Formatosi a New York nel 1998, il gruppo musicale The Strokes ha dominato la scena musicale internazionale dei primi anni 2000. Oggi, a distanza di più di vent’anni, la discografia del gruppo rock conta sei album, l’ultimo dei quali uscito solo tre anni fa.
Ecco di seguito la top 10 delle canzoni più belle dei The Strokes:
- Someday
Probabilmente ad oggi la canzone più famosa del gruppo, Someday è un pezzo nostalgico, che parla del passato e del senso di mancanza che inevitabilmente scaturisce dal pensare ai bei tempi andati. Il video musicale di questa canzone enfatizza i sentimenti espressi dal testo, poiché vede i membri dei The Strokes, allora poco più che ventenni, suonare e divertirsi insieme, creando dei ricordi semplici ma, al tempo stesso, indelebili. - Razorblade
Contenuta nel loro terzo album in studio, First Impressions of Earth, questa canzone definisce l’amore come la lama di un rasoio, metafora che sta ad indicare la complessità e il dolore che possono scaturire da una relazione. Il brano sfiora i temi della manipolazione psicologica, della frustrazione e dell’incompatibilità. - Heart in a cage
Una canzone dal significato molto ambiguo e dalla melodia piuttosto cupa. Le frasi sconnesse che compongono il testo restituiscono un senso di malessere e di perdita di cui non è ben specificata la causa. Ci troviamo probabilmente davanti ad uno dei brani più interessanti dei The Strokes. - I’ll try anything once
Canzone che esiste solo nella sua versione demo, si distacca parecchio dalle sonorità tipiche dei The Strokes. La sua melodia dolce accompagna un testo semplice, in cui si parla dell’importanza di correre dei rischio che, alla fine, possono essere ripagati con qualcosa di importante. Ci suggerisce che la vita è breve, e che molte belle storie possono nascere da un atto di coraggio. - The end has no end
Dal ritmo accattivante e orecchiabile, il testo della canzone parla del superamento dei propri limiti e delle sfide che la vita pone sul nostro cammino, della capacità tutta umana di progredire, anche quando, come recita la canzone, si fanno «due passi avanti e tre indietro». - I can’t win
A discapito della melodia apparentemente allegra, il testo della canzone nasconde un profondo senso di malinconia, derivato dall’impossibilità di riuscire a realizzare i propri obiettivi nella vita. - Barely legal
Tra i pezzi più apprezzati dei The Strokes, questo brano è una sorta di inno alla giovinezza. Il narratore esprime la sua voglia di riconoscere e andare incontro a tutto il potenziale e al divertimento che gli anni della gioventù hanno da offrire, accettando anche di commettere tutti gli errori del caso. Questo approccio spensierato e caotico agli anni della giovinezza è espresso numerose volte nel testo, ad esempio nella frase ripetuta più volte «I just want to misbehave» ossia «voglio solo comportarmi male». - At the door
Contenuta nell’ultimo album dei The Strokes, The New Abnormal, si tratta di una ballata dalla melodia lenta e incalzante. È una canzone estremamente malinconica, in cui emergono un senso di fallimento costante e la sensazione di essere diventanti immeritevoli di ricevere amore. Si affrontano i temi della vecchiaia, della perdita, della bellezza, del sentimento schiacciante di solitudine che deriva dalla mancanza di affetti nella propria vita. - Call me back
In questo malinconico brano si parla, ancora una volta, delle difficoltà dell’amore. Il brano esprime il senso di frustrazione e d’incertezza che nascono quando la persona di cui si è innamorati è irrimediabilmente in ritardo e taciturna nei nostri confronti. Si descrivono l’attesa, il dubbio e la precarietà di un rapporto instabile, sentimenti brillantemente condensati nel verso «tell me, don’t tell me», che si ripete più volte nel ritornello, quasi ossessivamente. - Call it fate, call it karma
Contenuta nell’album Comedown Machine, questa canzone si distacca parecchio dalle sonorità tipiche dei The Strokes.
Sebbene il significato del testo di questa canzone risulti vagamente ambiguo, possiamo dedurre che tratti dell’imprevedibilità di certe situazioni che avvengono nel corso della vita, avvenimenti che spesso ci capitano e che, per la maggior parte delle volte, ci appaiono senza alcun significato. Il brano restituisce un forte senso di straniamento e di incertezza generati dall’apparente insensatezza degli eventi che viviamo nel corso della nostra esistenza.
Fonte immagine: dal videoclip “Bad Decisions” su YouTube