Gli artisti del Rinascimento Spagnolo sono giunti a Napoli! In una splendida mattina assolata che ha illuminato la Reggia di Capodimonte e l’intero bosco, è stata inaugurata la Mostra che vedrà esposte le opere di alcuni dei più importanti artisti del Rinascimento Spagnolo – Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca, Alonso Berruguete – che hanno studiato in Italia più grandi Maestri del Rinascimento Italiano come Leonardo da Vinci.
In collaborazione con direttore del Museo Nacional del Prado, Miguel Falomir Faus, è inoltre possibile ammirare – dopo ben 400 anni – la Madonna del Pesce di Raffaello, che fu un modello di ispirazione per molti artisti napoletani del 500.
Alle 11, nel Salone delle Feste, Il Direttore Generale del Real Museo e Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, ha presieduto la Conferenza Stampa che ha aperto La Mostra, intitolata Gli Spagnoli a Napoli, il Rinascimento meridionale. Il Direttore ha incentrato la sua introduzione sul concetto di grazia e bellezza, in cui ha espresso profonda gratitudine per ogni persona coinvolta nel progetto, citando Jean De La Fontaine: «La grazia è più bella ancora della bellezza».
La pittura rinascimentale nata del XVI Secolo nata in Italia grazie ai Grandi Maestri ebbe grande diffusione nella penisola Iberica: infatti, nel momento storico di transizione dagli aragonesi agli spagnoli, molti artisti giunsero in Italia per apprendere personalmente da loro, come Pedro Fernàndez che fu allievo del grande Leonardo da Vinci e lo scultore Diego Da Siloe che visse per due anni in Italia nel pieno fervore rinascimentale.
Il Direttore nel suo discorso di apertura, ha inoltre fatto riferimento all’importante equivalenza tra pittura e scultura, in un connubio che le ha consacrate arti sorelle ed elogiando il duro lavoro dei curatori. Una menzione speciale è stata fatta al merito di Francesco Bocanegra, a capo delle installazioni che hanno dato risalto alle opere e al suo staff.
Alla conferenza sono inoltre intervenuti: il Direttore del Museo Nacional del Prado, Miguel Falomir Faus, che ha inaugurato nell’ottobre 2022 la mostra Otro Renacimiento. Artistas españoles en Nápoles al comienzos del Cinquecento, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra Napoli e Madrid in questo importante progetto che si auspica essere solo il primo di una lunga serie di collaborazioni sull’importanza degli artisti del Rinascimento Spagnolo a Napoli e sulla loro visione peculiare e moderna dei movimenti artistici che furono precursori dei tempi
L’ Ambasciatore di Spagna in Italia, Miguel Fernandez-Palacios, si è dichiarato entusiasta del progetto, attuato a pochi mesi dall’inizio del suo incarico in Italia.
I Curatori della mostra, prof. Riccardo Naldi e il prof. Andrea Zezza, che hanno lavorato giorno e notte all’allestimento nella Sala Causa, realizzando un allestimento che consente di ammirare soprattutto le opere scultoree a 360°.
Il Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano che ha illustrato con un discorso, incentrato soprattutto sul contesto storico degli Spagnoli a Napoli, quanto fosse importante parlare non di dominazione, quanto invece di integrazione, poiché la Spagna ha lasciato profonde radici letterarie, artistiche e culturali nella storia del Regno e poi della Città di Napoli.
Il Presidente della Regione Campania, On. Vincenzo De Luca, che ha sottolineato l’importanza della Regione nell’aver sovvenzionato il progetto e nell’intenzione di continuare a finanziare eventi atti alla diffusione dell’arte e della cultura. Al suo arrivo, ha espresso la sua preoccupazione per il fenomento delle babygang e il bisogno di monitorare i più giovani, rimarcando la necessità di attovare delle politiche sociali contro la dispersione scolastica.
Il Sindaco di Napoli, Prof. Gaetano Manfredi, giunto appena in tempo per inaugurare ufficialmente la mostra, tenutasi alla fine della conferenza che ha goduto di un meraviglioso quanto importante momento musicale, grazie agli allievi dei corsi di musica del Liceo Musicale Margherita di Savoia con un repertorio incentrato sulla musica rinascimentale e sui Madrigali di Claudio Monteverdi. I ragazzi del corso di chitarra, seguiti dal prof. Giovanni Guarrera e dalla prof.ssa Paola Troncone, sotto la direzione del Maestro Enzo Amato, hanno eseguito Tre Scherzi Musicali e le bravissime coriste dell’ensemble Margherita di Savoia, sotto la direzione della Maestra Luisa D’Avino, hanno incantato il pubblico e le autorità con l’esecuzione di Su Su Su Pastorelli Vezzosi.
La Sala Causa dov’è allestita l’esposizione, si trova un piano sotto il cortile e l’impatto con la mostra è sorprendente! Le sapienti installazioni di luci, su uno sfondo volutamente scuro danno vita sia alle opere monumentali che a quelle minori. L’influenzadell’Arte Rinascimentale italiana è ovunque, nei colori vibranti, nei panneggi dei tessuti e nei giochi di luci che danno vita ai personaggi, per lo più soggetti sacri com’è tipico della corrente artistica rinascimentale.
La Madonna del Pesce di Raffaello domina la scena, col suo grande ritorno nella città di Napoli, da cui fu trasferita nel 1644 a Madrid per volere di Filippo IV. La composizione, in apparenza semplice, asconde un complesso di forme geometriche che rimandano ad un altro dipinto di Raffaello, la Stanza di Eliodoro. Un’atmosfera quasi tenera invita l’osservatore a partecipare alla scena, includendolo in quel momento. Il Martirio di Sant’Elena, sorprende per la profondità dell’immensa cornice dorata bidimensionale, che esalta la vita e le opere della Santa. Tra le opere scultoree più significative, la Sacra Famiglia, una scultura lignea, che avvolge l’osservatore nel quadretto formato dalla Madonna con Bambino, San Giovanni Battista anch’egli piccolino e San Giuseppe che pare vegliare sui tre.
La Mostra Gli Spagnoli a Napoli, Il Rinascimento meridionale, sarà aperta al pubblico fino al 25 Giugno 2023.
Immagine in evidenza: Capodimonte. Foto a cura di Antonella Ricciardi.