Per chi avesse vissuto in una caverna negli ultimi anni, il nome Jennie Kim potrebbe suonare nuovo. Per tutti gli altri, Jennie è tra le cantanti sudcoreane più famose ed influenti degli ultimi tempi. Debutta nel 2016 come membro delle BLACKPINK sotto l’etichetta discografica YG Entertainment, ma non si limita a questo. Nel 2018 inizia la sua carriera da cantante solista con il singolo “Solo”, e nel frattempo fa da modella e Brand Ambassador per marchi molto noti (come Chanel e Calvin Klein). Nel 2023 fa il suo debutto da attrice nella serie HBO “The Idol” e arriva all’apice della fama. Nello stesso anno fonda la sua etichetta discografica Odd Atelier, sotto cui pubblica il suo primo album da solista “Ruby”, uscito il 7 marzo 2025. Qual è il tema centrale dell’album? Quali sono 3 canzoni da ascoltare assolutamente?
Ruby di JENNIE: significato e ispirazione dell’album
Per Jennie lavorare a quest’album è stata una preziosa opportunità per scoprire se stessa. In un’intervista per Harper’s Bazaar rivela che:
“I spent six years as a trainee, and throughout that process, I was so focused on becoming a performer, I didn’t really understand the meaning of becoming an artist.”
[Ho passato sei anni da trainee, e nel processo, ero così concentrata sul diventare una performer, non capii davvero il significato di diventare un’artista.]
Ruby è un invito a tutte le donne: difendete chi siete veramente. Tra storie d’amore finite male e dichiarazioni contro gli haters, l’album trasmette la necessità di scoprirsi, di trovare la versione di sé più vera e di proteggerla. Con Ruby Jennie ha voluto esprimere sia la parte di sé forte e decisa sia quella più segreta e sensibile, con uno sguardo anche alla sé del passato (il titolo dell’album è un chiaro riferimento al secondo nome che si è scelta a 11 anni, “Ruby-Jane”).
Ruby è un album che dimostra la versatilità di Jennie e la sua capacità di muoversi facilmente tra generi e registri diversi. Unica pecca: le canzoni più belle finiscono appena sembra che stiano per sviluppare il loro completo potenziale (10 tracce su 15, infatti, durano meno di 3 minuti).
“Like JENNIE”: una dichiarazione di identità
Dopo un’intro dolce e melodiosa — “Intro: JANE” — come la ninna nanna di un carillon, l’ascoltatore viene catapultato in un mondo phonk e hip-hop: “Like JENNIE” ci ricorda che nonostante la sperimentazione artistica, nonostante la voce che si abbina perfettamente a canzoni più pop e melodiche, Jennie è anche una rapper. “Like JENNIE” è l’unica canzone dell’album che unisce inglese e coreano (se si escludono intro e outro di “Starlight”, recitati più che cantati in coreano da Jennie e l’attore Yeo Jin-goo). Il rap audace e sfrontato di questa canzone vuole sbatterci in faccia la realtà: questa è Jennie. Insostituibile, intoccabile, inimitabile Jennie.
“ExtraL” feat. Doechii: un inno al girls power
Per la sesta traccia Jennie fa squadra con Doechii per creare un inno all’emancipazione femminile, soprattutto per le donne che lavorano nell’ambiente musicale. Due versi in particolare ci fanno capire che l’oggetto della critica di questo duo sono coloro convinti che le donne siano irrimediabilmente vincolate a posizioni di inferiorità rispetto agli uomini:
“You sit too far down on ’em charts to even ask me who’s in charge” (JENNIE)
[Sei troppo in basso nelle classifiche per chiedermi chi comanda]
“I’m not here for pleasing the men / Not here to reason with them / Misbehaved Miss Push-my-pen” (DOECHII)
[Non sono qui per soddisfare gli uomini / Né per ragionare con loro / Scostumata Miss spingi-penna]
Il coro “Do my ladies run this” e il tema trattato fanno pensare a un riferimento — o tributo — alla hit “Run the World (Girls)” di Beyoncé.
“Love Hangover” feat. Dominic Fike: un amore complicato
In “Love Hangover” ci viene presentata una relazione complicata: entrambe le parti coinvolte sanno che la persona che hanno davanti non è quella giusta, eppure continuano ad innamorarsi l’uno dell’altra. Anche se la parola “love” viene ripetuta più volte, la sensazione descritta non è esattamente amore, ma più un’infatuazione. In un video sul suo canale Youtube Jennie spiega:
“The overall theme of the song is […] dealing with complicated and ambiguous feelings. I know you can’t exist just for me. But that’s okay. That’s why we’re going back and forth.”
[Il tema generale della canzone è […] l’avere a che fare con sentimenti complicati e ambigui. So che non puoi esistere solo per me. Ma va bene. Perciò tiriamo e molliamo.]
Per questa traccia la voce delicata e sensuale di Jennie si abbina al rap più crudo di Dominic Fike, per ricreare l’atmosfera inebriante ma caotica di una “sbornia amorosa”.
Queste sono 3 canzoni da ascoltare da Ruby di JENNIE. Per chi fosse interessato ad ascoltare l’album nella sua interezza, può farlo qui.
Fonti immagini: Spotify, jennierubyjane (Youtube)