Propaganda.Moio: dalla tradizione cilentana al blues

Propaganda.Moio: dalla tradizione cilentana al blues

Il Propaganda.Moio SocialBluesClub è un gruppo musicale di origini cilentane che, con la sua energia, coinvolge tutto il pubblico, dai più grandi ai più piccini. Ma com’è nato questo progetto? Scopriamolo insieme!

Propaganda.Moio SocialBluesClub: le origini

Nel 1997 cinque ragazzi con la passione per la musica decidono di dare una svolta alla propria vita. Di giorno continuano ad essere comuni impiegati, ma la sera trovano spazio per unirsi tutti insieme così da non abbandonare le proprie passioni e i propri hobby. Il nome Propaganda.Moio SocialBluesClub viene proprio dalla sala prove, luogo degli incontri che negli anni ha ospitato anche altri numerosi artisti desiderosi di emergere. In origine, il gruppo si divertiva a giocare un po’ con accordi e melodie di brani già esistenti, e a ricoprire il ruolo di vocalist c’era Elisa Panzariello. Con il tempo, però, si è sentito il bisogno di trovare una propria identità e di acquisire un’unicità propria. A giocare un ruolo fondamentale in questo è Pasquale Caroccia, detto «Il poeta», ovvero l’attuale frontman del Propaganda. Poi c’è Moio che, originario di Stio Cilento, ha un talento innato nello scrivere canzoni. Ad oggi, il gruppo è composto d: Gianluca Lamanna alla chitarra elettrica, Aniello Ruggiero alla chitarra classica, Giuseppe Baldo al basso (l’unico musicista di professione), Adriano D’Agosto alle percussioni, Elisa Panzariello e Nunzia Forte ai cori e, come già anticipato, Pasquale Caroccia alla voce.

Le canzoni

Le canzoni dei Propaganda.Moio SocialBluesClub sono vere e proprie denunce sociali verso quelle che sono le abitudini e i luoghi comuni che caratterizzano il loro territorio. Basti pensare ad una delle canzoni più provocanti del gruppo, cioè Elezioni comunali. Il brano parla proprio di quel periodo in cui si avvicinano le elezioni e, tramite favoritismi e cortesie, i candidati cercano di accaparrarsi più voti possibili nel modo più immorale e sleale possibile. Il brano non solo denuncia tali condotte disoneste attraverso la satira e l’ironia del testo, ma lo fa anche attraverso la musica. A differenza di altri brani più movimentati, questo è piuttosto sobrio, le strofe sono più lunghe e l’andamento è lento. Anche la melodia presenta molti accordi minori, che danno un tono più cupo al brano.

Una delle canzoni più adorate e conosciute dei Propaganda.Moio SocialBluesClub, è senza dubbio Austo (in italiano «Agosto»). Qui ci ritroviamo nell’atmosfera e nel clima della festa patronale tipica cilentana, dove chi è andato via per lavoro torna a rivivere la gioia e l’ambiente caloroso e familiare dell’infanzia. La prima parte del brano è caratterizzata da un velo di nostalgia dei tempi passati, quando il paese era popolato tutto l’anno e la vita era ancora carica di vigore; questo viene evidenziato anche dal ritmo lento delle prime strofe. Al minuto 1:01 poi avviene la magia: la chitarra elettrica incalzante e l’inserimento delle percussioni trasformano la malinconia in allegria e festosità. Si raccontano le tradizioni, le usanze e i «fusilli col fianchetto», piatti tipici portatori di usi e costumi.

Questi e molti altri ancora sono i brani inediti dei Propaganda.Moio SocialBluesClub. Che stai aspettando? Corri ad ascoltarle tutte!

Fonte immagine in evidenza: pagina Youtube del Propaganda.Moio SocialBluesClub

A proposito di Maria Antonietta Raele

Vedi tutti gli articoli di Maria Antonietta Raele

Commenta