Portals, Melanie Martinez | Recensione

Portals di Melanie Martinez | Recensione

Portals di Melanie Martinez | Recensione

Nel febbraio 2023, dopo quasi tre anni di assenza dalla scena musicale, la cantautrice, attrice, fotografa, sceneggiatrice e regista statunitense originaria di Porto Rico e della Repubblica Dominicana Melanie Adele Martinez, pubblica sui suoi canali social il trailer di un nuovo concept album, lontano dai suoi due precedenti, con un’atmosfera onirica inedita di nome ‘’Portals’’, uscito ufficialmente il 31 Marzo.

Melanie Martinez, da Cry Baby a K-12

Melanie ha frequentato la Plaza Elementary School e spesso lei riporta quanto sia grata alla sua insegnante, la signora Nadien, la quale le ha insegnato l’amore per il canto. Alla scuola secondaria, ha iniziato a scrivere poesie, ma nelle interviste ha dichiarato più volte di non aver avuto molti amici durante l’adolescenza, a causa della sua personalità particolarmente fragile. Ha invece utilizzato la fotografia e la pittura come mezzo di espressione personale e per vivere in un mondo a sé. A causa della sua natura emotiva da bambina, Melanie è stata spesso descritta come una ‘’bambina che piange’’ ed è stata la principale fonte di ispirazione per il suo alter ego nel suo album di debutto ‘’Cry Baby’’.

Nel 2015 Melanie ha pubblicato “Cry Baby” e il singolo “Pity Party“, estratto dall’album e pubblicato il 2 giugno con grande successo di critica. Cry Baby è un concept album strettamente legato alla vita di Melanie: perfezione irrealistica che la sua famiglia nasconde, il sentimentalismo e le relazioni generiche che distorcono il mondo della sua tenera infanzia e, infine, le visioni grottesche e disperate.

All’inizio del 2019, Melanie ha annunciato che avrebbe pubblicato un nuovo album e un ‘’film di accompagnamento’’ alla fine dell’estate dello stesso anno. Il 15 Maggio annunciò il titolo del suo nuovo album: “K-12“, uscito definitivamente il 6 Settembre. K-12 non si concentra esclusivamente sul personaggio di Crybaby, ma su ciò che la circonda: la scuola, l’istruzione. L’artista descrive l’album come ‘’non un album che parla di lei, ma di dove si trova e della sua prospettiva’’. Insieme all’album è stato pubblicato anche “K-12 The Film“, una surreale commedia dark sul personaggio Crybaby che attraversa il ‘’peggior anno della sua vita’’.

Rip Crybaby: La recensione di Portals

Il mondo di Melanie Martinez è una metafora costante della vita e si adatta perfettamente alla sua produzione musicale e artistica, che si riassume in questo nuovo album. Portals può essere interpretato come un nuovo inizio per Melanie. La ‘’morte di Crybaby’’ viene sottolineata ovunque dalla cantante: Melanie comincia ad esibirsi indossando dei nuovi costumi, e in particolare imposta a tutti i brani degli album precedenti su YouTube l’immagine in anteprima di una lapide in cui c’è scritto appunto ‘’Rip Crybaby’’. La combinazione di icon-storytelling e di 13 tracce che si susseguono rapidamente tramite delle transizioni impercettibili, è molto efficace in questo nuovo album, in quanto questa stimola l’attenzione e la curiosità dei fan che (in attesa dell’album) hanno addirittura cercato di procurarsi le canzoni ‘’unreleased’’, cioè canzoni piratate in modo illegale e diffuse sul web senza il consenso di Melanie. Portals è quindi un’esperienza sonora e onirica a tutto tondo, in cui veniamo immersi in un nuovo luogo, proprio come era successo in K-12. Melanie a distanza di 3 anni, ha cercato di portarci questa volta in un mondo in cui morte e rinascita si ripetono continuamente e si contorcono, come un vero e proprio ciclo. Così il tema ricorrente della vita, della morte e della successiva rinascita, rappresentato da cicli e portali, è ulteriormente enfatizzato anche dall’ambientazione dell’album, che si apre e si chiude con la frase “Death is life life is death” sia nella traccia numero 1 (DEATH) che 13 (WOMB).

  1. DEATH
    In questa prima traccia, la frase “ Death is life life is death ” viene ripetuta continuamente, poiché la morte è un ciclo continuo in cui tutti nascono e muoiono. In sottofondo, si sente il battito del suo cuore, che si sviluppa in un’aritmia e diventa poi sistolico, rappresentando la fine della sua vita. Elaborando ulteriormente, Melanie canta e ci racconta che il suo spirito sta ritornando e lottando contro la morte per riconnettersi con i vivi. La lenta e sensuale poesia basata sulla chitarra, cattura la natura introspettiva dei tentativi degli spiriti di connettersi con i vivi, mentre l’esplosivo ritornello rock rappresenta l’intenso desiderio dello spirito di Melanie o quella che era la Crybaby, di mostrare la sua presenza. Il ritornello “Back from the Dead” enfatizza ulteriormente il tema della resurrezione, incoraggiando gli ascoltatori a vedere la morte come una parte naturale del più ampio ciclo della vita. I testi potenti e le melodie ammalianti creano un brano musicale bello e stimolante che incoraggia gli ascoltatori a riflettere sulla natura della loro esistenza e ad abbracciare l’idea che la morte non è la fine.

