Bello il clima napoletano, che si fa perdonare del gran caldo pomeridiano con una bellissima brezza in una domenica di luglio, giusto in tempo per godere della musica del cantautore Alessio Arena. Il cantautore si è esibito la scorsa domenica 7 luglio 2019 su quella che è una delle terrazze più belle di Napoli, presso la Fondazione Morra – Museo Nitsch, a Vico Lungo Pontecorvo.
La serata con la musica di Alessio Arena rientra nel ciclo di eventi dal titolo Sunset live@nitsch – rassegna di musica al tramonto. Da metà giugno a metà settembre, la terrazza con panorama mozzafiato del Museo Nitsch vede protagonista la musica d’autore. I primi due appuntamenti sono stati dedicati alla musica di Gnut&Sollo e Giovanni Block. Alessio Arena è stato il protagonista di questo terzo appuntamento; la rassegna vedrà ancora sul palco-terrazzo Fabiana Martone il 21 luglio e la chiusura con Scapestro il 15 settembre.
Le serate iniziano con un plot ben definito: alle ore 19.00 c’è una visita libera e gratuita del museo Nitsch, tenuto vivo grazie alle opere della fondazione. Il museo Hermann Nitsch rappresenta un’unicità nel panorama museale campano, vera e propria fucina delle arti contemporanee. Il resto della serata è affidato all’estro della musica.
Alessio Arena: la presentazione di Atacama! in trio
Alessio Arena ha colto l’opportunità della sua unica data napoletana di questa tornata estiva per presentare a Partenope il suo ultimo lavoro, uscito in maggio: Atacama!, viscerale disco che si piazza esattamente a metà tra la musica d’autore e la world music, così come il poliedrico creatore è sia autore della musica che scrittore di libri. Alessio Arena è uno dei “classici e contemporanei” chansonnier, proveniente dal quartiere Sanità di Napoli, che prende a piene mani dalle esperienze vissute in giro per il Sudamerica ed inciso tra il Cile, Barcellona e Napoli. A loro modo, ciascuna terra è stata ed è la “sua” casa e nella musica questa connotazione è fortissima.
Per l’occasione, Alessio Arena si è esibito in trio: oltre alla sua voce, alla chitarra ed al chitarrino napoletano troviamo Arcangelo Michele Caso al violoncello e mandoloncello e Michele Maione alle percussioni.
La musica di Alessio Arena è un mondo a cui avvicinarsi piano. Un mondo sommerso, intimo e “fragile”. Fragile, non nel senso di “poterlo rompere facilmente”: dimensioni così profonde sono quasi impossibili da rompere, dimensioni così intime sono così radicate nella natura dell’uomo da essere inscindibili da essa stessa. Fragile perché, una volta entrate nella loro sacralità, bisogna starci attenti. È necessario non banalizzare il viaggio, il deserto, l’amore e il ritorno. Temi universali che Alessio Arena ha trovato sia nell’altro emisfero – e parliamo del Sud America – che nel suo ritorno alla città partenopea.
Alessio Arena, con una bravura tecnica e vocale davvero invidiabile, ci accompagna nel suo viaggio intimo e profondo e quasi fa invidia la sintonia che gli altri musicisti della serata trovano con lui. Anzi, non c’è niente da far invidia, perché ci hanno letteralmente trasportato con loro, nel viaggio attraverso il deserto che fiorisce soltanto in condizioni molto particolari. Un deserto che può fiorire anche dentro di noi e che forse c’è riuscito domenica sera, su una delle terrazze più belle di Napoli.
Il lavoro di Alessio Arena adesso si sposta su altre latitudini con il suo tour estivo, ma speriamo di poter di nuovo assaporare la bellezza dei suoi racconti in musica nelle vicinanze.