Trascorse le tre serate piene di musica ed emozioni che hanno scaturito non poche polemiche, siamo finalmente giunti alla serata più attesa di tutte del 75esima Festival di Sanremo: la serata cover. Dopo aver ascoltato tutte le canzoni in gara durante la prima serata, ieri sera abbiamo avuto il piacere di ascoltare grandi successi della musica italiana e internazionale interpretati dai concorrenti in gara accompagnati da cantanti e artisti formidabili. Ad accompagnare Carlo Conti nella serata cover di Sanremo 2025, Mahmood e Geppi Cucciari. Roberto Benigni è sceso dalle scale insieme al conduttore del Festival per accendere l’Ariston con una poco velata satira politica. Geppi Cucciari ha fatto ridere tutti con la sua ironia pungente, specialmente quando ha preso in giro il direttore artistico. Mahmood ci ha regalato un vero e proprio spettacolo che ha infiammato l’Ariston. Sul palco Suzuki si sono esibiti Benji e Fede col la loro Dove e quando. A fine serata Paolo Kessisoglu con la figlia Lunita hanno cantato Paura di me incentrato sul rapporto padre figlia.
La serata cover di Sanremo 2025 e il legame con la propria terra
La novità di quest’anno per la serata cover è stata quella di poter duettare con altri cantanti in gara come hanno fatto Tony Effe e Noemi, Achille Lauro ed Elodie, e Rkomi e Francesca Michielin. Ciò che si è notato durante le varie esibizioni dei concorrenti è stato senza dubbio il legame che i cantanti hanno con la propria terra: A ricordare Napoli e Pino Daniele ci hanno pensato Rocco Hunt e Clementino, ma anche Massimo Ranieri accompagnato dai Neri per caso. Roma è stata omaggiata dalle due coppie romane di cantanti in gara sopracitate e Fabrizio De Andrè con la sua Genova sono stati ricordati grazie a Bresh che ha duettato con Cristiano De Andrè, e a Olly che ha reso omaggio all’artista genovese con Goran Bregovic e la Wedding and Funeral Band. Gaia invece ha omaggiato la sua terra d’origine, il Brasile, insieme a Toquinho. Altre coppie di corregionali durante la serata cover sono state Serena Brancale e Alessandra Amoroso e gli stessi co-conduttori sardi Mahmood e Geppi Cucciari. Ma vediamo come sono state le cover dei concorrenti.
I duetti che abbiamo ascoltato durante la serata cover di Sanremo 2025
Rose Villain – Chiello, Fiori rosa, fiori di pesco di Lucio Battisti: ad aprire la serata una cover romantica e dolce sporcata dalla voce graffiante di Chiello. Forse Rose avrebbe potuto scegliere una canzone più nelle sue corde, ma i più giovani hanno sicuramente apprezzato. Dopo questo brano abbiamo sperato che il livello si alzasse.
Modà – Francesco Renga, Angelo di Francesco Renga: a 20 anni dalla vittoria di questo brano proprio al festival di Sanremo, Renga è risalito sul palco dell’Ariston. I Modà hanno sprigionato il loro animo rock e romantico. Una bella versione di una canzone che non passa mai di moda o, in questo caso, mai di modà. Angelo, prenditi cura pure di Kekko che, troppo emozionato, ha ammesso di aver sbagliato.
Clara – Il Volo, The Sound of Silence di Simon and Garfunkel: sicuramente un’intonatissima cover, il trio è tornato a dieci anni dalla vittoria al Festival di Sanremo per sorprendere tutto il pubblico. Un plauso a Clara che è stata in grado di reggere i tre cantanti lirici.
Tony Effe – Noemi, Tutto il resto è noia di Franco Califano: una coppia di romani doc che ha omaggiato Ia propria città in un duetto abbastanza insolito in cui Noemi ha stupito tutti con la sua voce graffiante mentre il trapper romano, che si era ben allenato ad imitare in malo modo il Califfo durante la prima serata, ha cacciato il suo lato più teatrale.
Rkomi – Francesca Michielin, La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini: sicuramente uno dei duetti più romantici della serata cover di Sanremo 2025. La complicità tra i due ha fatto sì che il pubblico si emozionasse con una della canzone più poetiche di Cremonini. Rkomi grazie al suo timbro magnetico è riuscito a stare al passo della dolcissima voce della Michielin.
