Guillermo Arriaga, il famoso romanziere, sceneggiatore e regista messicano, è tra gli ospiti del Campania Libri Festival del 2023
Guillermo Arriaga, scrittore, sceneggiatore e regista messicano, è stato tra gli ospiti della quarta giornata del Campania Libri Festival. L’incontro, che è avvenuto sabato 7 ottobre nella “Sala Molteplicità” (in realtà si tratta del Teatro di corte) di Palazzo Reale di Napoli, è stato organizzato dall’Istituto Cervantes locale ed è stato moderato da Augusto Guarino e Marco Ottaiano, docenti di Letteratura spagnola presso l’Università degli studi l’Orientale di Napoli, nonché introdotto dalla Direttrice del centro locale, promotore della cultura iberica e di quella latino-americana, Ana Navarro Ortega.
Guillermo Arriaga: la sua attività tra la scrittura di romanzi e di soggetti cinematografici
Gullermo Arriaga ama narrare le vicende dei suoi personaggi attraverso due forme di comunicazione diverse: il cinema e la letteratura. Tra suoi romanzi abbiamo Pancho Villa e lo Squadrone Ghigliottina (Escuadrón Guillotina, 1991), Un dolce odore di morte (Un dulce olor a muerte, 1994), Il bufalo della notte (El búfalo de la noche, 1999), Retorno 201 ( 2002), Il selvaggio (El Salvaje, 2017) e Salvare il fuoco (Salvar el fuego, 2020); invece, per quanto riguarda la settima arte, egli ha collaborato con Alejandro Iñárritu sceneggiando i film Amores perros (2000), 21 Grammi (21 Grams, 2003) e Babel (2006).
Dopo aver lavorato come sceneggiatore per anni, Arriaga decise di prendere la cinepresa e di occuparsi della regia di un film. In seguito a questa scelta, l’ospite diresse il film The Burning Plain – Il confine della solitudine (The Burning Plain, 2008), con protagoniste Charlize Theron, Kim Basinger e Jennifer Lawrence, all’epoca ancora poco nota presso il grande pubblico.
Guillermo Arriaga e il suo rapporto con il traduttore italiano dei suoi ultimi romanzi
Per quanto riguarda l’Arriaga romanziere, vista la presenza tra gli ospiti di ragazzi e ragazze che hanno partecipato alla XII edizione del corso di Traduzione per l’Editoria Letteraria dell’Istituto Cervantes di Napoli, Guarino e Ottaiano hanno scelto di affrontare la questione della traduzione.
L’autore latino-americano ha affermato di aver apprezzato le traduzioni in italiano dei suoi ultimi libri, curate dal giornalista e traduttore Bruno Arpaia. Quest’ultimo è stato definito dallo scrittore un “quasi messicano”, certamente aiutato dal fatto che l’Italia e il Messico condividono uno stesso patrimonio culturale. A differenza del traduttore tedesco, che è solito tempestare di domande Guillermo Arriaga in merito alla sua cultura di origine e ai suoi libri, Arpaia pone solo una domanda iniziale e poi “si mette all’opera traducendo facilmente e preservando anche il senso dell’opera“, secondo l’opinione del romanziere.
The Burning Plan, uno dei primi film dell’attrice statunitense Jennifer Lawrence
Alla domanda circa la sua produzione cinematografia, il messicano ha risposto descrivendo la sua filmografia come una bella esperienza, ma molto diversa rispetto a quella di scrivere romanzi. Inoltre, ritiene di essere felice di essere stato presentato ad un festival come quello di Venezia o di Toronto. In merito al suo film The Burning Plan- Il piano della solitudine, l’arista ha raccontato al pubblico un piccolo aneddoto: quello dedicato alla scelta della Lawrence durante il processo di casting.
La direttrice di casting, assunta per la realizzazione del film, aveva portato a Guillermo Arriaga una videocassetta con i provini di moltissime giovani attrici, ma l’uomo era stato colpito dalla bravura e dalla spontaneità della Lawrence, a tal punto da evitare altri provini nei giorni seguenti e di assumerla subito per il suo film. A contribuire alla tesi di aver fatto un’ottima scelta, il regista aveva chiesto alla futura interprete di Katniss di provare assieme al resto del cast e, quando anche la direttrice di casting aveva iniziato a piangere e ad applaudire assieme al resto della troupe, il messicano, oramai soddisfatto, ritenne di aver fatto la scelta giusta.
Napoli secondo il regista e romanziere messicano, un semplice parere dopo un breve soggiorno
La discussione sul cinema ha coinvolto anche la città di Napoli, evocata nelle pellicole del suo amico e collega Paolo Sorrentino. Lo scrittore e sceneggiatore ha riferito di amare Sorrentino e il suo cinema, anzi di essere geloso per la sua capacità di raccontare e di mettere in scena, e di aver amato il film La grande bellezza (2015), considerandolo tra i film più belli che siano mai stati girati.
Pur avendo soggiornato per poco nel capoluogo campano, Guillermo Arriaga ha confessato di amare questa località: Napoli è una città “señoril y preziosa” ma anche “viva, dinamica, in movimento e che pullula di gente”, certamente molto diversa dalle grandi metropoli statunitensi e più vicina, da un punto di vista culturale, alle città del Messico.
L’evento si è concluso con la consegna dei diplomi agli studenti e alle studentesse del corso di Traduzione per l’Editoria Letteraria da parte dei due moderatori e dello scrittore-sceneggiatore.
Fonte immagini: archivio personale