rivissuti con diverse emozioni dettate dal brano. Nostalgia, rabbia e serena rassegnazione. Accetta e reagisce agli eventi. Non ha più senso questo suo tergiversare (cit).
Una delle cose che rimane più impressa del videoclip è l’alternanza dei colori delle luci, tra cui rosso, blu e giallo. La scelta di questi colori è stata casuale oppure ognuno rappresenta qualcosa, come, per esempio, un’emozione diversa?
Una scelta in linea con il concept del disco e del brano.
Il rosso è amore ed energia, il blu è calma ma anche depressione, il giallo rappresenta energia e speranza.
Manchi un po’ anticipa l’uscita del vostro nuovo album, atteso il 21 marzo, che prende il nome di Cromìa: potete già dirci come mai avete scelto di intitolarlo in questo modo?
I colori hanno un impatto non solo visivo ma anche narrativo. Le emozioni sono spesso difficili da raccontare e, come i colori, se mischiate tra loro prendono tantissime sfumature ed intensità, fino a diventare altro.
I colori dominanti del disco sono rosso, blu ed un po’ di giallo.
Energia e tristezza che insieme, se ben amalgamate portano al viola, il colore della creatività.
Tutto sommato crediamo sempre in un epilogo positivo nonostante percorsi difficili.
Dipende da noi.
Manchi un po’ dei Novaffair, in conclusione
Con la loro nuova canzone, nonché quinto estratto del prossimo album, quindi, i Novaffair ci aiutano a capire l’importanza di imparare a navigare tra le emozioni che, dopo la chiusura di un rapporto, potrebbero sembrarci troppo da gestire. Infatti, ascoltare e metabolizzare i nostri sentimenti, negativi o positivi che siano, è il primo passo verso il raggiungimento di equilibrio e serenità.
Fonte immagine e video: Spotify, YouTube