Lucio Corsi – Topo Gigio, Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno: senza dubbio il duetto più atteso di tutti. Lucio Corsi, il vero artista di questo Sanremo, decide di duettare con Topo Gigio con una canzone, anzi, la canzone del maestro Modugno: fu proprio lui a donare per la prima volta la voce a Topo Gigio. Lucio Corsi ha dichiarato di aver scelto il suo compagno di duetto proprio perché fu lui ad insegnargli come non diventare una marionetta. Dolci, poetici e magici.
Serena Brancale – Alessandra Amoroso, If I Ain’t Got You di Alicia Keys: con eleganza e sensualità le due cantanti pugliesi hanno stupito il pubblico in una versione che non si allontana dall’originale. Le voci delle due si sposano perfettamente e hanno creato una bella armonia nell’Ariston.
Irama – Arisa, Say something di A Great Big World e Christina Aguilera: questa è stata una delle canzoni più emozionanti della serata cover di Sanremo 2025. Irama e Arisa accompagnati da un gruppo di archi, ci hanno regalato un momento intimo. Un duetto romantico, quasi struggente.
Gaia – Toquinho, La voglia, la pazzia di Ornella Vanoni: una cover romantica che ha fatto sentire tutti più leggeri. Gaia ha mostrato le sue abilità canore tanto da essere all’altezza della Vanoni. Toquinho col suo accento brasiliano ha reso ancora più magico ed esotico questo momento. Nulla da dire. La sintonia tra i due connazionali è stato l’ingrediente segreto per la buona riuscita di questa bossa nova.
The Kolors – Sal Da Vinci, Rossetto e caffè di Sal Da Vinci: un’esibizione che ha fatto cantare e ballare tutti. I The Kolors hanno proposto una versione dance del tormentone del 2024, senza risultare banali. La grande intesa tra gli artisti campani è stata evidente.
Marcella Bella – Twin Violins, L’emozione non ha voce di Adriano Celentano: una bellissima cover che ha fatto emozionare tutti anche grazie ai giovani gemelli violinisti. Marcella Bella ha cantato la canzone la cui musica fu scritta dal fratello Gianni, presente nel pubblico, che ha ricevuta la standing ovation.
Rocco Hunt – Clementino, Yes, I Know My Way di Pino Daniele: un omaggio a Napoli e al suo immenso Pino. Sono tornati i rapper di O’ mar ‘e o’ sol stupendo il pubblico che ha ballato e si è divertito anche grazie alle barre dei due rapper campani. L’ultima volta che Pino Daniele cantò questa canzone fu proprio con i due “mascalzoni”. Divertenti e affiatati.
Francesco Gabbani – Tricarico, Io sono Francesco di Tricarico: una cover giustamente polemica. Gli spettatori hanno ascoltato con grande attenzione il triste racconto autobiografico di Tricarico. Gabbani, però, era un po’ di troppo come quando racconti al resto del gruppo la storia di quell’amico che sta proprio a fianco a te. Sarà stato invogliato a scegliere questa canzone perché sembra una filastrocca e, come tutto il resto del suo repertorio, piace ai bambini?
Giorgia – Annalisa, Skyfall di Adele: cosa potevamo non aspettarci da queste due voci insieme? Giorgia, la Whitney Houston italiana è arrivata a toccare note inarrivabili e insieme alla regina dei tormentoni Annalisa ci ha fatto volare in un mondo magico. Hanno sicuramente reso giustizia a Adele e alla canzone scritta per uno dei film di James Bond. Standing ovation più che meritata. Da brividi.
Simone Cristicchi – Amara, La cura di Franco Battiato: un sempre più emozionato Cristicchi ha duettato con la compagna, forse quella famosa “studentessa universitaria”. Anche per la cover ha scelto una canzone straziante per far piangere tutti e ci è riuscito. Una bella performance, senza dubbio dedicata alla madre. Monotematico.
Sarah Toscano – Ofenbach, Overdrive e Be Bine degli Ofenbach: La vincitrice di Amici ’23 ha cercato ancora una volta di fare un’esibizione da popstar. Gli Ofenbach, duo musicale francese, hanno fatto sicuramente ballare il pubblico. Senza infamia e senza lode Sarah porta a casa questa cover, avrà sicuramente tempo per migliorare.
