Santeria, l’album di Marracash e Gué del 2016, è decisamente una pietra miliare del rap italiano. Analizziamolo insieme.
Uno degli album più importanti nella storia del rap italiano è Santeria, album del 2016 che vede i due amici e rapper Marracash e Gué unire le loro voci per dare vita all’album dell’anno, il quale viene definito fonte d’ispirazione da molti artisti emergenti e non del hip-hop italiano.
Genesi dell’album: la Santeria
Era il 4 gennaio del 2016 quando, attraverso i social network, il duo ha annunciato l’intenzione di creare un album collaborativo, il quale sarebbe stato pubblicato il 24 giugno del 2016, non prima di aver diffuso alcuni singoli, quali “Nulla Accade” prima e “Insta Lova” (brano che sta recentemente scalando di nuovo le classifiche grazie a TikTok) poi e, in seguito alla pubblicazione della versione reloaded dell’alubm “Santeria: Tesori Nascosti”, hanno pubblicato “Ninja” e “Scooteroni RMX” con Sfera Ebbasta, brani che hanno riscosso indubbiamente dei successi clamorosi.
Come confessato dagli artisti, il disco è stato concepito prendendo ispirazione durante un viaggio in cui i due hanno vissuto tra i borghi ed hanno assaporato i quartieri di Tenerife in Spagna, Trancoso in Brasile e la città natale dei rapper, Milano; che gli hanno concesso di assaporare appieno le vibes che hanno tentato di riprodurre nelle tracce, riuscendoci appieno. L’album Santeria non si limita a essere semplicemente un’opera musicale, ma rappresenta un viaggio sonoro in cui le radici culturali spagnole e brasiliane si mescolano con la modernità rap milanese, creando un connubio intrigante e coinvolgente, offrendo un’esperienza musicale senza pari. La Santeria, titolo dell’album, infatti, è un culto sincretico di origine cubana che unisce elementi tipici del cattolicesimo, come la venerazione dei santi, alla religione praticata dagli schiavi provenienti dalla Nigeria: si tratta di un connubio particolare, che teorizza ciò che è stato riportato poco sopra.
Curiosità e Recensione dell’album
In un’intervista, Marracash si è espresso sull’album e sulle curiosità di Santeria:
«Il titolo dell’album è una delle ultime cose che c’è venuta in mente. Quando avevamo tutti i testi, tutti i pezzi, e avevamo ambientazioni prevalentemente latine o comunque di Paesi dove si parlava spagnolo (mettiamoci dentro anche il Brasile), avevamo oramai contaminato la musica con questa ispirazione. Ci siamo trovati a ragionare sul nome e soprattutto sulla copertina, e volevamo questa iconografia molto colorata tipica del Sudamerica e piena di dettagli: pensandoci ci è venuto in mente il voodooe tutto quel mondo. Ci è venuto in mente Santeria che è un bel nome e si sposava bene con tutto il progetto, tenendo conto della maledizione e quant’altro. In qualche modo abbiamo quindi spiegato l’album.»
La gemma dell’album è la sorprendente varietà di temi affrontati in Santeria: dai brani che esplorano le sfide della vita quotidiana e sfide amorose alle tracce che celebrano il successo e l’ambizione in contrasto con il proprio io interiore; il tutto raccontatoci dalla maestria nello scrivere rime e citazioni importanti di Guè e dalla abilità sovrannaturale di Marracash nella scrittura; l’album offre una panoramica completa, sublime ed inarrivabile dei due rapper milanesi. L’album Santeria è quindi un’opera che merita di essere ascoltata da chiunque, sia appassionati di musica, per esplorare nuovi orizzonti sonori che appassionati di arte, cinema e culture stranieri, temi a cui Marracash e Guè sono soliti trattare, per esplorare nuovi orizzonti concettuali.
In conclusione, Santeria di Guè e Marracash è molto più di un semplice album: è un’opera d’arte che unisce la spiritualità alla musica in modo magistrale. Attraverso la sua mescolanza di suoni e significati, in 15 tracce l’album trasporta gli ascoltatori nel viaggio che il duo ha affrontato nel 2016. Non c’è dunque alcun dubbio che Santeria è stato, è e sarà sempre un punto di riferimento nella storia della musica rap italiana.
Fonte immagine in evidenza: Copertina dell’album