Perugia in Jazz: l’Umbria si veste di arte

Perugia in Jazz

Perugia in Jazz! dal 12-21 luglio 2024. L’Umbria si veste di arte, cullata dalla musica di sax, pianoforte, trombe, clarinetti e contrabassi, trasportando i visitatori e gli appassionati in una New Orleans italiana, ritornando agli anni ’20 e ’30, alle calde e lente note jazz, così come a quelle gioiose, intonate, suonate e ballate dai neri del Sud degli Stati Uniti d’America.

E sostando a Perugia sarà impossibile non notare una Perugia in Jazz! In pieno fermento jazz! Un cuore pulsante di amatori, musicisti, cantanti, riuniti in dieci giorni per offrire ai visitatori spettacoli eclettici, entusiasmanti, vibranti delle note di jazz, swing, blues e soul, che consentono agli appassionati, tutti qui confluiti, di respirare la genuina musica intramontabile e magica nata in America quando ancora vigeva la schiavitù nera.

Per l’occasione, diversi palchi decorano la città, e quelle vicine, trasformando l’Umbria in una festa senza fine. Radio Monte Carlo, la radio ufficiale della manifestazione, segue H24 i diversi eventi che si susseguono in terra umbra da mattina a notte.

Esibizioni di solisti, gruppi e persino stelle internazionali attirano un pubblico desideroso di immergersi in un tempo rimasto sospeso ad accarezzare cuore e anima nostalgici di un passato nemmeno mai vissuto personalmente, se non attraverso il cinema, la musica e lo stile di vita di quegli anni. Sì, perché il jazz non è solo musica, ma un modo di vivere, di percepire, di sentire ciò che giace in fondo al cuore, per poi esprimerlo in note, parole, strofe e passi di danza.

Ogni angolo della città si adorna di pezzi di quest’imponente tradizione: dipinti, graffiti, luci a neon, raffigurazioni di coloro che hanno fatto del jazz un’immensa storia e realtà. E il suono di sax, tromba e pianoforte sfila in sottofondo ad incorniciare tanta incredibile bellezza. Localini a tema, mostre e terrazze offrono esibizioni della più calda, graffiante e avvolgente musica jazz. Ci si può perdere, dimenticando la nozione di tempo, ascoltando un passato che raggiunge il presente, a un secolo di distanza, con, ad esempio, gli Sticky Bones, band acustica, animata da uno spirito volto a celebrare le origini della musica destinata, più di ogni altra, ad influenzare tutti i generi in tutto il mondo.

Dall’early jazz al classic blues, dal boogie woogie al barrelhouse gli Sticky Bones traggono ispirazione, definendo il loro personalissimo e particolarissimo sound, per poi irradiarlo intorno, infondendo nuova vita a quel suono ruvido, “sporco”, tipico delle barrelhouse, dei bordelli, dei juke joint degli anni ’20 e ’30. Per gli ascoltatori, è come immergersi nelle ambientazioni de Il Grande Gatsby o Le pagine della nostra vita. Il chiasso, il disordine, l’urlo, la danza, l’allegria non sono mai stati così colmi di bellezza come quando espressi da semplici note ed accordi, atti a produrre la più grande musica di tutti i tempi.

E in quelle sere il jazz si respira ovunque. Si avverte nell’aria, perché il contesto diviene davvero magia e temporanea sospensione della realtà. Artisti di strada si esibiscono in piazze, stradine e quartieri, ad impreziosire notti colme d’amore, sogni e desideri di bellezza e libertà. E immergendosi nella viva Perugia in Jazz!, non si può evitare di far vibrare anche il palato, al gusto delicato di pietanze al tartufo nero, accompagnate da un Montefalco Bianco o da un Bettalunga.

Le notti lì sembrano non voler volgere al termine. Passeggiando per le strade di Perugia ci si sente svegli come grilli, non maturando alcun desiderio di andare a dormire, ma al contrario, restare a sperimentare, assaporare e divorare tutto lo splendore che questa terra ha da offrire in connubio con la musica.

E dopo una visita alla Casa del Cioccolato Perugina, concedendosi una pausa colma di storia, tradizione e dolcezza, ci si preparerà per qualche grandioso concerto in programma. Quest’anno attesissima, e decisamente all’altezza delle aspettative e oltre, l’impareggiabile e sensazionale energia di Lenny Kravitz, che con la sua voce unica, il sound ineguagliabile, la sua chitarra e il suo sex appeal infiamma l’intera Arena Santa Giuliana, facendo sentire ogni singolo spettatore e fan nel pubblico vivo, potente, come se ogni cosa fosse possibile. Nessun limite, nessuna barriera, nessuna regola. Solo la musica, universale e caleidoscopica, ad unire tutti indistintamente, in un abbraccio collettivo di jazz, rock, neopsichedelia, underground, passione, talento, desiderio, crescita, cambiamento, rivoluzione e amore.

Ecco, in questi termini, per tutto ciò che c’è da assaporare e respirare, l’Umbria Jazz e il Perugia Jazz non costituiscono una bella esperienza da vivere, ma l’Esperienza da far propria e di cui impregnarsi fino al midollo, come indossare nuova pelle e immergersi nella vita, che quotidianamente ci si dimentica di vivere.

Foto: archivio personale

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