Calvino immaginario, una mostra tra letteratura e fumetto per ricordare lo scrittore

Calvino Immaginario

Calvino immaginario, il Comicon e il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ricordano lo scrittore ligure

Calvino Immaginario – I mondi di Calvino (re)interpretati da fumetti e illustrazioni è la mostra artistica e letteraria nata per celebrare i 100 anni dalla nascita del famoso scrittore e romanziere ligure, curata da Sara Formisano e Alino.

Il COMICON di Napoli e il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale hanno organizzato questa esposizione di tavole fumettistiche, prima esibita in Romania (presso l’Istituto italiano di cultura a Bucarest) e poi  a Napoli, in occasione del Campania Libri Festival, all’interno della cappella del Palazzo Reale.  La mostra è attualmente visitabile presso l’Istituto di Cultura di Parigi dal 19 ottobre fino al 12 gennaio, come annunciato dal sito ufficiale del Comicon.

È divisa in tre sezioni: quella dei fumetti dedicati a Calvino (e ispirati ai suoi mondi immaginari), quella sulle illustrazioni e sulle copertine delle sue opere e, infine, quella rivolta alla figura di Calvino come disegnatore e come il soggetto di ritratti e caricature. 

Calvino immaginario I mondi di Calvino (re)interpretati da fumetti e illustrazioni, qual è il rapporto tra lo scrittore sanremese e il mondo del fumetto? Il viaggio in questo mondo grazie a Davide Toffolo, Lorenzo Mattotti, Daniel Cuello e Sara Colaone

«Raccontare con i fumetti mi piace molto» dice Qfwfq, il personaggio de’ Le cosmicomiche e Ti con Zero. Non si tratta di un’affermazione estemporanea: il disegno e il fumetto hanno plasmato profondamente la personalità espressiva di Italo Calvino. L’amore per la letteratura, nel Calvino ragazzino, nacque infatti tanto nella scoperta dei libri di Rudyard Kipling quanto dal consumo delle riviste illustrate degli anni Trenta, dal Marc’Aurelio al Bertoldo, dal Corriere dei Piccoli al Balilla. E nel 1940 fu nientemeno che Guareschi a dare alle stampe il debutto del Calvino disegnatore, con alcune vignette pubblicate sul Bertoldo. Nel corso degli anni la carriera letteraria di Calvino è tornata spesso a incrociarsi con il fumetto, portando a scrivere di Antonio Rubino come di Jules Feiffer, a elaborare un “andamento strip” per le storie di Marcovaldo (come acutamente sostiene Domenico Scarpa), persino a progettarli; Il motel dei destini incrociati, racconto che avrebbe dovuto concludere la trilogia fantastica avviata con Il castello e La taverna (raccolti nel volume Il castello dei destini incrociati, del 1969), nelle sue intenzioni avrebbe dovuto essere un fumetto.

Nella prima sezione, quella dedicata agli adattamenti fumettistici delle opere di Calvino, abbiamo Il Re bianco di Davide Toffolo detto El Tofo (fumettista, musicista della band Tre Allegri Ragazzi Morti e magister dell’edizione 2022 del Comicon). Il gorilla albino, protagonista del graphic novel, è certamente ispirato da un racconto contenuto in Palomar. Toffolo ha l’occasione di esplorare la vita di questo primate allargando il mondo immaginario creato da Calvino.

In seguito, i visitatori possono osservare le tavole provenienti da Se una notte d’inverno un viaggiatore di Gianluigi Pucciarell e dei ragazzi della Red Accademy di Potenza (dove si narra la storia di un lettore anonimo che intraprende un viaggio per i mondi creati dalla mente dello scrittore sanremese) e da Il Visconte Dimezzato di Leigh Saurwein e Frédéric Garcia. Il primo capitolo della Trilogia degli Antenati ha ispirato questo graphic novel avventuroso con disegni che ricordano le illustrazioni primonovecentesche dei romanzi di Emilio Salgari (l’autore  di Sandokan). Armature dell’argentino Daniel Cuello (autore di Residenza Arcadia, Mercedes e Le buone maniere) è l’adattamento  del romanzo Il Cavaliere Inesistente, la storia di un’armatura vuota che desidera servire Carlo Magno e i suoi paladini nella lotta contro i Saraceni.

