Ana Gloria Salvia in mostra con Signos Sinérgicos

ana gloria salvia in mostra

ana gloria salvia

Il 2 marzo, nella splendida DAFNA Home Gallery di Danilo Ambrosino, è stata inaugurata la mostra fotografica di Ana Gloria Salvia dal titolo Signos Sinérgicos. Le opere rimarranno esposte fino al 3 aprile negli spazi della galleria in Via Santa Teresa degli Scalzi 76.

Il progetto espositivo dell’artista rivendica la fotografia come scrittura, dove ogni singolo frammento dell’opera diviene parola ed enigma per il fruitore.

Quest’ultimo è invitato a fare un viaggio nel mondo dei segni, dove “l‘analisi dettagliata degli elementi che compongono il ritmo nel poema rivela una matematica sottilissima, un’architettura di coincidenze perfette della quale il poeta non è cosciente.

Ana Gloria Salvia ci pone un indovinello dove la risposta non è mai univoca. “Risposta che può nascere solo dall’anima e da una buona dose d’intelligenza“.

Ana Gloria Salvia: dialogo sinergico

L’artista franco-cubana, in un buon italiano, ci ha concesso una breve intervista.

Come nasce questo progetto?

L’idea dei “Segni Sinergici” nasce dalle mie esperienze. Ho studiato alla Sorbona di Parigi dove ho conseguito una laurea in Filologia Romanza, poi ho continuato gli studi con un dottorato in Storia. La conoscenza dell’evoluzione storica comparata delle lingue neolatine è servita anche come riflessione sul tema del rapporto del singolo-moltitudine, individuo-comunità.

Qual è il valore simbolico dei “ Segni Sinergici?”

Questa mostra ha un alto valore simbolico ed i “Segni Sinergici” hanno la capacità di valorizzare il tratteggio casuale; che sia un fiore, un corpo, una sagoma o una ripetizione numerica non importa. Il tutto è organizzato in una griglia ordinata, dove, in uno spazio ben definito, i soggetti instaurano fra loro un dialogo sinergico. L’ordine simbolico che si viene a creare fra i segni è il risultato della combinazione di taluni elementi con altri, offrendo all’osservatore la possibilità di soffermarsi, necessariamente, sulla totalità del processo creativo.

È possibile con uno sforzo trovare una risposta univoca davanti all’enigma?

Non credo proprio, “sarebbe innocente cercare una risposta univoca”. Ben augurante è immaginare che il fruitore dell’ opera, andando via, trovi le risposte nella sua anima.

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