Campania Libri Festival (CLF): gli eventi del 3 ottobre

Campania Libri Festival (CLF): giovedì 3 ottobre 2024

Il via alla terza edizione 2024 del Campania Libri Festival (CLF), dal 3 al 6 ottobre con un programma ricco come sempre di iniziative: dibattiti, workshop, conferenze e progetti in-tour in giro per la Campania.

Tracce, poteri, corpi, paesaggi: le parole chiave della terza edizione del Campania Libri Festival (CLF)

Come oggi anno, anche questa volta la terza edizione 2024 del Campania Libri Festival (CLF) viene dedicata a un autore che ha segnato il panorama letterario e culturale italiano. Infatti, adesso è il momento di Giacomo Leopardi, in particolare con le sue Operette Morali, Biblioteca Nazionale di Napoli il cui manoscritto è conservato alla : «Cosa arcana e stupenda, mirabile e insieme contraddittoria è la vita per il poeta delle operette e dei canti; e lo è anche per chiunque la cerchi nelle pagine di un libro. Nonostante e anzi proprio per la sua fragilità, la sua precarietà, la sua mortalità. Che cosa fare allora dei nostri corpi, della nostra ignuda natura, delle tracce che lascia e dei paesaggi che schiude? Nulla è più vano delle storie che raccontiamo, dei versi che cantiamo, delle immagini che creiamo. E nulla è più indispensabile all’uomo e più prezioso. Arcana e stupenda è la vita; arcane e stupende sono, sullo sfondo delle nostre vite, le pagine che veniamo leggendo. E che, nei giorni del Festival, rinnoveranno il nostro stupore» – si legge nella presentazione del Festival.

Non a caso, durante la prima giornata effettiva del Campania Libri Festival (CLF), giovedì 3 ottobre, si è tenuto un incontro intitolato Tracce, poteri, corpi, paesaggi. Il mediatore Alessandro Barbano ha dialogato con lo storico Ernesto Galli Della Rocca, con la giurista Marta Cartabia, con lo psicologo Luigi Zoja, con la virologa Ilaria Capua e con la filosofa Adriana Cavarero. Al centro del dibattito vi è l’essere umano e come esso si interfaccia al mondo, alla società alla vita, lasciando tracce sia sull’ambiente e sia sugli altri suoi simili, a sua volta influenzato e attraversato da altrettante tracce relazionali. Pertanto, si è sviluppata un’interessante discussione su come le persone stiano effettivamente al mondo inseriti in una società, con tutte le questioni attuali politiche, sociali, economiche e, non ultime per importanza, finanche ideologiche.

La serata inaugurale per celebrare i novant’anni di Sophia Loren

Ma la giornata del 3 ottobre 2024 del Campania Libri Festival (CLF) non è finita con dibattiti e conferenze. Infatti, in un Festival dedito alla celebrazione della cultura non può mancare un evento dedicato a Sophia Loren, icona del cinema e della cultura italiana, intramontabile, che a settembre ha raggiunto la saggia età di novant’anni. A tal proposito, come ospiti hanno presenziato le due attrici Lina Sastri e Mariangela D’Abbraccio che hanno raccontato i propri aneddoti con la stella del cinema. Infine, è stato proiettato il film Matrimonio all’italiana, nella versione restaurata da Cinecittà, diretto da Vittorio De Sica e con Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Peccato soltanto che si sia parlato molto di più della Loren nei panni di Filumena Marturano e, di conseguenza, di Napoli con il grande autore Eduardo De Filippo che l’ha generato, rispetto alla Loren stessa; ma al contempo si presenta come l’ennesimo dato, in fondo interessante, per leggere una cultura partenopea che spesso va – forse anche troppo – nell’identificazione, esternando un’esigenza spudorata di parlare di sé stessa e, in qualche modo, celebrarsi. 

Fonte immagine di copertina: archivio personale

A proposito di Francesca Hasson

Francesca Hasson nasce il 26 Marzo 1998 a Napoli. Nel 2017 consegue il diploma di maturità presso il liceo classico statale Adolfo Pansini (NA) e nel 2021 si laurea alla facoltà di Lettere Moderne presso la Federico II (NA). Specializzanda alla facoltà di "Discipline della musica e dello spettacolo. Storia e teoria" sempre presso l'università Federico II a Napoli, nutre una forte passione per l'arte in ogni sua forma, soprattutto per il teatro ed il cinema. Infatti, studia per otto anni alla "Palestra dell'attore" del Teatro Diana e successivamente si diletta in varie esperienze teatrali e comparse su alcuni set importanti. Fin da piccola carta e penna sono i suoi strumenti preferiti per potere parlare al mondo ed osservarlo. L'importanza della cultura è da sempre il suo focus principale: sostiene che la cultura sia ciò che ci salva e che soprattutto l'arte ci ricorda che siamo essere umani.

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