Il 17 novembre prende avvio a Napoli la retrospettiva Godard Anno 1 dedicata al “primo periodo” della produzione di Jean-Luc Godard, dagli esordi degli anni Cinquanta a Week End del 1967, del quale saranno proposti 16 film e 5 cortometraggi in lingua originale, con sottotitoli in italiano, negli spazi dell’Institut français di Napoli, del Multicinema Modernissimo, della Galleria Toledo, del Cinema Vittoria, della Sala Assoli, dell’Asilo. È alla luce della poetica della «sfumatura» – «Ce qu’il y a de plus important c’est la nuance», «la cosa più importante è la sfumatura», ripete più volte Jean-Paul Belmondo in Charlotte et son Jules, cortometraggio del 1958 – che si giustifica la scelta di una selezione dei lavori di Godard parziale, eppure al tempo stesso capace di restituire in tutta la sua ricchezza il senso della sua ricerca.
Grazie a numerose occasioni di dibattito e a momenti di riflessione critica attorno all’opera del regista francese scomparso un anno fa – fra i tanti si segnala l’intervento, previsto per la serata conclusiva del 2 dicembre, del regista Antonio Capuano a commento di Vivre sa vie (1962) – il pubblico potrà accedere al “libro dell’immagine” di Godard. Se per Deleuze è il «metodo del TRA che scongiura ogni cinema dell’UNO» (G. Deleuze, L’immagine-tempo. Cinema 2, 1985), vale a dire rendere visibile lo spazio relazionale tra le parole e le cose, tra la percezione e il linguaggio, Godard intende il gioco enigmistico della vita, e dunque del cinema, in contrasto con il regime dominante della lettera, lettre, perché vuole promuovere una problematizzazione dell’essere umano, l’etre humaine.
Godard Anno 1 inizia venerdì 17 novembre presso l’Institut français di Napoli, alle ore 17, con Bande à part (1964), introdotto da Mario Franco; a seguire, Perché Godard?, dialogo tra Felice Cimatti e Marcello Sannino. Alle ore 20:15 è prevista, invece, la proiezione di Pierrot le Fou (1965).
La rassegna, curata da Armando Andria, Gina Annunziata, Alessia Brandoni, Fabrizio Croce, Salvatore Iervolino, Anna Masecchia e Marcello Sannino, è prodotta e realizzata da Ladoc con il contributo di Regione Campania, Film Commission Regione Campania, e con il supporto di Scuola di Design della Comunicazione ABANA, Cinema e Audiovisivo – Accademia di Belle Arti di Napoli, ABANA – Accademia di Belle Arti di Napoli, l’Università Federico II e l’Institut français di Napoli.
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Fonte immagine in evidenza www.godard.it