Il 25 marzo 2025 è uscito Prima di domani¸ il nuovo singolo di Fabrizio Moro in collaborazione con Il Tre, giovane rapper e cantante romano, che è stato pubblicato dall’etichetta discografica BMG e prodotto da Katoo (Francesco Catitti). Il brano è stato scritto a quattro mani da entrambi gli artisti, che avevano già collaborato durante la serata dei duetti di Sanremo 2024. In contemporanea con l’uscita del singolo, è stato pubblicato anche il videoclip ufficiale del brano. Prima di domani anticipa il nuovo album di Fabrizio Moro, la cui uscita è prevista entro la fine dell’anno.
Genesi della canzone Prima di domani di Fabrizio Moro
Il brano nasce dalla necessità dei due cantanti di riflettere su un tema tanto urgente quanto delicato, quello del suicidio. A tal proposito, Fabrizio Moro ha spiegato ai follower delle sue pagine social il motivo di questa scelta: «Non ho mai pensato concretamente al suicidio, perché sono un uomo troppo attaccato alla vita e, soprattutto, sono un uomo che (nella sua instabilità) si ritiene molto fortunato. […] Io ragiono così. Ma so anche che vivere è il più grande atto di coraggio per tante persone che vengono schiacciate ogni giorno dalla voce della paura. Questa canzone parla di quelle persone. Parla di chi era qui e non è riuscito a spegnere quella voce».
A sua volta Il Tre ha detto: «È un brano che affronta una tematica molto delicata […] A volte, è difficile spiegare quanto sia dura affrontare le difficoltà che la vita ci mette davanti, quando il peso di certe cose diventa insormontabile: è più facile scrivere una canzone.»
Entrambi gli artisti hanno più volte affrontato temi altrettanto importanti nelle loro canzoni, spesso facendo riferimento alle proprie esperienze personali e difficoltà incontrate nella vita. Basti pensare al testo di Fragili de Il Tre e Portami Via di Fabrizio Moro.
Il messaggio della canzone
Pur appartenendo a generi differenti, l’arrangiamento della canzone riesce a combinare i due mondi musicali dei cantanti, senza che questi si snaturino a vicenda. La base mescola pianoforte, chitarre e sintetizzatori che, in perfetto equilibrio tra loro, creano una ballata orecchiabile che alterna momenti più intensi a momenti più melodici. L’unione di questi due artisti riesce a far sì che il tema venga affrontato in modo diretto, ma empatico, e soprattutto, senza moralismi.
Sebbene Fabrizio Moro abbia sempre rifiutato l’etichetta del “cantante impegnato”, è chiaro come egli abbia deciso nuovamente di affidare alla musica un messaggio molto importante, che arriva forte e chiaro. Senza troppi giri di parole, in modo tagliente e d’impatto, la canzone imprime delle immagini forti nella mente di chi ascolta («Davanti agli occhi passa in fretta tutta la mia vita / Mi basta un salto e la mia voce sarà ormai svanita»). Fabrizio Moro racconta, attraverso un flusso di coscienza musicale, come si possa cadere nell’abisso e perdere la lucidità. Passando dal non riconoscersi più allo specchio fino ad abbandonarsi alle paure che offuscano tutto, non prima di cercare conforto per un ultima volta tra le braccia di chi si ama («Vorrei che m’abbracciassi prima di domani»). Le barre scritte da Il Tre si incastrano perfettamente con le strofe intime cantate da Moro. Irrompendo, non a caso, sul finale della canzone esse costituiscono un’ultima testimonianza. La narrazione, come un monologo interiore, viene affidata ad allegorie tanto immediate quanto ricercate («Sono nel labirinto di Dedalo / Sulle spalle ho le ali di Pegaso») e ad immagini suggestive come l’ultimo petalo che viene strappato e la clessidra senza granelli, perché il tempo non passa più quando si vive alienati dalla realtà. Il testo nella sua totalità restituisce alla perfezione il meccanismo di pensiero voraginoso in cui incappa chi soffre di depressione.
Prima di domani, in conclusione
Prima di domani non è solo un racconto di dolore e smarrimento, ma un’espediente che permette all’ascoltatore di esplorare questa condizione dall’interno, di indossare i panni stanchi e fragili di chi si sente senza via d’uscita. In un momento in cui il mercato musicale è saturo di hit passeggere e canzoni superficiali, Fabrizio Moro e Il Tre scelgono di parlare di vulnerabilità e solitudine con un brano fuori dal coro e, proprio per questo, necessario.
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