Dal 17 gennaio il nuovo singolo di Elena Ventura “Specchio riflesso” é disponibile su tutte le piattaforme digitali. Questo impertinente singolo rappresenta l’ironia con la quale Elena rigetta le imposizioni ed i giudizi infondati. Il brano si presenta come un forte invito ad ignorare chi sentenzia riguardo la vita degli altri senza guardare oltre il proprio riflesso. Elena Ventura, artista rapallina, non si lascia deviare da mezze misure e racconta la sua idea attraverso un timbro deciso e tagliente. Nel videoclip “Specchio riflesso” assume una seconda accezione, quella dell’odio inferto attraverso lo schermo, ironizzando sui leoni da tastiera alternando momenti di sfida ad altri di riflessione, come su un’altalena tra satira e critica.
Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare questa cantautrice dall’incredibile creatività.
Intervista ad Elena Ventura
“Specchio Riflesso” affronta il tema del giudizio e dell’omologazione. Quali sono le ispirazioni dietro la creazione di questo brano?
Mi sono ispirata alla mia vita e a tutte le volte che cerco di reagire alle offese o ai giudizi di qualcuno ma poi non ci riesco. Alla fine ho detto lo faccio con una canzone che poi per me è il modo migliore di esprimermi.
L’ironia gioca un ruolo fondamentale nel messaggio della canzone. In che modo questa scelta stilistica arricchisce il contenuto del brano?
Sì, amo l’ironia secondo me è un’arma vincente se s’impara ad usarla bene. Il testo è molto diretto e sincero ma il modo in cui lo canto è giocoso e divertente, questo perché volevo che il mood fosse ironico e non troppo serioso. È stata proprio una scelta stilistica per conferire al brano un carattere unico.
Il videoclip presenta una satira sociale contro gli “haters”. Qual è l’importanza di rappresentare queste dinamiche nella musica contemporanea?
Sicuramente la musica serve per veicolare dei messaggi anche importanti a volte, è giusto secondo me parlare di temi attuali come appunto i social e il modo in cui influenzano la nostra vita. Gli haters esistono e possono far male a certe persone per questo motivo ho cercato nel mio videoclip di parlarne suggerendo come rispondere a queste offese ovvero: ridendoci su!
Come si può tradurre l’idea di autenticità in un’industria musicale spesso caratterizzata da pressioni esterne?
Si può tradurre cercando di essere fedeli a se stessi senza scendere a compromessi. L’arte è una forma espressiva che deve essere libera da regole dettate dal mercato penso che se riesci a fare qualcosa di cui sei fiero e dire qualcosa di cui sei fermamente convinto allora non devi assolutamente avere paura.
Quali elementi ritieni siano essenziali per incoraggiare l’individualità in un contesto sociale che tende all’omologazione?
Mi viene in mente per prima cosa creare un sound unico tuo che sia riconoscibile e che non sia uguale a nessuno. Poi anche il modo di scrivere, le parole che scegli dicono tanto di te e per ultimo anche il modo di vestirsi. Intendo la moda come elemento per definire chi sei e la tua identità di artista.
Guardando al tuo percorso artistico, quali momenti chiave consideri fondamentali per la tua crescita come cantautrice?
Momenti più importanti sono stati quando ho pubblicato il mio primo inedito “Chi sono io” e quando ho cantato per la prima volta dal vivo i miei inediti su un palco.
Qual è il messaggio che speri di trasmettere attraverso “Specchio Riflesso” e quale impatto desideri che abbia sugli ascoltatori?
Spero che possa trasmettere alle persone energia e voglia anche un po’ di lasciarsi andare. Siamo tutti molto per bene (soprattutto noi donnine) e a volte non reagiamo alle offese per paura o per educazione ma ci sono delle situazioni in cui un V……..O ci vuole eccome!
Fonte immagine: ufficio stampa