Stessa cosa per Il Barone Rampante di Lorenzo Mattotti (architetto divenuto fumettista, autore di Alice Brum Brum, Le avventure di Huckleberry Finn, Il Signor Spartaco, illustratore di Pinocchio, Hansel & Gretel e il Corvo di Edgar Allan Poe, e regista del film d’animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, basato sul romanzo omonimo di Dino Buzzati) e quello di Sara Colaone (illustratrice di Leda di Francesco Satta e Luca De Sanctis, Georgia O’Keeffee, Amazzone dell’arte moderna, Ariston e In Italia sono tutti maschi). Igort (artista visivo e fumettista) ha realizzato una serie di illustrazioni sul libro Le città invisibili; invece, Vittorio Giardino si è occupata di narrare con le immagini il racconto Gli avanguardisti a Mentone.

Fonte foto: Salvatore Iaconis per Eroica Fenice
Calvino Immaginario
Fonte foto: Salvatore Iaconis per Eroica Fenice

Illustrare le opere di Calvino. Il caso di Sergio Tofano, Dino Battaglia e Roger Olmos

Segue una sezione dedicata a tutti gli illustratori che hanno scelto di raccontare con le immagini le vicende degli indimenticabili personaggi calviniani. Sergio Tofano è il primo, nonché l’autore della celebre edizione illustrata Einaudi, del 1963, di Marcovaldo ovvero le stagioni in città (riproposta da Mondadori per l’edizione Oscar Junior). Se le illustrazioni di Tofano sono solari e allegre, usate per i punti salienti della storia, diverso è il caso di Dino Battaglia con  Andato al comando, un racconto della raccolta L’ultimo viene il corvo, che è stato illustrato sulla rivista Alterlinus. I disegni non sono colorati, poiché l’uso della contrapposizione tra bianco e nero cita il cinema neorealista italiano del dopoguerra e incrementa le emozioni relative al dramma vissuto dai due personaggi del racconto dedicato alla Resistenza.

 Pietro Scaranera riprende proprio il tema della lotta partigiana per una serie di illustrazioni dal titolo Simbiosi partigiane, il tutto nato da uno spunto letterario dello stesso autore italiano (riportata nello spazio espositivo della mostra Calvino Immaginario): 

In un’intervista del 1973 Italo Calvino spiegava come avrebbe scritto, in quella fase del percorso letterario, un romanzo o un racconto sulla guerra partigiana. Avrebbe potuto essere un racconto “a livello macroscopico”, una “descrizione minuziosa di oggetti e luoghi e atti” per affrontare la “simbiosi partigiano/rododendro”. Calvino quel racconto non lo scrisse mai, ma ha lasciato a me, cinquant’anni dopo, una traccia perfetta, pronta per essere trasformata in un fumetto.

Infine, chiude il cerchio Roger Olmos con la sua versione a fumetti del romanzo Il Barone Rampante. Questa volta il fumettista ha aggiunto un ulteriore dettaglio al personaggio di Cosimo Piovasco di Rondò: la sua mutazione fisica vivendo in contatto con la Natura, per poi divenire parte di essa. 

L’autore di Marcovaldo e Il sentiero dei nidi di ragno amava realizzare piccoli bozzetti per divertimento

L’ultima sezione, che conclude l’esibizione Calvino Immaginario, è quella dedicata ai bozzetti realizzati dallo stesso Italo Calvino oppure le caricature e i ritratti del ligure.

Infatti, come sostenuto da molti studi inter-artistici basati sulle sue lettere e le sue dichiarazioni alla stampa, quel mondo fantastico, onirico e divertente del Corriere dei Piccoli avrebbe influenzato l’autore di Marcovaldo e Il sentiero dei nidi di ragno nella sua infanzia, dai tre ai tredici anni. Continuò a coltivare un buon rapporto con la rivista Alterlinus e con letterati interessati a questa forma artistica (cioè Elio Vittorini e Umberto Eco), ma il suo desiderio era di realizzare un’opera letterario-fumettista che si ricollegasse a Il castello dei destini incrociati, narrando una vicenda attraverso le immagini per riflettere sul significato di narrativa e di racconto.

Calvino immaginario
Fonte foto: Salvatore Iaconis per Eroica Fenice
Fonte foto: Salvatore Iaconis per Eroica Fenice

Fonte immagine di copertina: Salvatore Iaconis per Eroica Fenice

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024 e iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 25 gennaio 2021. Sono cresciuto con i programmi educativi di Piero e Alberto Angela, i quali mi hanno trasmesso l'amore per il sapere, e tra le mie passioni ci sono la letteratura, la storia, il cinema, la filosofia e il teatro assieme alle altre espressioni artistiche.

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