Solo: intervista ad Aaron Raschi

Solo: intervista ad Aaron Raschi

Solo è il nuovo singolo di Aaron Raschi, capace di trasportare l’ascoltatore in un mondo sonoro profondo e dalle mille sfaccettature, dove il genere ambient viene mescolato con altri elementi sperimentali ed innovativi. Il tema centrale del brano esplora il contrasto tra la  quotidianità e una realtà utopica, attraverso il contrasto della trama sonora che intreccia momenti pacati con note molto più intense emotivamente. Ogni nota ha uno scopo preciso nel brano e accompagna l’ascoltatore in questo viaggio apparentemente calmo, ricco di spunti di riflessione. È per questo che il brano ha lo scopo di  stimolare verso una ricerca interiore. Solo non è soltanto un brano da ascoltare, bensì un’esperienza che stimola verso la ricerca interiore, ma anche verso nuovi orizzonti musicali cercando trasmettere qualcosa di profondo.

Aaron Raschi, nato a Rimini nel 2001, entra in contatto con la musica sin da giovane, ma è solo a sedici anni che inizia a studiarla seriamente e a comporre le sue prime canzoni a diciassette. Nel 2021 vince la categoria 18-30 del festival riminese Stella Nascente. Tra il 2022 e il 2023, il cantante intraprende un percorso formativo musicale presso l’Up Music Studio di Cernusco sul Naviglio, nel milanese. All’inizio del 2024, avvia una collaborazione promozionale con CDF Records per il suo singolo Diana, che dura due mesi. Nell’autunno dello stesso anno, partecipa a Sanremo NEWTALENT come artista emergente, esibendosi nella famosa discoteca, ovvero, l’ Altromondo Studios di Rimini.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare l’artista che ci ha descritto la sua musica e il suo percorso

C’è qualche connessione tra la sua vita personale e l’ispirazione dietro questo brano?

Assolutamente si! Parlo sempre, anche se in modo velato di me e delle mie esperienze. Mi piace porre quesiti senza dare delle risposte.

Quando ha iniziato a fare musica? C’è un avvenimento in particolare nella sua vita che l’ha spinta ad intraprendere questo percorso?

Sicuramente la morte di mia madre avvenuta a fine 2018 mi ha segnato a tal punto da iniziare ad intraprendere questa strada, è stato un modo per convivere con il dolore.

 C’è un genere musicale con cui si sente più a suo agio o preferisce sperimentare con stili diversi?

Preferisco senza dubbio sperimentare, mi ritengo abbastanza versatile ma coerente con la mia figura artistica.

Essere un musicista giovane comporta sicuramente delle sfide. Le andrebbe di raccontarci quali difficoltà ha incontrato finora nel suo percorso?

Beh la difficoltà principale è sicuramente quella di arrivare alle orecchie della gente e cercare di scaturire dentro di loro un qualcosa, non essendo uno dei tanti ragazzi della mia età o più giovani che fanno musica giusto per farla.

Fonte immagine: ufficio stampa.

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