Gli Indubstry nascono nel 2010 dall’unione di Filippo D’Avanzo (voce), Francesco Punziano (chitarre), Giancarlo Aquilonia (Batteria), Domenico Vitolo (tastiere), Alfonso D’Ambrosi (basso). Nello stesso anno fanno il loro esordio nel panorama musicale con l’album Push, imponendosi nella scena reggae italiana e condividendo importanti palcoscenici musicali con artisti del calibro di Manu Chao, 99 Posse e Subsonica. A distanza di 6 anni, gli Indubstry vogliono riconfermarsi con il loro nuovo lavoro: Overcome. Prodotto da SuoniVisioni e distribuito da Audioglobe, il disco è disponibile dal 17 giugno su tutti gli store digitali e dal 24 dello stesso mese in tutti i negozi. Sarà presentato ufficialmente il primo Luglio al Pompei Lab ( Pompei).
Overcome, l’album
Overcome è un pregiatissimo mix di musica reggae ed elettronica. La band campana, distintasi in questi anni per l’abile connubio tra le classiche sonorità reggae e le sonorità dub, trova ora nuova linfa vitale in un sound più maturo e consapevole. L’intento di superarsi e migliorarsi è d’altronde già molto chiaro dal titolo “Overcome”. L’album è composto da undici tracce interamente in lingua inglese ad eccezione dei featuring, Fuoco e Paren e mast, rispettivamente con Luca Persico, O’Zulù dei 99 Posse, e Clementino, artisti campani tra i più rinomati. Il singolo in collaborazione con O’Zulù è inoltre uscito, con relativo videoclip, lo scorso 24 maggio facendo da anticipazione all’intero lavoro.
Collaborazioni simbolo, dunque, del legame inscindibile che lega gli Indubstry alla loro terra. Per quanto il loro progetto abbia una vocazione molto internazionale, la band resta comunque fedele alle origini e alle tradizioni della sua terra. Non vogliono essere una “fabbrica del dub”, ma un veicolo di diffusione di una musica che, partendo dal basso, vuole superare ogni barriera e ogni confine, senza porsi limiti. Degni di nota anche i brani Book of Dub e Realize in Dub, Dub Version dei rispettivi brani Book of Life e Realize, realizzati dal noto music producer e sound engineer Umberto Echo. Dal minore riscontro mediatico ma dallo stesso spessore musicale canzoni come The Evil Empire, War Inna The Yard, Why, Two Kings e My Party. Sono riproposizioni musicalmente innovative di temi molto cari alla musica reggae, come l’eterna denuncia agli abusi dei poteri politici e la celebrazione alla forza dell’amore, unica soluzione ai mali dell’umanità. Valori classici ma dal carattere eterno e intramontabile.
Overcome sancisce così la consacrazione degli Indubstry nella scena reggae italiana, in un movimento ormai in costante crescita nella nostra penisola, sempre più florido e vivace.