  2. VOID
    In ‘’VOID’’, Melanie descrive la crudeltà dei suoi pensieri intrusivi a partire dalla sua esperienza di ‘’ipnoterapia’’. La canzone intende proseguire il concetto di vita ultraterrena, dopo il primo singolo. Questa seconda traccia dell’album inizia con una fusione di pop rock e punk, una combinazione perfetta per completare la vivace voce di Melanie.

  3. TUNNEL VISION                                                                                                                                                                                                                                    ‘’TUNNEL VISION’’ è la terza traccia dell’album e la canzone presenta la visione di un tunnel, una vera e propria perdita della visione periferica o laterale. Allo stesso tempo, è anche un termine gergale che suggerisce una concentrazione su un solo obiettivo e un deliberato disinteresse per le prove che contraddicono il perseguimento di un obiettivo.

  4. FAERIE SOIRÉE

    In ‘’FAERIE SOIRÉE’’, Melanie tenta di abbandonare le allucinazioni che la circondano in un viaggio tra i funghi, per poi arrendersi e fuggire. La canzone prosegue lo stesso dream pop elettronico alternativo che Melanie utilizza in tutto l’album Portals.

  5. LIGHT SHOWER

    ‘’LIGHT SHOWER’’, è una canzone d’amore in cui Melanie tenta di raccontare quanto sia stato difficile per lei condividere dei sentimenti per qualcuno.

  6. SPIDER WEB

    In “SPIDER WEB”, Melanie descrive il suo comportamento da ragno come una metafora per cantare in particolare di come tutti si stiano ‘’fondendo’’ in Internet e siano dipendenti dai social media. Si tratta di uno stile pop in levare.

  7. LEECHES

    ‘’ LEECHES’’ parla dei conflitti sul pianeta. Melanie racconta che vivendo nella città più insulsa e isolata di Los Angeles, decide di scrivere questa canzone in chiave critica su ‘’come affrontare le persone che vivono qui per le ragioni sbagliate e che sono sotto i riflettori’’.

  8. BATTLE OF THE LARYNX

    Melanie racconta che ‘’ BATTLE OF THE LARYNX’’ è stata l’ultima canzone scritta per l’album Portals ed è stata scritta per parlare della lotta tra due stili diversi: quelli che cercano di intimidire urlando a squarciagola sul nulla, e quelli che riescono a dimostrare il loro punto di vista con un linguaggio calmo, conciso e con arguzia.

  9. THE CONTORTIONIST

    Traccia super virale su TikTok, dai versi iniziali ‘’ Twisted all my limbs for you Two of them in knots, and two of them in loops’’,  Melanie descrive una situazione in cui ha fatto qualcosa di estremo per dimostrare l’amore per un’altra persona in maniera così estesa da aver attorcigliato le sue membra in nodi e anelli per mostrare la sua devozione.

  10. MOON CYCLE

    In ‘’MOON CYCLE’’, Melanie gioca su questo termine cantando una canzone divertente e leggera che parla di chi ha le mestruazioni e di come il sangue rappresenti la vitalità. Da notare la fine del brano, in cui si sente il rumore di quello che dovrebbe essere una registrazione dei crampi mestruali della cantante.

  11. NYMPHOLOGY

    ‘’NYMPHOLOGY’’ è un brano in cui Melanie cerca in qualche modo di sminuire la presenza maschile, imponendosi come un’entità superiore.

  12. EVIL

    ‘’EVIL’’, racconta di Melanie che si rende conto della tossicità delle sue relazioni passate ed è orgogliosa di essersene allontanata definitivamente. Come il resto delle canzoni di Portals, “EVIL” presenta una strumentale composta da un pop leggero fuso con elementi synth-rock che presentano la cantante con un atteggiamento ‘’vendicativo’’.

  13. WOMB

    ‘’WOMB’’ è la traccia che conclude e riprende allo stesso tempo il ciclo tra vita e morte: parla della tensione e dell’eccitazione che si prova quando si cerca di progredire nell’esperienza umana sulla terra.


Rating complessivo:
9\10

Questa era la recensione di Portals di Melanie Martinez, leggi anche: ‘Mr Morale e The Big Steppers’ l’album di Kendrick Lamar │ Recensione
Fonte immagine in evidenza: Pagina Twitter ufficiale di Melanie Martinez 

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A proposito di Martina Barone

Laureata in Lingue e Culture Comparate presso l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale e attualmente studentessa magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale all'Università degli Studi di Padova. La mia passione per le arti in tutte le sue forme dal cinema alla letteratura guida il mio percorso accademico e professionale. Ogni aspetto della creatività mi affascina, e credo fermamente nel potere delle storie e delle immagini di trasformare il mondo che ci circonda!

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