Unire il piacere del vino al benessere di chi lo degusta e dell’ambiente: è stato questo l’obiettivo di “Bionisiaco, il salone del vino biologico”, evento svoltosi a Salerno lo scorso weekend
Tre giorni, da venerdì 11 a domenica 13 gennaio 2019, dedicati alla bevanda più amata, che la mitologia vuole protetta dagli dei (in primis dal dio Bacco per i Romani, Dionisio per i Greci) contro il passare inesorabile del tempo. Un brindisi con i calici colmi di vino è da sempre ritenuto un gesto che va a suggellare vittorie, amicizie, amori e passioni.
Il nome dell’iniziativa, che ha avuto luogo in pieno centro storico, in Piazza Abate Conforti, tra la Chiesa dell’Addolorata ed il Convitto Nazionale di Salerno, fonde in maniera simpatica i termini “biologico” e “dionisiaco”, ed il programma, fatto di incontri e degustazioni con esperti ed appassionati, è stato messo a punto dagli organizzatori Franco Cappuccio e Danilo Donnabella.
Venerdì 11, primo giorno del salone, è stato dedicato all’ambito economico ed alla filosofia green: un modo per analizzare la crescita del movimento e discutere con esperti e partner della manifestazione di possibili soluzioni tra politica ed operatori del settore. Il tema cardine della giornata di sabato 12 è stato invece il biologico in tutti i suoi aspetti: dati, certificazioni, incentivi, prospettive, sostenibilità. Domenica 13 si è discusso di turismo enogastronomico e sostenibile, riguardo al quale sono state raccontate varie esperienze professionali attraverso testimonianze dal vivo.
Il biologico come tutela della qualità, dell’ambiente e della salute
“L’intenzione è incentivare a guardare alla qualità del prodotto, ma al tempo stesso anche a riflettere su tematiche imprescindibili, quali sono quelle del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità, che nel prodotto finale si traducono anche nel rispetto del consumatore. Per questo, la prospettiva a lungo termine dell’iniziativa è scientemente culturale, declinata sia nel salone di degustazione, sia negli incontri e nelle riflessioni”, spiegano Cappuccio e Donnabella.
Turismo, innovazione tecnologica, ambiente, agricoltura biologica, economia green, sono i temi affrontati dalla manifestazione, patrocinata da Regione Campania e Comune di Salerno, in collaborazione con Legambiente Campania, AIS Salerno, Corso Wine Business dell’Università degli Studi di Salerno, Convitto Nazionale di Salerno, Panificio Montella e Consorzio 100% Campania.
Protagonista assoluto di “Bionisiaco” è stato naturalmente il vino biologico campano: più di 20 aziende e 25 esperti del settore, tra giornalisti, rappresentanti istituzionali, produttori ed enologi, si sono incontrati scambiandosi le proprie opinioni, raccontando la loro esperienza, le motivazioni dietro la scelta di intraprendere la strada del bio.
“Desideravamo dare un forte messaggio cultura, volto a proporre una nuova cultura del bere. Riteniamo di essere riusciti a compiere un primo passo lungo questa strada, sensibilizzando pubblico e operatori, attraverso le degustazioni e gli incontri, ad un discorso condiviso che qui inizia, ma che, nella nostra volontà, sarà continuato nel tempo”, annunciano gli organizzatori.
Se non l’avete ancora provato, non vi resta quindi che gustare questa tipologia di vino, che offre l’opportunità di coniugare il gusto con la tutela dell’ambiente e della propria salute. Vi assicuriamo che non resterete delusi!