Coma_Cose – Johnson Righeira, L’estate sta finendo dei Righeira: ed è subito spiaggia e ombrellone dopo Ferragosto. A parte gli scherzi, un’ottima esibizione che ha fatto ballare il pubblico, sicuramente la più dance della serata cover di Sanremo 2025 grazie a Johnson Righeira che ha riportato tutti negli anni ’80. L’estate sta finendo ma anche il Festival di Sanremo 2025.
Joan Thiele – Frah Quintale, Che cosa c’è di Gino Paoli: una bellissima cover di una canzone senza tempo accompagnata dal suono dell’arpa. Joan Thiele ha scelto bene il suo compagno di duetto: le voci dei due artisti, dolci e malinconiche, si sono unite per far commuovere tutti. La semplicità vince sempre e questa esibizione ne è la prova.
Olly – Goran Bregovic e la Wedding and Funeral Band, Il pescatore di Fabrizio De Andrè: un genovese che omaggia il grande De Andrè. Anche a distanza di anni questa canzone viene ascoltata come fosse un racconto. Olly l’ha interpretata in chiave moderna insieme a Goran Bregovic e la sua band balcanica che ha reso il testo quasi allegro e spensierato.
Elodie – Achille Lauro, A mano a mano di Rino Gaetano e Folle città di Loredana Bertè: i due cantanti romani hanno conquistato l’intero pubblico. Le loro voci profonde hanno reso giustizia a queste canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. Prima più romantici, si sono poi spogliati per diventare sexy e accattivanti. Sublimi!
Massimo Ranieri – Neri per caso, Quando di Pino Daniele: ascoltare le canzoni di Pino Daniele è sempre un colpo al cuore, ma stavolta Massimo Ranieri ha proprio esagerato. Grazie ai Neri per caso, che hanno cantato a cappella, è stato impossibile non commuoversi. Massimo Ranieri si conferma ancora una volta un grande artista.
Willie Peyote – Federico Zampaglione e Ditonellapiaga, Un tempo piccolo di Franco Califano: il frontman dei Tiromancino, che già ha inciso la cover di questa poesia, è stato fondamentale per la buona riuscita di questo brano che ha fatto commuovere il pubblico. Ditonellapiaga risale sul palco dell’Ariston per far emozionare tutti. Ottima scelta di un Willie Peyote meno politico e più malinconico.
Brunori Sas – Riccardo Senigallia e Dimartino, L’anno che verrà di Lucio Dalla: un grande cantautore non poteva non scegliere uno dei pezzi più iconici della musica italiana. Grazie ai due cantanti indie, Brunori è riuscito a cantare di speranza e desideri lasciando il pubblico con gli occhi lucidi. Dalla avrebbe sicuramente apprezzato.
Fedez – Marco Masini, Bella stronza di Marco Masini: uno dei duetti più attesi della serata cover di Sanremo 2025. Sarà stata dedicata alla Ferragni o alla nuova fiamma del rapper milanese? Resta il dubbio ma l’intensità con cui le barre sono state cantate ha fatto sicuramente comprendere la sofferenza e, soprattutto, il risentimento che Fedez prova. Magari poteva essere scelta una canzone, dopo diverse serate in cui Carlo Conti ha ribadito come da copione che “quando è no, è no” meno maschilista.
Bresh – Cristiano De Andrè, Crêuza de mä di Fabrizio De Andrè: un altro ligure che omaggia De Andrè, questa volta insieme a suo figlio. Nonostante i problemi tecnici, il brano è stato molto apprezzato. Bresh è stato all’altezza di cantare col figlio di un maestro come De Andrè. Il dialetto, seppur criptico, è stato ciò che ha affascinato maggiormente il pubblico.
Shablo feat. Guè, Tormento e Joshua – Neffa, Amor de mi vida dei Sottotono e Aspettando il sole di Neffa: il funk e il groove non sono mancati in queste cover che ci ha riportato negli anni ’90. Shablo ha remixato le due canzoni confermandosi uno dei più bravi producer in Italia. Neffa è il quinto membro del gruppo di cui avevamo bisogno. Chissà che questo sia l’inizio di una nuova boyband. Così termina la serata cover di Sanremo 2025.
Il podio
Terzo posto: Fedez – Marco Masini
Secondo posto: Lucio Corsi – Topo Gigio
Primo posto: Giorgia – Annalisa
Fonte immagine: Rai.it