Giovanissima Matilde G che sfiora il grande palco di Sanremo con un singolo dal titolo “Lasciami qui”. Due release in rotazione radiofonica – il singolo appena citato e “Più ti vivo”, entrambi ricchi di video ufficiali in rete – doppia pubblicazione per la cantante ormai di stanza a Singapore ma italiana a tutti gli effetti… ed è proprio in Italia che “torna” con questi due singoli prodotto dentro un’asse collaborativo firmato dalla sua label svedese The Kennel AB e la label italiana A&A Recordings. E la nostra non si lascia andare mai a facili soluzioni estetici ne tantomeno ad una forma canzone fin troppo “indie” ma sbandiera al pubblico un pop maturo e grandemente prodotto. E poi l’amore: si torna a parlare di questo nobile sentimento, si torna a parlare delle sofferenze come anche delle conquiste e delle sue tante rivoluzioni. Freschezza e maturità dentro un unico profilo d’artista.
Il pop impera dentro le tue righe musicali. E in questi due nuovi singoli decisamente tanto. Per te cos’è il pop?
Sono cresciuta ascoltando Eros Ramazzi e la Pausini, ma anche le grandi pop star internazionali. Come dice la parola è una musica popolare, che piace un po’ a tutti, facile da memorizzare, vicina alla gente per suoni e contenti. Gli intellettuali a volte ne parlano
E vista la tua proiezione esterofila, hai mai pensato di contaminarti anche di tanti altri suoni del mondo?
Assolutamente! Mi sto leggermente contaminando con il k-pop e In futuro spero di acquisire dei suoni latinoamericani. Il tutto rimanendo in un stile pop che strizza l’occhio al mercato americano
Sanremo Giovani: hai sfiorato quel palco… cosa si prova ma soprattutto in che modo senti che abbia condizionato il tuo futuro?
Felice di essere stata scelta tra i 46 giovani chiamati a fare l’audizione live di fronte ad Amadeus e alla sua commissione. Sono contenta della performance che ho fatto, ma probabilmente i fattori che hanno portato alla selezione dei partecipanti sono stati molteplici. Mi è un po’ dispiaciuto che i vincitori che vedremo sul palco dell’Ariston siano stati tutti e tre maschi e legati alla stessa major label. Per quanto mi riguarda non credo che riproverò questa strada per il momento, fatta di cambiamenti di regolamenti e logiche che non comprendo.
Con questa doppia release sei tornata all’italiano… una manovra strategica per il nostro mercato, per Sanremo… o romantico bisogno di tornare a casa?
Esigenza artistica e personale di riscoprire le mie radici italiane da portare orgogliosamente nel mio percorso all’estero
Oggi Matilde G sta toccando quale altro gradino? Sfiorato Sanremo, ci riproverai ancora?
La mia etichetta non ha in mente altri progetti per il mercato italiano al momento. Ci sono scalinate di gradini che voglio percorrere, uno ad uno ma di corsa 😀